Blockchain Terra: Prism Protocol

0xstepit
Terra Network Italia
12 min readJan 23, 2022

Come un prisma scinde la luce nelle componenti principali del suo spettro, così Prism scinde un token nei suoi elementi costituitivi.

Introduzione

Il protocollo che andremo ad approfondire oggi nasce dall’esperienza di un team, di cui il personaggio @MrRefractor si fa portavoce, con esperienza nel settore finanziario legato a strumenti generanti entrate fisse. Il protocollo prende il nome di Prism, e per dare un’idea molto generale di ciò che permetterà di fare, possiamo dire che si pone l’obiettivo di fornire all’ecosistema due nuovi componenti. Questi due componenti, saranno dei derivati di un asset in grado di generare delle entrate, un token proof-of-stake (PoS) per intenderci, in cui uno rappresenterà il valore principale del token e l’altro il valore dovuto alle entrate costanti.

Questo articolo potrebbe essere abbastanza intricato poiché per comprendere bene il funzionamento di questo nuovo protocollo avremo bisogno di capire un po’ più nel dettaglio alcuni elementi presenti nella finanza classica. Non andremo troppo nello specifico, ma ci sono alcuni concetti che vorrei riportarvi perché ritengo indispensabili per comprendere il funzionamento di Prism. Vediamo di non perdere tempo e di cominciare subito coi concetti chiave!

Concetti chiave della finanza classica

Uno dei concetti chiave relativi a una generica attività è quello di cash flow. Il cash flow rappresenta la quantità netta di valore accumulato o perso a seconda delle entrate e uscite durante un periodo di analisi considerato. Questo è ottenuto come differenza fra l’inflow, la liquidità che entra, e l’outflow, la liquidità che esce. 🌊

Vi sono aziende che possiedono molti beni materiali e altre aziende che vedono elevati flussi netti derivanti dalla fornitura di servizi. In base a queste due tipologie di azienda, il mercato si comporta in modo diverso. Ad esempio, se un’azienda con molti beni fisici vuole prendere un prestito, allora basterà mettere a garanzia i propri macchinari o un qualsivoglia bene per poter ricevere dei soldi. Un’azienda che però muove tanta liquidità ma non possiede molti beni fisici come fa a prendere un prestito? La risposta è molto semplice, utilizzando come garanzia la previsione del cash flow che avrà negli anni futuri! Questo concetto prende il nome di financing cash flow e permette quindi di ricevere oggi del denaro in vista di un’entrata che si avrà nel futuro. Un famoso proverbio recita:

…meglio un uovo 🍳 oggi che una gallina domani 🐓…

e questo è dovuto al fatto che il valore di una certa quantità di denaro oggi e fra qualche anno non avrà lo stesso valore a causa dell’inflazione.

A questo punto possiamo introdurre un altro concetto, quello di perpetuity. Con perpetuity ci si riferisce a uno strumento in grado di generare costantemente delle entrate per un tempo infinito. Come si fa a dare un valore a uno strumento del genere secondo voi? Se ci pensate questo strumento può essere visto un po’ come un asset proof-of-stake e quindi ci interessa scoprirlo. L’idea alla base è la stessa dell’uovo, più in là è un flusso di entrata e meno lo si valuta, fino a far valere zero le entrate dopo una certa “data”. In sostanza si va a valutare la coppia {denaro, tempo} e non solo il {denaro}. Il prezzo attuale di una perpetuity viene quindi calcolato utilizzando un modello chiamato Discounted Cash Flow (DCF):

Quello che fa la formula è andare a valutare in maniera scontata il cash flow prodotto da una perpetuity. Il discount rate che interessa a noi è quello generalmente usato per i treasury bond ed è il cosiddetto risk-free rate of return. Questo discount è uguale al ritorno che è possibile avere in un investimento a zero rischi. Cosa vi viene in mente? Qualcosa come Anchor forse? 🤔

Gli ultimi due concetti di cui abbiamo bisogno sono quello di bond semplice, ossia uno strumento che paga per un certo periodo di tempo, chiamato maturazione, un interesse fisso. Allo scadere della maturazione sarà possibile recuperare il capitale investito inizialmente. A un bond semplice è possibile applicare una tecnica, il secondo concetto che ci serve, chiamata coupon stripping. Con lo stripping possiamo andare a separare un bond nelle sue due componenti primitive: il valore puro del bond e l’insieme del cash flow che questo bond ci genera per tutto il periodo di maturazione.

