Some Kind of Happiness: quale felicità?

Mentre i segreti di famiglia sono un po’ stupidini, il modo in cui Claire Legrand tratta la depressione vale tutto il libro.

Marta Corato
The Book Girls
Published in
3 min readNov 3, 2016

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Una delle certezze della mia età adulta è che tutte le volte che leggo un libro middle grade (che è un po’ più giovane di young adult, ma spesso vale la pena di leggerli comunque) finisco per piangere. Nel caso di Some Kind of Happiness, ho pianto così tanto che il mio moroso si è svegliato nel cuore della notte e pensava fosse successo qualcosa di tremendo.

Finley ha undici anni e viene mandata a passare l’estate a casa dei nonni, che non ha mai incontrato prima per via di uno screzio familiare. La ragione di questa “vacanza” è semplice e complicata al tempo stesso: i suoi genitori hanno bisogno di “tempo da soli”, e perfino Finley sa che questo vuol dire che stanno per divorziare.

Per sfuggire dai momenti difficili che sta passando, Finley si tuffa nel mondo magico dell’Everwood, un bosco incantato dove tutto può succedere. Quando però si trasferisce nella casa dei nonni, realizza che Everwood esiste davvero: il castello è la casa dei suoi nonni, al limitare della foresta. Insieme ai cugini, decide di esplorarlo; è così che Finley si imbatte nel segreto che ha diviso la sua famiglia, e si decide a cercare di capire cosa sia successo davvero quando suo padre era un ragazzino.

La vita di Finley si snoda tra le regole dettate da sua nonna, i misteriosi vicini di casa, le avventure nell’Everwood, ma è punteggiata di improvvisi attacchi di tristezza e paura, quelli che definisce i suoi “blue days”.

Mentre non penso affatto che i libri per giovani lettori debbano avere una funzione educativa o un’altra “utilità” di qualche tipo, sono rimasta colpita profondamente dal modo in cui viene trattata la depressione di Finley — senza cercare di “spiegonarla”, ma anche senza usarla per rendere la protagonista un’eroina tragica.

Da bambina che soffriva d’ansia già alle elementari, non so se questo libro mi avrebbe aiutata a capire cosa mi stava succedendo, ma di sicuro sarebbe servito a suggerirmi che no, non ero l’unica con quei problemi.

Il resto della storia non funziona proprio perfettamente — gli adulti si comportano spesso in maniera inspiegabile e ancora più infantile dei ragazzini protagonisti, la storia non avanza sempre in modo fluidissimo, i capitoli di storia fantasy dell’Everwood diventano un po’ una palla.

La trama del segreto di famiglia non propelle la storia quanto dovrebbe, forse perché alla fin fine non è costruito proprio benissimo. Ad ogni modo, i sentimenti espressi da Finley sono così vividi e coinvolgenti che è impossibile non voler sapere se, anche senza un lieto fine, andrà tutto bene.

Some Kind of Happiness, Claire Legrand (Simon & Schuster, 2016)

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