Popcorn Time — la svolta nel mondo dell’intrattenimento

Luca Argenziano
Tasc
Published in
5 min readJul 29, 2015

Esistono poche app che sono state in grado di rivoluzionare completamente un settore economico, e condividono tutte una peculiarità: hanno sempre fatto incazzare qualcuno.

Uber è sicuramente in cima alla lista: ha rivoluzionato il mondo dei trasporti su tratte brevi, e ha fatto incazzare molto i tassisti; AirBnb gode della stessa reputazione: ha rivoluzionato il modo di viaggiare di molti, procurando qualche mal di testa agli albergatori; al terzo posto, e a buon diritto, io ci colloco Popcorn Time.

La storia di Popcorn Time

Oggi viviamo nella “fase due” di Popcorn Time: il codice è open source, disponibile su GitHub, e ci sono un sacco di versioni diverse dello stesso programma. È sviluppato, come ci ricorda ad ogni avvio dell’app, da “un gruppo di smanettoni provenienti da tutto il mondo”, e già questo fattore gli assegna di diritto una medaglia d’oro: questi smanettoni, nel loro tempo libero, sono stati in grado di mantenere (e migliorare) un prodotto che a SkyGO, Premium Play e compagnia bella ci mangia in testa. Ma come è nato Popcorn Time?

Pochoclin

Pochoclìn, la mascotte di Popcorn Time

La fase 1 ha due protagonisti, due ragazzi argentini frustrati dal fatto che Netflix, l’ultima frontiera dell’intrattenimento, non sia ancora disponibile nel loro Paese. Decidono così di sviluppare un app, Popcorn Time, che offra lo stesso servizio che offre Netflix, ma basato sui torrent.

L’idea è geniale: nel 2015 nessuno vuole aspettare i tempi di un download, siamo nell’era dello streaming ormai, e collegandosi ad un numero adeguato di seed lo streaming via torrent è ottimo. Nota: un seed è un computer, connesso alla rete, che nel proprio hard disk contiene una copia del file che vogliamo vedere, e che ci consente di scaricarlo sfruttando la sua connessione in upload.

In teoria il servizio è legale (anche in Italia): il servizio non si appoggia su server che contengono materiale piratato, ma semmai funge da motore di ricerca di seed. Tu scarichi dai seed, non da Popcorn Time. Per rendere il concetto più chiaro: Google non è illegale, eppure nei risultati delle ricerche ci sono un sacco di link a contenuti illegali. Popcorn Time offre lo stesso servizio, ma limitato ai torrent.

Ovviamente ad Hollywood iniziano ad avere mal di pancia: l’app si diffonde a macchia d’olio, viene scaricata in ogni Stato della Terra, e nelle casse dei produttori non entra un centesimo. Che fare allora?

Beh, a Hollywood hanno i miliardi, e in Argentina ci sono solo due adolescenti a cui piacciono i Popcorn. Potete immaginare il resto della storia: viene fatta causa ai due ragazzi; una causa milionaria, una causa che potevano anche vincere, ma che non potevano di certo sostenere economicamente. Lo scopo, neanche troppo celato, è di farli chiudere il più in fretta possibile.

E ci riescono. Con una toccante lettera d’addio, i due ragazzi chiudono il dominio getpopcornti.me. Prima di lasciarci, però, ci fanno un regalo: caricano tutto il codice su GitHub, invitando la community degli sviluppatori a riportarlo in vita; un invito che viene colto alla grande, e che ci porta ai giorni nostri.

Piracy is not a people problem. It’s a service problem.

Il riassunto di questa storia è racchiuso in questa frase; la pirateria non è necessaria quando un servizio è soddisfacente. Ecco perché Popcorn Time è nato a Buenos Aires, e non a Los Angeles: perché a Buenos Aires un servizio soddisfacente non c’era. L’industria cinematografica non si salverà mai dal sistema di restrizioni, esclusive e regole idiote che essa stessa ha creato, e perciò continuerà ad alimentare la pirateria all’infinito; e, come vi ho raccontato in questo articolo, secondo me non la salverà neanche lo streaming.

