Un salto nei 5 uffici più creativi d’Europa

Una nuova mentalità, fatta di spazi aperti, aria sana, scambi di idee tra colleghi, e che prevede spesso anche l’abbaiare di un cucciolo, sta prendendo piede in moltissimi uffici di tutto il mondo.

A New Office

Quello che fino a pochi anni fa era considerato convenzionalmente come uno spazio grigio, impersonale, oppressivo ed isolante, ottimale per raggiungere risultati lavorativi notevoli, in una ventina d’anni ha mutato completamente la pelle: ora per raggiungere gli obiettivi prefissati, di crescita e miglioramento, la qualità della vita lavorativa deve consentire a ciascuno di poter scambiare quattro chiacchiere, dare una sbirciatina al web e gustarsi un caffè serenamente, anche facendo due tiri a canestro o una partita a dama; sembra proprio che le grandi multinazionali, quei mostri atti a spremere le menti dei propri dipendenti fino ad esaurirle, si siano fatti prendere la mano da questa nuova idea dell’ufficio come laboratorio d’ispirazione.

E pare abbiano cominciato a fare sul serio: Google, Apple, eBay, Nokia, Evernote, Microsoft (e chi più ne ha più ne metta) hanno dato vita ad una vera e propria gara a chi realizza il posto di lavoro più accogliente e stimolante.
Tra le scelta di colori e di materiali tecnologici all’avanguardia, atti a spronare e rilassare, il confronto si sviluppa tutto sull’interior design, una battaglia all’ultima sedia a chi ottiene i migliori risultati.

Nei regni dell’estro

Una politica mirata a stimolare la genialità e la creatività di ogni dipendente, giocando con l’oggetto stesso del proprio lavoro (progetti di architettura piuttosto che LEGO, sviluppo di app piuttosto che ricerca ed elaborazione di dati) che, partita dalla Silicon Valley, ha ormai invaso e colonizzato gli uffici delle più grandi aziende di tutto il mondo. Non possiamo farne a meno in Europa, visto il fermento di idee che caratterizza le epoche di crisi economica.

Eccoci allora: noi di Tasc nel nostro piccolo abbiamo pensato di dedicare un articolo ai cinque uffici più “inventivi” in giro per l’Europa; e siccome ci piace partire dalle piccole (per modo di dire) realtà, da chi sta sviluppando un’idea e ne sta facendo pian piano un progetto corposo, abbiamo selezionato i cinque uffici delle aziende “minori” che più ci hanno sorpreso, lasciando i colossi per un pezzo futuro(?). Con un occhio di riguardo ad openspace, co-working ed all’ambiente.

Selgascano, Madrid

Partiamo con l’ufficio degli architetti Jose Selgas e Lucia Cano alla periferia di Madrid: il progetto, a nome selgascano, è nato dagli stessi due architetti spagnoli, è situato nei boschi attorno alla capitale ed è un esempio perfetto di coniugazione tra design e sostenibilità. Tutto appare strano, a partire dalla forma sperimentale a tubo aerodinamico: la parete rivolta a Sud è composta da un pannello opaco spesso 110 mm che combina poliestere e fibra di vetro, ed offre riparo ed ombra dalla luce solare diretta; una finestra curva molto più sottile e fatta da materiale acrilico trasparente compone la parete Nord e rende lo spazio una sorta di tunnel di luce: un meccanismo di pulegge e contrappesi ne garantisce diversi gradi d’apertura, per una ventilazione naturale ed un continuo ricambio d’aria, per un lavoro quanto più possibile vicino alla natura. “Trabajar bajo los árboles” è il motto che ha spinto Jose e Lucia a realizzare questo progetto, semi-interrato per consentire una vista orizzontale sul terreno che lo circonda.

