Quando il tentativo di abbronzarsi è andato storto

Cosa fare in caso di scottature solari

Adriana Busatta
teorema di bellezza
4 min readJul 20, 2021

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Estate=Abbronzatura, giusto? (Almeno per la maggior parte delle persone…)

Ed è più che comprensibile: a chi non piace rilassarsi su uno sdraio al tepore del sole, accarezzato dalla brezza marina ed in compagnia di un buon libro?

O semplicemente passare la giornata “ad abbronzarsi”?

Purtroppo però questo tipo di attività espone al rischio di incorrere nelle famigerate scottature solari: anche utilizzando la protezione più green e skin friendly dell’ecosistema, è sufficiente sottostimare il fattore di protezione necessario, esporsi un po’ troppo a lungo o non considerare i fattori ambientali (il riflesso dei raggi solari sull’acqua, la neve, la sabbia; la temperatura percepita; la presenza o meno di nuvole) et voilà, la scottatura è servita.

Contrariamente a quanto credono in molti, la pelle arrossata immediatamente dopo o addirittura durante l’esposizione solare non è sinonimo di abbronzatura.

Dal momento in cui la pelle riceve lo stimolo dei raggi solari, la colorazione della melanina avviene in tre fasi: una variazione immediata che svanisce dopo poche ore, una colorazione più persistente che impiega dalle 24 alle 48 ore prima di “manifestarsi”, e un’abbronzatura definita “tardiva”, che compare dopo 5/7 giorni e che rimane per alcune settimane.

Le prime due fasi sono frutto dell’azione dei raggi UVA e dell’ossidazione della melanina che era già presente nella pelle, mentre la terza fase dipende dai raggi UVB e interessa la produzione di nuova melanina, che si sposta verso la superficie cutanea e si posiziona a protezione del DNA cellulare, la sua funzione più importante.

Per abbronzarsi senza danneggiare la pelle ci vuole un po’ di pazienza.

Come avrai già capito, è perfettamente inutile e addirittura dannoso aspettare di arrossarsi pensando di essersi “ abbronzati”. (Buongiorno, Danni da Raggi UV, Macchie e Invecchiamento Precoce!)

Il rossore rappresenta infatti l’infiammazione: un primo stadio di eritema solare, un segnale che si è rimasti al sole troppo a lungo. “Ma allora quanto tempo posso stare al sole?” Il tempo di esposizione prima di questa reazione varia a seconda di dove si è , del nostro tipo di pelle (fototipo) e della protezione che abbiamo applicato. E’ diverso per ognuno di noi.

Se ti sei scottato, il danno alle cellule della tua pelle è già avvenuto. Ed è irreversibile.

Suona come una condanna, ma è la verità, e serve per comprendere un’altra affermazione importante: non esiste un modo per abbronzarsi in sicurezza.

E’ fondamentale tenere a mente questo per evitare comportamenti imprudenti quali: esporsi al sole senza protezione solare o abbigliamento adeguato, nelle ore centrali della giornata; spalmare sulla pelle creme non pensate per questo scopo o spruzzarsi direttamente addosso il profumo e poi andare al sole.

Ma torniamo a come comportarsi quando il peggio è già avvenuto: ecco alcuni suggerimenti per dare sollievo più rapidamente alla pelle irritata da un eccesso di raggi solari.

  1. Per prima cosa evitare di esporre ulteriormente al sole la parte scottata.
  2. Abbassare la temperatura sulla pelle con una doccia fresca, o indossando indumenti di cotone bagnati o tamponando la pelle con fazzoletti sempre bagnati ( un po’ come si fa sulla fronte quando si ha la febbre) per una freschezza extra infilare il panno bagnato nel freezer per qualche minuto; ripetere la procedura a piacere.
  3. Applicare un doposole lenitivo in abbondante quantità, creando una sorta di impacco;
  4. Conservare il flacone del doposole in frigorifero, l’effetto fresco è assicurato al momento dell’applicazione ;) questo consiglio può essere sfruttato durante tutto il periodo estivo anche per le creme idratanti viso e corpo!
  5. Tenere sempre a portata un flacone di gel di Aloe il più puro possibile: per le sue proprietà lenitive, disarrossanti e rigeneranti è un alleato fantastico in caso di ustioni di qualsiasi tipo, ma anche su piccole escoriazioni e punture di insetto.

E una volta tornati a casa, ci sono due trattamenti da considerare:

Se sono passati pochi giorni, l’ideale sarebbe un trattamento ristrutturante e lenitivo, eseguito con olii puri biologici di cocco e perilla, per ripristinare il film idrolipidico, addizionato con succo puro d’aloe e polvere di riso, per un effetto emolliente e rigenerante. Un trattamento freschissimo, rilassante che sa di Eucalipto e che ti farà tornare come nuovo/a.

Se invece è già trascorsa più di una settimana, probabilmente la tua pelle si sarà già rinnovata negli strati sottostanti, e la parte scottata tenderà a spellarsi, più o meno visibilmente in base alla gravità della scottatura.

In questo caso, potrebbe essere più indicata un’esfoliazione delicata, remineralizzante e nutriente, per non aggredire le cellule nuove che stanno raggiungendo la superficie ma allo stesso tempo aiutare l’eliminazione della “pelle morta” che è sicuramente antiestetica e fastidiosa.

Naturalmente, presso il nostro centro potrai trovare sia le protezioni solari per prevenire le scottature che i consigli e i trattamenti per dare sollievo alla tua pelle e cercare di limitare il più possibile l’invecchiamento precoce che deriva da una scorretta esposizione solare.

Contattaci, saremo liete di aiutarti!

Adriana e lo staff

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