Cosa offre Popcorn Time?

Ok, se non avete il fazzoletto in mano dopo questa emozionante storia, passiamo alla sostanza. Come vi dicevo, ad oggi esistono molte versioni di Popcorn Time. Il mio consiglio è di far riferimento alla versione ufficiale, reperibile all’indirizzo popcorntime.io, supportata da un’ottima community e disponibile per tutte le piattaforme.

Nell’app ci sono tre sezioni principali: film, serie tv e anime. I contenuti sono tutti il lingua inglese, con la possibilità di scegliere i sottotitoli nella lingua che si vuole (se non ci sono, basta importarli). L’app integra Trakt.tv, perciò basterà loggarsi una volta per aver sincronizzata tutta la nostra cronologia di visione, e per aggiornarla automaticamente: iniziamo a guardare qualcosa, e l’app fa il Check-In su Trakt — finiamo di vedere qualcosa, e finisce nella nostra cronologia.

Game of Thrones

La qualità audio-video dei contenuti è ottima: generalmente si può scegliere tra 720/1080p per i film e 480/720p per le serie tv. Su alcune serie tv più datate c’è un problema di seed, e perciò alcuni episodi sono stati eliminati; ad esempio, della prima stagione di Dexter sono disponibili solo due episodi.

È anche possibile importare un torrent per guardarlo in streaming, ed è un’ottima soluzione per avere contenuti in italiano. Considerate sempre la questione seed però. È anche possibile conservare il file al termine del download, nel caso vogliate riguardarlo in futuro.

Si possono scegliere due player per vedere i contenuti: quello interno dell’app e VLC. Io mi trovo benissimo col player integrato, ma ognuno ha le sue esigenze.

Ovviamente c’è il pieno supporto a Chromecast/Apple TV, per poter vedere i contenuti in TV.

Infine una chicca: nel player integrato, se durante la riproduzione cliccate sulla tastiera il punto interrogativo (l’apostrofo nelle tastiere italiane) si aprirà una guida agli shortcut da tastiera, che vi permettono ad esempio di allineare i sottotitoli all’audio (nel caso fossero sfalsati).

Conclusioni

Non potrò mai essere grato abbastanza ai due ragazzi di Buenos Aires. Come dicevo prima, Popcorn Time è un game-changer nell’industria dell’intrattenimento, ed è tutto merito di due adolescenti troppo coraggiosi per non essere celebrati.
Io ho Sky, ma True Detective lo sto guardando su Popcorn Time. Il motivo? Voglio guardarlo in Inglese con sottotitoli in Inglese, e Sky non me ne dà la possibilità. Finalmente sono libero di dire “fate pure, voi e il vostro servizio di m****, tanto io ho Popcorn Time”. Mediaset, vuoi farmi credere che poter guardare American Sniper su Premium a Ottobre è una figata? Fai pure, io ce l’ho da quattro mesi su Popcorn Time. (L’ho anche visto al cinema, è sempre un piacere dare dei soldi al buon Clint Eastwood).

Insomma, c’è solo una parola che non mi stancherò mai di rivolgere a questi due ragazzi: GRAZIE.

Nota di fine articolo: ci sono vari modi per supportare Popcorn Time. Il più banale è fare una donazione, trovate tutti i dettagli sul blog ufficiale, all’indirizzo blog.popcorntime.io; tuttavia, secondo me ci sono modi più intelligenti per garantire lunga vita a questo servizio. Se disponete di una buona connessione ad internet (almeno 100/10), considerate la possibilità di acquistare un NAS, di scaricare alcuni contenuti che non sono più disponibili su Popcorn Time (come dicevo prima, la prima stagione di Dexter ad esempio) o contenuti con bollino rosso (ovvero con pochissimi seed) e di lasciarli in seed per gli utenti dopo il download. La community vi sarà infinitamente grata.

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