Il favoloso libro di Perle: l’approccio europeo al fantasy

No, Amélie non c’entra, state calmi.

Giulia Blasi
The Book Girls
Published in
3 min readJan 11, 2016

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Forse va detto subito che il titolo dell’edizione italiana, tanto per cambiare, è un mezzo repackaging. Il titolo originale, Le livre de Perle, ha un’asciuttezza il cui motivo è celato nella storia stessa, e che non posso rivelare senza rovinare uno snodo fondamentale del libro. Per l’Italia si è optato per questo zuccheroso richiamo a quel film là.

Portiamo pazienza, perché il libro zuccheroso non è. Timothée de Fombelle, l’autore del romanzo, prende le basi della fiaba — una fata, un principe, una regina morta, un re crudele e uno impazzito, una storia d’amore tragica — e le innesta su un impianto narrativo che parte dai tardi anni ’30 e percorre la Seconda Guerra Mondiale per poi arrivare rapidamente ai giorni nostri. Il mondo delle fiabe si fonde con la storia moderna, con la shoah, con gli orrori della prigionia e la Resistenza francese: tre linee narrative e temporali si intrecciano e si vengono incontro fino a riunirsi nell’ultimo capitolo. Un lavoro meticoloso e di enorme qualità che ha anche il pregio di distaccarsi notevolmente dal modello anglofono (in particolare statunitense) del fantasy per creare qualcosa di completamente diverso.

È difficile limitare Il favoloso libro di Perle a un pubblico di ragazzi, perché gli elementi che di norma lo rendono appetibile ai lettori più giovani sono arricchiti da una scrittura evocativa ispirata al linguaggio delle fiabe, una struttura narrativa non lineare e che richiede concentrazione, e poche concessioni all’emotività pura. Intorno ai personaggi centrali, dipinti con i tratti sfumati delle creature fiabesche, si muove un universo di umani che potrebbero essere i nostri nonni e zii ai tempi della guerra. È questo, ancor più della struttura, che rende questo romanzo così diverso da quelli americani: la storia del mondo, quella fatta di morti reali, deportazioni e fucilazioni, è successa soprattutto qui, ha lasciato un segno reale, tangibile, nella vita di milioni di persone. È una delle cicatrici più dure sulla pelle dell’Europa, questa esperienza della paura, dei bombardamenti, della casa che ti crolla in testa, dell’essere portati via nel cuore nella notte con una valigia in mano senza sapere che si sta andando a morire. È questo dolore, questo vissuto comune a cucire insieme Il favoloso libro di Perle e a renderlo un’opera davvero unica e diversa dalle altre.

Il favoloso libro di Perle, Timothée de Fombelle (Mondadori 2015, trad. di Maria Bastanzetti)

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Giulia Blasi
The Book Girls

Writer, teacher, public speaker, in that order. Nerd when it wasn’t cool. Bookworm.