Spero di non avervi annoiato troppo con questa prima parte economico finanziaria ma vi assicuro che vi servirà per capire meglio come funziona il vero oggetto di questo articolo e le possibili strategie. Ed ora vediamo di analizzare cos’è Prism!

Prism Protocol

Se avete già operato nella DeFi vi sarà sicuramente passato per la mente di prendere un prestito. Lo avete fatto? Sì? Siete anche stati liquidati? Quando si prende un prestito nella DeFi, al fine di rendere il sistema sicuro, è richiesto il deposito di un collaterale. Questo collaterale sarà a garanzia del capitale che vi verrà prestato. Non voglio dedicare troppo tempo al discorso dei meccanismi di lending poiché potete leggere tutto in un altro articolo dedicato:

L’unica cosa importante da sapere è che con i prestiti collateralizzati vi è la possibilità di venir liquidati. Se questo avviene, quello che nella nostra testa poteva essere una strategia per aver un bel profitto diventa in realtà un bagno di sangue.

P.S. se volete divertirvi col bagno di sangue degli altri perché non date un’occhiata all’articolo su ORCA di Kujira? 😏

Ad ogni modo, la liquidazione è una grossa problematica per una persona che vuole sovraesporsi a un certo asset.

Si tratta dell’unica problematica attualmente presente nella DeFi? Ovviamente la risposta è no. Un’altra pecca, la chiamerei così più che problema, è quella relativa al fatto che se si vuole contribuire alla sicurezza della rete bisogna mettere in staking i propri token nativi. Nel caso particolare della blockchain Terra, mettendo in staking i propri $LUNA, oltre alle reward dovute alla validazione si ottengono anche i token genesis dei nuovi protocolli e gli airdrop di quelli già in attivo. Il fatto è che delegando i propri $LUNA questi diventano illiquidi e non possono essere utilizzati per altre strategie nell’ecosistema. Vi assicuro, si è molto incentivati a mettere in staking i propri token poiché ci saranno davvero tanti airdrop genesis quest’anno. Se volete farvi un’idea vi lascio un link che può aiutarvi qui.

Un idea per aggirare questo tipo di ostacolo è quella dello staking liquido. Questo particolare staking è chiamato in questo modo poiché, una volta delegati i propri $LUNA, si ottiene in cambio un derivato dello staking che può essere utilizzato come collaterale o tradato a mercato. Anche in questo caso però, bisogna tirare in mezzo un’altra problematica, che è quella dello slashing. Lo slashing è una punizione che viene data a un validatore quando questo si comporta in modo negativo e generalmente consiste nel bruciare una parte dei suoi $LUNA. Il problema qui sta nel fatto che se A delega a un validatore e riceve in cambio dei token liquidi, poi li scambia a B, e il validatore viene slashato, B può ritrovarsi con un pugno di mosche. Non benissimo vero?

Adesso che abbiamo preparato la tavola possiamo veramente introdurre Prism e la sua idea. Prism sarà un’applicazione decentralizzata che permetterà di dividere un token che genera delle entrate, un token utilizzato per validare una chain proof-of-stake per esempio, nelle sue due componenti primarie:

  • Il principale: corrisponde al valore del token visto da un punto di vista puramente speculativo.
  • Lo yield: corrisponde alla parte del valore del token derivante dal cash flow che genera.

La cosa molto interessante è che, nonostante nell’esempio abbia riportato il caso specifico con $LUNA, questa procedura può essere applicata a un qualsiasi asset che genera un cash flow!

Proprio come un prisma rifrange il fascio di luce entrante nelle componenti che compongono il suo spettro formando così i colori dell’arcobaleno, Prism andrà a rifrangere un token nelle sue componenti primarie andando a creare delle nuove strategie operative.

Le componenti di questo sistema saranno essenzialmente 3:

  • $CT: sarà il token collaterale generato una volta depositato un asset yield bearing (generatore di cash flow).
  • $PT: componente principale del token.
  • $YT: componente legata al solo cashflow.

