Autostima allo specchio

Il nemico più temuto dalle donne

Adriana Busatta
teorema di bellezza
5 min readMar 21, 2021

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Vorrei poter avere 1 euro per ogni volta che mi è stato detto: “non riesco più a guardarmi allo specchio, la vista del mio corpo mi deprime, è un disastro..”.

Piccola confessione: è capitato anche a me. E credo sia successo a tutte in qualche momento della vita, per un motivo o per l’altro.

In quei momenti, le reazioni sono generalmente di due tipi:

  1. Evito di guardarmi e ignoro il problema, tenendo con me un senso di inadeguatezza e rassegnazione, non mi piaccio ma fingo che non me ne importi e a volte finisco con il lasciarmi andare alla fame nervosa, seguita a sua volta dal senso di colpa..
  2. Cerco una soluzione: provo a mettermi a dieta, fisso un appuntamento dall’estetista, inizio un nuovo programma di esercizi, e compro una serie di prodotti e integratori per tentare di perdere peso, di far sparire la cellulite, di tonificare e scolpire muscoli e tessuti.

Scommetto che stai già pensando: “Che noia. Sempre la solita solfa, che poi tanto se mi metto a dieta non riesco a rispettarla, se la rispetto quando torno alla vita normale riprendo tutti i chili e forse anche di più, non mi piace davvero allenarmi lo faccio solo per vedere scendere il numero sulla bilancia e sentirmi a posto con la coscienza se mangio schifezze, ho provato un sacco di prodotti ma da soli non bastano e non è che posso prendere integratori per tutta la vita, non sarà mica una cosa normale no?”.

Come donna, ti giuro che ho fatto gli stessi identici pensieri. Sì, anche se per lavoro propongo trattamenti e prodotti modellanti.

MA.

Ma allora perchè ostinarsi a fare tutta questa fatica, a spendere tutti questi soldi, nel nome di un canone di bellezza forse irraggiungibile?

A questo punto il discorso si fa interessante.

Io credo fermamente che sia importantissimo, se non indispensabile, prendersi cura del proprio corpo, che desiderare di stare bene in esso sia un pensiero nobile ed elegante. Ciò che agli occhi di molti può sembrare superfluo o superficiale, legato semplicemente al desiderio di piacere di più agli altri, per me è radicato spiritualmente nella concezione che abbiamo di noi stessi e nel rispetto di quello che è il tempio della nostra anima e coscienza.

Per spiegarmi meglio ti farò un esempio riguardante l’inestetismo più diffuso e temuto dalle donne: la cellulite.

Come ci fa sentire il fatto di avere la cellulite? Ci fa provare disgusto allo specchio. Pensiamo che in quelle condizioni non potremmo mai piacere a nessuno e non piacciamo a noi stesse. E confondiamo queste emozioni con il nostro essere degne di amore. Questo fatto ha conseguenze ancora più profonde: se pensiamo che un’imperfezione ci renda indegni, significa che a livello inconscio non riusciremo ad accettare veramente nessun altro, poichè tutti siamo perfettamente imperfetti.

Quando iniziamo un percorso per rimediare, qualunque esso sia, in questa disposizione d’animo, lo facciamo minando per prime le nostre possibilità di ottenere dei risultati: pensiamo sia la cellulite la causa del nostro malessere, mentre in realtà essa rappresenta un sintomo.

Sempre parlando di cellulite le sue cause sono riconducibili a due diversi fattori principali: uno indubbiamente fisiologico e uno più sottile, psicologico.

La causa fisiologica delle della cellulite è un accumulo localizzato di grassi, liquidi e tossine unita a una cattiva circolazione.

Ma qual è la causa di questo accumulo e perché si viene a creare?

Il nostro corpo tende da accumulare tutto quello che non riesce a digerire, che si trasforma di conseguenza in tossine e adipe.

