LG A1: Review
LG A1
La forma della tv è del tutto identica al modello C1 / B1, vale a dire che la parte frontale si presenta del tutto minimale, una lastra nera con cornici complessive di 1cm (somma di bordino nero e telaio), la rifinitura dei bordini arrotondati è ottima come sempre, in basso non è nemmeno presente il logo del produttore, affidato come sempre alla sola visione via software dentro l’OS.
IMBALLO
IL MONTAGGIO DEL PIEDINO RICHIEDE 3 VITI
LA FORMA È ELEGANTE
3 PORTE HDMI 2.0B IN TOTALE
GLI ANGOLINI SONO RIFINITI IN MODO ECCELLENTE
PROFILO DEL CORPO TV DI 4,8CM
Di profilo lo spessore complessivo è 4,8cm e come sempre solo la parte bassa ha queste dimensioni in quanto contiene l’elettronica, tutta la parte superiore è spessa pochi millimetri.
Anche il retro non ha modifiche dai modelli di classe superiore, nella parte destra ci sono gli ingressi, 3 porte HDMI 2.0 totali, 2 disposte lateralmente, nessuna gestione di accompagnamento per i cavi, al centro in basso c’è l’incavo con i fori per montare uno stand di sostegno opzionale, proprio quello dei modelli C1 / B1, ma anche CX e BX del 2020, in realtà non so se questi “stand” sono realmente in vendita, ma è curiosa questa forma di renderli universali… a ogni modo per ora questo incavo lo potete chiudere con l’apposita sagoma in plastica perché il sistema incluso prevede 2 piedini laterali.
LG A1 RETRO
Se vogliamo questa è l’unica differenza dai modelli citati, l’altezza di questi piedini posiziona lo schermo a 6cm dal tavolo, quindi non va bene mettere una soundbar davanti, quanto all’ingombro orizzontale chiaramente serve un mobile abbastanza grande, quasi quanto lo schermo.
La qualità costruttiva è ottima, il pannello con il corpo in metallo ha una rifinitura eccellente, così come anche l’assemblaggio, del resto sono aspetti identici ai modelli di fascia alta, la plastica in basso che contiene l’elettronica forse è leggermente più “morbida” rispetto a quella nel modello C1, ma non credo che questo sarà un problema.
Qualità visiva
Premesso che siamo di fronte a un’oled diamo quindi per scontato il contrasto infinito e i neri “assoluti”, ogni pixel del pannello (matrice WRGB) è auto-illuminante e può quindi spegnersi istantaneamente all’occorrenza, un bel vantaggio quando si guarda la TV al buio.
LG A1 NERI PERFETTI ESSENDO UN’OLED
La luminosità è invece un’aspetto un po più complesso, come tutti gli oled le variazioni di intensità dipendono molto dalla grandezza della porzione luminosa, A1 con fonti HDR ha un picco di 500 nits su piccolissime porzioni luminose, con una media di 450 nits nella normale visione dei contenuti, se lo schermo è completamente bianco interviene l’Automatic Brightness Limiter (ABL) che lo imposta sui 100 nits. Complessivamente sono valori leggermente più bassi del modello B1, e mediamente non sono del tutto ottimali per fruttare al melgio i contenuti HDR, tuttavia il fatto di contrapporre questa luminosità “medio/bassa” a dei neri assoluti lo rende al buio più piacevole di quanto le misurazioni lascino intendere, ed è anche vero che se puntiamo al cinema classico (senza HDR) allora non c’è nessuna rinuncia.
L’uniformità del pannello è buona, la tecnologia oled riesce a offrire schermate più uniformi rispetto a LED/Qled, sopratutto nelle tinte chiare e medie, lasciando qualche impercettibile banda verticale solo in quelle molto scure. Effetto DSE “schermo sporco” non se ne vede, il che è molto indicato per la visione di contenuti sportivi o di movimento con ambienti particolarmente uniformi.
Sull’angolo di visione non c’è molto da aggiungere in quanto è perfetta e non deve sottostare a compromessi di angolazione, e anche la questione dei riflessi in ambiente luminoso e ben gestita con una finitura semi-lucida che li attenua per quanto possibile, anche se in questo aspetto la luminosità non eccelsa citata prima rappresenta un limite per la visione ottimale in ambienti estremamente luminosi… l’ambiente primario di visione per A1 è chiaramente al buio/semibuio.
Colore
La calibrazione nativa è nella media, il profilo più corretto cromaticamente è esperto (stanza buia) con impostazione del bianco su Caldo 50 e gamma 2.2, tuttavia molti contenuti sembrerebbero leggermente più scuri di quello che dovrebbero, e generalmente c’è un leggero eccesso di blu, cosa che comunque non va a intaccare più di tanto la scena, per esempio i volti e la pelle sono elementi che appaiono lo stesso abbastanza naturali e bilanciati, in questo aspetto non c’è un metro di paragone, sicuramente gli oled Sony offrono una calibrazione nativa migliore, ma anche l’oled più economico del colosso giapponese ha un prezzo di vendita decisamente più alto.
Naturalmente una calibrazione colore su misura ottimizzerebbe il tutto, ma è più realistica una semplice calibrazione del bianco a 2 punti, personalmente ritengo che nel punto alto alzare… continua su: