Giana Anguissola e la trilogia di Giulietta

Nadia Terranova
The Book Girls

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Tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, in Italia una trilogia faceva impazzire le adolescenti. Non c’erano vampiri né scenari fantasy, ma una normale casa a Milano, “una villa in via XX Settembre, di cui non dirò il numero”. La protagonista era una ragazza come tante, Giulietta, alle prese con i problemi della sua età: due fratelli più piccoli e pestiferi, un papà un po’ conservatore, le prime feste, l’amicizia, l’amore.

Il diario di Giulietta, Giulietta e i sedici anni e Giulietta se ne va raccontano la scoperta del mondo da parte di un’adolescente che chiede alla famiglia più libertà, si ingelosisce quando la sua migliore amica s’innamora, prova a convincere il padre che gli amici valgono indipendentemente dal cognome che portano (problemi piccolo-borghesi di ogni epoca), si butta giù per un brutto voto, deve nascondere il diario perché altrimenti i fratelli lo leggono e la prendono in giro perché insomma, chi si crede di essere? “Sta’ a vedere che ho per sorella un Dante Alighieri senza saperlo!”

L’autrice, Giana Anguissola, è stata una delle migliori autrici per ragazzi della nostra letteratura. All’anagrafe faceva Giannina, era nata in provincia di Piacenza nel 1906 e a sedici anni, l’età della goffa Giulietta da lei creata, era già molto determinata, non somigliava molto alla sua creatura letteraria. Leggenda vuole che bussò senza preannunciarsi a Luigi Albertini, direttore del Corriere della Sera, proponendosi come collaboratrice. Cominciò scrivendo sulla Domenica e sul Corriere dei Piccoli, e finì per pubblicare un libro memorabile dopo l’altro (i miei preferiti sono i due romanzi che hanno per protagonista Violetta la timida), inizialmente per Arnoldo Mondadori e poi per Garzanti, Hoepli, Rizzoli e soprattutto Mursia, che dopo la sua morte è rimasto il suo editore storico.

Come per tutti i migliori autori per ragazzi, anche per Anguissola il marchio unico della scrittura di genere è stretto: lavorò per il cinema e per la televisione (Giulietta stessa fu il soggetto di uno sceneggiato Rai di successo), tenne una rubrica di costume con lo pseudonimo di Gianola, scrisse commedie teatrali. Era sposata con uno scrittore e frequentava poetesse come Ada Negri e Lina Schwarz. Oggi sono dedicate a lei la biblioteca per ragazzi di Piacenza e un premio letterario. Recentemente, in concomitanza con un convegno in suo onore a Roma, è stata aperta una pagina Facebook, La signora A., per continuare a parlare dei suoi libri e in molti casi chiedere di ristamparli. Perché, se è vero che Giulietta oggi terrebbe un tumblr e scriverebbe strabuzzando gli occhi su un tablet piuttosto che alla fioca luce di una lampada, sappiamo bene che i suoi problemi e le sue paure non sarebbero poi così diversi da quelli di sessant’anni fa.

Giana Anguissola, Il diario di Giulietta, Giulietta e i sedici anni, Giulietta se ne va — Mursia (tutti fuori catalogo)

Questo articolo è già apparso su blog.pianetadonna.it il 2 luglio 2014. Se ti è piaciuto, clicca “Recommend” qui sotto!

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Nadia Terranova
The Book Girls

“Gli anni al contrario”, Einaudi Stile Libero; “Le nuvole per terra”, Einaudi Ragazzi; “Bruno”, Orecchio Acerbo; e altri.