E quando dico tutto, intendo proprio TUTTO quello che non riusciamo a digerire: cibo, emozioni, situazioni, eventi, relazioni, parole, cambiamenti.

Esiste una correlazione fisiologica anche tra il manifestarsi della cellulite (o l’intensificarsi della sua presenza) e una stagionalità legata all’accumulo di tossine. In particolar modo ce ne accorgiamo infatti in primavera (per il corpo è un cambiamento) e non è soltanto perché iniziamo a pensare di doverci spogliare ma perché effettivamente questo è il periodo in cui si manifesta quanto accumulato durante l’inverno.

Ma perché durante l’inverno accumuliamo? Fisiologicamente è semplice: la natura si prende del tempo e risparmia le energie per sbocciare in tutta la sua gloria a primavera… Mentre noi ci ritroviamo a primavera acciaccati, stanchi e peggiorati, perchè? E’ vero, il nostro corpo tende naturalmente a rallentare le sue funzioni.

Però non si tratta semplicemente di aver mangiato troppo o di non aver fatto movimento.

Si tratta di un aspetto della nostra condizione psicologica. Di non esserci “curati” di esso.

Di come vediamo noi stessi, del fatto che abbiamo disimparato ad ascoltarci, del modo in cui pensiamo e ci rivolgiamo a noi, con disprezzo, auto-denigrandoci, colpevolizzandoci, sentendoci bloccati e perdendo di vista l’amore per noi.

Prendiamo ad esempio il fattore cibo: è importantissimo riconoscere che il nostro corpo nasce con la capacità di autoregolarsi perfettamente. Purtroppo a causa dello stile di vita quotidiano abbiamo perso la consapevolezza e la capacità di riconoscere i suoi segnali.

Se però pensiamo che tutto ciò che mangiamo quando non abbiamo veramente appetito non viene digerito ma viene accumulato e diventa tossico per il nostro organismo abbiamo già risposto in parte alla domanda precedente.

Ti sarà capitato infatti di mangiare perché è ora, perché più tardi non ne avrai il tempo, di mangiare senza fame per non lasciare cose nel piatto, di mangiare per la compagnia, di mangiare perché ti senti sfinito o per colmare un vuoto.

Quando poco fa ho parlato del fatto che non ci amiamo abbastanza intendevo proprio questo:
Per amarci dobbiamo ritornare ad ascoltarci e a prenderci cura di noi.

C’è una sostanziale differenza tra il volersi bene e il desiderio di piacersi: il modo in cui affrontiamo psicologicamente la situazione e ci rivolgiamo a noi stessi.

Ed ecco che anche “fare le cose giuste” diventa inutile se non addirittura tossico e ci porta ad atteggiamenti ossessivi, di deprivazione e controllo, anzichè di amore, gioia di vivere, tolleranza e gratitudine.

Tutte le cose “giuste” da fare il tuo corpo le conosce già: sa dirti quando mangiare, quando muoverti, e quando riposare. La tua pelle riconosce ciò che le fa bene. Basta prestare attenzione ai segnali, ringraziarlo e rivolgerci ad esso dicendogli “ho capito il tuo messaggio e ti aiuterò, puoi guarire adesso.”.

Ed è qui che entra in gioco lo Staff teorema di bellezza :)

Tutto quello che noi facciamo, rientra nell’aiuto che possiamo dare al corpo a stare meglio più in fretta: alleviamo sempre di più i sintomi fisiologici, naturalmente e con gentilezza, dando a te il modo di riconoscere la causa e ritrovare l’amore per te stessa. Ha un senso, non trovi?

Una volta fatto questo, ti aiutiamo a non perderti nuovamente, e poichè il corpo ha bisogno di manutenzione continua, ad impedire che fisiologicamente si ricreino le condizioni per altri accumuli.

Siamo qui per accoglierti e ricordarti, sempre, quanto vali.

Ti aspettiamo

Adriana e lo staff di GIULIANA teorema di bellezza

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