La relazione che tiene assieme questi 3 elementi è $CT = $PT + $YT. Nel caso specifico di $LUNA otterremo $yLUNA e $pLUNA e quindi il valore a mercato di questo token sarà diviso fra queste due componenti. Per fare un esempio, se $LUNA viene tradata a 100$, e la percentuale del suo valore attribuita allo staking e agli airdrop è del 30%, allora $YT varrà 30$ e $PT 70$.

Oltre a offrire gli smart contract per la rifrazione di un token, Prism costruirà l’infrastruttura per la generazione di un mercato per il trading e lo scambio di questi componenti. Attraverso questo sarà possibile tradare fra di loro $yLUNA, $pLUNA e $UST avendo come perno comune il token del protocollo, di cui parleremo dopo, e che prenderà il nome di $PRISM (che fantasia!). Questo vuol dire che per scambiare $pLUNA con $yLUNA verrà fatto un routing $pLUNA → $PRISM → $yLUNA.

Abbiamo esposto delle problematiche prima, giusto? Ma in che modo questo processo andrà a risolverle? Vediamolo subito assieme.

Come Prism risolve i nostri problemi

Attraverso la rifrazione di un token in queste due componenti un utente sarà in grado di gestire in maniera ancora più dinamica la sua esposizione al rischio. Con questo si intende che se un utente vuole solo ottenere gli airdrop e le ricompense da staking ma non essere esposto al prezzo di $LUNA, allora gli basterà vendere $pLUNA a mercato in cambio di $UST o di altri $yLUNA per avere una sorta di leva sugli airdrop. Al contrario, se all’utente non interessano gli airdrop ma è super bullish su $LUNA, allora potrà swappare $yLUNA per $pLUNA avendo così una leva sul prezzo di questo asset. Fate attenzione, in questo caso il prestito non potrà essere liquidato poiché non è basato sul concetto di collaterale! E’ come se si cedesse il cash flow futuro derivante dallo staking in cambio di denaro utilizzato per comprare altro principale.

Nel caso più generale, un utente potrà comunque sia mettere in staking la propria parte yield bearing che participare ad altre operatività nella DeFi attraverso il token principale.

Una cosa che va notata è che data la componente $yLUNA, al fine di poter ottenere le reward da staking e gli airdrop, bisognerà delegarlo attraverso Prism. Esatto, questo protocollo introdurrà anche un altro concetto di staking con un set di validatori specifico.

Nella tabella sottostante possiamo vedere tutto ciò che potrà essere fatto con i due derivati e il token $PRISM in base alla loro posizione operativa:

  • $yLUNA: staking per reward e airdrop, LP per fee associate agli swap e liquidity mining.
  • $pLUNA: staking per poter votare le proposal di Terra, LP per fee associate agli swap e liquidity mining.
  • $PRISM: staking per governance del protocollo, fee e una parte dello yield derivante dal derivato $YT, LP per fee associate agli swap e liquidity mining.

Come prezzare i due token

Abbiamo detto che il valore di un token rifratto verrà diviso fra le sue due componenti. Il modo in cui andare a dividere il prezzo fra questi due non sarà però un aspetto molto semplice e va analizzato utilizzando teorie finanziare legate a quello di cui abbiamo discusso prima.

Nella realtà, come tutti gli altri token, il prezzo dei due verrà deciso dal mercato stesso costruito da Prism e quindi dagli utenti che faranno i trades.

Nonostante ciò, è comunque interessante vedere come applicare il modello del discounted cash flow a $yLUNA così da poter fare una stima di quanto potrebbero valere i due derivati. Assumendo che $LUNA sia tradato a 100$ e che il ritorno da staking sia del 10%, il cash flow che genererà 1 $yLUNA sarà di 10$ all’anno. Detto questo, prendendo come risk-free investment quello di Anchor, del 20%, possiamo andare ad assegnare ad $yLUNA un prezzo di 10/0.2 = 50$. Poiché il prezzo dei due derivati deve uguagliare quello del token originale, allora il valore di $pLUNA sarà di 100–50=50$. Fate attenzione però, l’analisi appena mostrata assume che tutto rimanga costante nel tempo, cosa che ovviamente non sarà possibile. A correggere il valore ottenuto con questa analisi ci saranno gli arbitrageurs nel mercato vero.

