L’arte, porta per porta
Portogallo: lembo di penisola iberica, a metà tra Spagna ed infinito. Ecco come si presenta ai più, la magnifica terra di Portogallo.
Per chi non c’è mai stato, come me, rappresenta un dei prossimi viaggi sulla lista: tra incredibili video e racconti stupefacenti di amici, vale di certo la pena passare una settimana ad esplorare questo Paese; spiagge bellissime, scogliere mozzafiato a picco sull’Oceano, amichevoli e sorridenti surfisti, distese aride e boschi rigogliosi, edifici storici riccamente decorati, città vivaci e ricche di tesori ancora nascosti alla massa; insomma, non trovo nemmeno un motivo per dire no, il Portogallo non mi attira.
Una ragione in più
Non vi basta? Proviamo a fare del nostro meglio, allora; non siamo sovvenzionati dal ministero per il turismo portoghese e nemmeno da agenzie di viaggio private, non vi preoccupate. Siamo indipendenti e come tali ci prendiamo la libertà e la responsabilità di realizzare piccoli articoli curiosi, in grado (speriamo) di catturare la vostra attenzione.
Cosa ci sarà dietro questa porta? Il miglior ristorante di tutta la nazione, la bottega orafa di un antichissimo artista del metallo prezioso, casa del nostro migliore amico in Erasmus? Oppure le Terre di Narnia? Stop.
E se per una volta ci fermassimo al di qua dell’entrata? Focalizzandoci sulla porta in sé, come piccolo curioso ed “insignificante” monumento artistico?
La terra delle porte che conducono in un altro mondo
L’avete riconosciuto tutti, vero? Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry è d’obbligo, a qualsiasi età. E qui appare a spalancarci una porta di Funchal, sull’isola portoghese di Madeira, che tra tutte è la vera capitale delle porte artistiche. Nella stessa Funchal ritroviamo anche un’affascinante sirena, che dondola piacevolmente accarezzando un delfino: qualcuno ha provato ad entrare per capire se ha un viso ed uno sguardo ammaliante, la sirena, ma con scarso successo.
La fotografia appartiene a Ahrabella Heabe Lewis.
D’altronde, se gli occhi sono lo specchio dell’anima, le porte di casa come le definireste?
Se tutta questa bellezza non vi ha suscitato un dubbio in merito a “qui c’è qualcosa sotto”, bè qualcosa sotto effettivamente c’è.
Per ridare vita alla parte vecchia della città di Funchal, capoluogo dell’isola di Madeira, nel 2010 un gruppo di cittadini si rivolge all’amministrazione: nasce il progetto artE pORta abErtas che coinvolge più di duecento tra porte di case private, edifici pubblici ed attività private; in mano ad un folto numero di artisti, locali ed internazionali assieme, le porte diventano un vero e proprio invito ad entrare e scoprire cosa si trova dietro di esse, approfondire, rallentare e godersi ogni attimo passeggiando tra i vicoli di Funchal.
Un primo, grandissimo, risultato è stato raggiunto: riempiendo di colore un centro antico quasi disabitato, hanno riavvicinato gli stessi abitanti alle viuzze, aprendo qui piccole attività artigiane o locali tipici, attraendo allo stesso tempo curiosi visitatori e turisti da tutto il mondo.
E indovinate un po’ da dove i cittadini di Funchal hanno assorbito l’idea? L’arte di dipingere le porte nasce in un giorno del 1994 a Valloria, piccolo comune in provincia di Imperia, Italia!
Per darvi un’idea di come poi queste opere si siano diffuse pian piano al resto del Portogallo continentale, vi proponiamo di seguito qualche scatto, da Ericeira a Sesimbra:
…e le altre sorelle, sparse in giro per l’Europa
Il Portogallo, a ben vedere, non è l’unica terra ricca di strane porte personalizzate: ne troviamo in tutto il mondo, alle volte incredibilmente colorate, altre sembra di stare in una favola. Ed eccovi allora serviti, con una scelta di quelle che, se siete soliti vagare in Europa, potreste aver già incontrato oppure nelle quali vi imbatterete durante il prossimo viaggio.
In Germania, nella regione meridionale alpina della Baviera, il fotografo James Hilgenberg ha catturato questa meravigliosa metafora di vita, parte del progetto Porta Alpinae.
Dal gufo portafortuna di Copenhagen alla sacralità di Cordoba, si è allargata a macchia d’olio questa tendenza artistica, ed allora non possiamo che proporvi qualche altra porta (chissà che i vostri genitori non si ritrovino a non riconoscere più la casa dove abitano, una volta rientrati ed avervi colti con le mani nella…vernice):
Passare dai colori di Cefalonia, in Grecia, alla compostezza irlandese, dalla decadenza onorevole di un edifico francese alla monumentalità di Praga, fino alle rivisitazioni olandesi, ognuna specchiata nelle proprie porte. C’avevate mai pensato?
Potevamo esimerci dall’inserire Londra, patria della cultura underground dei graffiti agli inizi degli anni ’80, o di questo particolarissimo quanto inquietante bar di Coira, in Svizzera?
La pittoresca (da tutti i lati) Provenza e la coloratissima ed allegra entrata di un asilo a Kilkenny, in Irlanda, chiudono la nostra carrellata europea.
Un salto a casa nostra
L’Italia, patria dell’arte per eccellenza, non poteva mancare in questo speciale elenco, e mette in mostra alcune tra le più belle: ne abbiamo scelte quattro (Sardegna, Venezia, Liguria (proprio Valloria!) e Piemonte), sta a voi farci vedere cosa si nasconde nell’immenso parco della villa difronte casa!
Le immagini appartengono rispettivamente a Pia-Artemisia1975, John Hutkins, socket974 e Wozz.
L’immagine di copertina viene da Sintra, Lisbona, e appartiene a Amaury Henderick.
E voi? Vi sarà capitato sicuramente di incontrare alcune entrate, portoni, cancelli e simili, che proprio non dimenticherete mai; condividetele con noi, fateci sapere qual è la porta che sin da piccoli avete sognato per il vostro regno!