(tutte le immagini del fotografo Iwan Baan)

Impact Hub, Praga

Tra le novità più entusiasmanti in fatto di imprenditorialità giovanile uno spazio è riservato al network globale di Impact Hub: non solo spazi di co-working dislocati in tutto il mondo, ma anche (e soprattutto) una rete di professionalità e di idee in costante collegamento tra loro. Nato nel 2005 a Londra come incubatore per l’innovazione sociale, è diventato nel tempo un punto di riferimento mondiale per piccole e grandi menti con obiettivi e capacità totalmente diverse ma accomunate dallo stesso spirito di cooperazione e confronto costante.
Gli spazi di Praga sono aperti dal 2010 e sono il punto di riferimento a livello europeo: in 4 anni si sono dovuti già ampliare ben due volte, ed il bacino d’utenza supera le 400 presenze, con un numero ancora maggiore di clienti che ne sfruttano gli spazi per conferenze e workshop. Interni curati e funzionali, spazi aperti e tanta luce: ecco che un ufficio all’apparenza caotico si trasforma in un ritrovo creativo multi-disciplinare per professionisti; il design interno è stato curato dal giovane architetto ceco Radek Lampa, con una cura meticolosa nei colori e nei dettagli, come comfort per il corpo e stimolo per la mente.

(tutte le immagini del fotografo Alexander Dobrovodský)

Engine, Londra

Tra i 7 uffici che l’agenzia creativa Engine ha in giro per il mondo, il laboratorio creativo situato al 60 di Great Portland Street a Londra è quello più recente. Partorito nel 2011 dagli inglesi di Jump Studios, è uno degli spazi lavorativi più all’avanguardia del mondo in fatto di creatività: un misto di esperienza e sperimentazione, simbolo anche del gruppo Engine, appare nell’uso delle tribune, nei divani rotanti “Waltzers” e nella scelta dei colori sia per le pareti che per l’oggettistica. Composto al suo interno da due spazi, Innovation Lab One e Innovation Lab Two, le postazioni dedicate a chi lavora in solitaria si compenetrano con quelle dedicate a brainstorming e seminari per gruppi di persone; d’altronde, quando ci si trova a lavorare fianco a fianco tra pubblicitari, marketing specialists ed esperti in comunicazione, ciò di cui si ha bisogno sono flessibilità degli spazi, sale riunioni e tanto, tanto tea.

(tutte le immagini appartengono al Jump Studios)

H-Farm, Roncade

Non potevamo lasciare in disparte l’Italia che, nonostante il pessimismo diffuso, ha molte note positive (nascoste al grande pubblico): abbiamo scelto di raccontarvi qualcosa a proposito di H-Farm, incubatore nostrano di start-up, che si trova a Roncade (TV), in Veneto. Non un semplice ufficio in centro città, ma un vero e proprio campus con tanto di prato e campagna circostante; questo perché il suo fondatore, Riccardo Donadon, ha voluto far ritorno nella propria terra, dove poter far crescere i figli in mezzo alla natura. Il design degli uffici è quanto mai essenziale e funzionale, con l’attenzione al gusto del design tipico italiano: lo spirito di cooperazione, integrazione e fiducia negli altri pervade ogni spazio, dalla “sala comune” a tutti quegli angoli riservati ad eventi. Con un occhio fisso all’ambiente naturale che emerge da ogni vetrata.

(tutte le immagini di Alice Bianchi di H-Farm)

Kesselskramer, Amsterdam

Vogliamo finire in bellezza? Vogliamo aggiungere ai “soliti” uffici un tocco di follia? Benvenuti negli uffici dell’agenzia di comunicazione olandese Kesselskramer. Che un tempo era una chiesa. E che ora, dopo attacchi di passione e creatività, si è trasformata in questo trionfo di… Un ammasso perfettamente ordinato di tutti i prodotti che l’agenzia ha proposto ai suoi clienti e ha poi deciso di sfruttare per decorare gli spazi e definire le stanze da TV, la libreria, le stanze per socializzare e rilassarsi e le varie postazione dei dipendenti. Tutti gli oggetti selezionati, dalla palizzata in legno alla capanna, dalla torretta di guardia del bagnino alle panchine del parco, sono soggetti ad una distorsione di grandezza e frammentazione, ricreando la sensazione di trovarsi all’interno di un insolito parco giochi e rafforzando la particolarità della creazione; dopo un paio di foto si finisce per dimenticare che si è all’interno di una chiesa.
Dite la verità, siete già pronti, curriculum alla mano, per far richiesta di lavoro alla Kesselskramer, vero?!

(tutte le immagini appartengono alla Kesselskramer)