La piena funzionalità di questa rifrazione non verrà rilasciata fin da subito nella versione 1 ma vi saranno più versioni del protocollo.

Versione 1

Nella versione 1 la rifrazione del token permetterà di ottenere $PT e $YT nella loro modalità perpetual. Con modalità perpetual si intende che questi strumenti non avranno un periodo di maturazione e che quindi potranno rimanere scissi per sempre. Date le due componenti, per riottenere il token originale, bisognerà semplicemente fonderle nuovamente assieme attraverso il protocollo stesso.

Un utente avrà quindi la possibilità di mantenere sempre attiva una posizione in leva su luna o di ricevere costantemente delle entrate derivante dallo staking senza rischi.

Versione 2

Nella versione successiva verrà introdotto il concetto di maturazione dei due token generati. Bene, cosa vuol dire? Con questa versione sarà possibile andare a decidere un certo arco temporale che potrà essere di 1, 3, 6, 9 o 12 mesi nel quale entrambi i token matureranno. Immaginiamo di decidere un intervallo di 6 mesi e di avere un certo valore dei due derivati all’istante iniziale. Il valore del token $YT sarà strettamente legato agli airdrop e alle fee che si riceveranno durante i 6 mesi di maturazione. Questo vuol dire che dopo il primo mese, poiché una parte del suo cashflow è stato ottenuto, il suo valore diminuirà e andrà ad aumentare il valore del principale. Allo scadere del periodo di maturazione fissato, il token yield andrà a valere zero mentre il valore del principale aumenterà fino ad essere uguale a quello del token originale.

Sembra complicato vero? Non preoccupatevi però perché è uno strumento nuovo ed è normale che possa causare confusione. Il take away è semplicemente che durante la maturazione uno dei due token perde valore perché gli vengono tolte le risorse mentre l’altro lo acquista.

In questa versione verrà anche introdotto un vincolo per i validatori intenzionati a far parte della whitelist (wl) di Prism. Per entrare nella wl un validatore dovrà bloccare un parte di token $PRISM come garanzia nel caso in cui questa venga slashato. In tale situazione, questi token verranno utilizzati per ripagare gli utenti danneggiati imponendo ad ogni validatore di farsi carico dei propri rischi.

Token $PRISM

Il token del protocollo avrà diverse funzionalità e modalità di acquisire valore nel tempo. L’applicazione base, quella della governance, prevede lo staking con 21 giorni di unbonding del token in cambio di $xPRISM. Questo token permetterà, oltre a partecipare alle scelte di sviluppo del protocollo, anche di guadagnare le fee che gli utenti pagheranno per l’utilizzo del sistema.

Nella roadmap del protocollo viene anche citata la possibilità di introdurre una logica di vote locking simile a quella di $veCRV. Andando a vincolare per un certo periodo i propri $xPRISM sarà possibile avere un maggior voting power e delle reward boostate derivanti dalle fee e dagli airdrop.

Conclusione

In questo articolo abbiamo introdotto dei concetti di economia finanziaria e il funzionamento di nuovo protocollo che vedrà la luce nel mondo Terra. Prism andrà ad introdurre non uno ma molti nuovi gradi di libertà nel settore della finanza decentralizzata permettendo così agli utenti di dare libero sfogo a tutta la propria creatività degen. La cosa da ricordare è che Prism permetterà di dividere i propri token yield bearing nella componente che genera un cash flow e una componente che permette la sola esposizione speculativa. Le sue applicazioni saranno davvero tantissime e vi consiglio di rimanere sul pezzo per non perdervele, saranno sicuramente argomento di uno dei prossimi articoli.

Come sempre vi ringrazio per essere arrivati fino alla fine di questa guida. Lo so, questa volta è stata un pò più impegnativa delle altre ma vi assicuro che adesso sarete pronti per il lancio di Prism come nessun’altro!

Se l’articolo vi è piaciuto vi invito a lasciare un clap 👏 e a scrivere un commento 🗣 se volete discutere di qualcosa nello specifico. Nel banner finale trovate i miei contatti diretti e il link a una delle community più esplosive di sempre! 💣

A presto!

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