La trilogia della perdita di Alan Pauls

Scrivere vuol dire fare i conti

Cartografi Letterari
The Catcher
4 min readMar 15, 2018

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Collage a cura di Andrea Falcone

Questa mappa letteraria è dedicata a In viaggio con Sur, il festival latinoamericano che succede dal 21 al 24 febbraio a Torino. Si tratta di un progetto di Edizioni Sur e Scuola Holden, organizzato in collaborazione con Università degli Studi di Torino, ELE USAL Torino, i ristoranti Volver e Milanga.

Detective, antropologhi, sondaggisti di tutto il mondo unitevi - e leggete Alan Pauls. In questi tre romanzi, pubblicati da Anagrama tra il 2007 e il 2013 e ora riproposti da SUR, lo scrittore argentino mette su carta la lotta di ognuno di noi, la nostra invariata sconfitta: il sogno di tradurre una storia in una sequenza di dati, comprensibile, esaustiva, possibilmente sintetica.

Che la vita sfugga all’esattezza scientifica non è un problema solo per gli storici: anche la più semplice delle vicende umane sembra inconciliabile con la matematica. Forse, l’equivoco risiede nello sguardo. Forse, nessuno ha mai trovato l’unità di misura adatta. Alan Pauls, che è generoso, ce ne propone tre: racconta ancora e ancora la stessa storia stabilendo in ogni libro un criterio differente. Il parametro viene annunciato nei titoli: Storia del pianto, Storia dei capelli, Storia del denaro.

Una trilogia imperdibile con delle belle copertine nuove nuove (via)

Sono tre cose che si perdono, si spendono, si spandono, da quando nasciamo a quando andiamo all’altro mondo. Nel corso della narrazione, i soldi, i capelli e le lacrime finiscono per trasformarsi in altro, raccontano il senso di colpa e il dolore, prendono il posto dell’amore e del sesso, eppure mantengono un carattere fisso, quello di una moneta.

Scrivere vuol sempre dire fare i conti con un problema letterario, senza eccezioni” ha dichiarato Pauls in un’intervista nel 2014.

Se tronchiamo l’affermazione, questa rimane comunque valida: “scrivere vuol sempre dire fare i conti”. In effetti, quel che si produce nei tre libri è “una biografia contabile”. Ogni fatto diventa la voce di un bilancio, naturalmente in perdita. Il conteggio è retrospettivo e parte dall’avvenuta bancarotta.

Bancarotta millimetrata — dettaglio

Non c’è giorno che lui non pensi ai capelli,” ci dice del protagonista di Storia dei capelli. “Considera le lacrime come una specie di moneta, un mezzo di scambio con cui compra o paga,” continua in Storia del pianto. Quale sia il valore sentimentale di questi affari ce lo spiega in Storia del denaro: “Lui, se c’è una cosa che sa fare con i soldi, è pagare. Ed è l’unica di cui potrebbe vantarsi, per patetica che possa sembrare. La accetta come un ruolo assegnato da una regia arbitraria ma insindacabile. A lui non è toccato fare soldi, come a suo padre, né ereditarli, come a sua madre. Di tutte le missioni possibili, a lui tocca quella di saldare, di ripianare i debiti. C’è chi dà da mangiare agli affamati, chi cura gli ammalati. La sua maniera di cicatrizzare le ferite - passione non sempre compresa - è pagare.

Anche in un brano così breve, si sente che il fulcro della narrazione è il ritmo, l’oscillazione emotiva scandita dalle ripetizioni, l’annodatissimo filo del discorso. Pauls gioca coi lettori come fa il gatto col topo, lasciandoci correre avanti nella storia per poi richiamarci con uno strattone (non molla la nostra coda neppure per un attimo). I riferimenti cronologici confusi, le vicende lasciate in sospeso, le marce avanti e indietro, sono sempre frutto di calcolo. Così torniamo al tema dell’inizio: nella contabilità delle parole, l’incontro di vita e matematica.

Noi altri cartografi, contabili, poveri diavoli, possiamo accostarci a queste pagine come a una finestra illuminata e vedere la perfezione al suo interno. E consolarci: anche se non riusciremo mai a mappare le nostre vite con tanta precisione, possiamo perderci in quella raccontata da Pauls fino a credere che sia la nostra.

(“Lo strano signor Alan Pauls” deve pagare uno scotto per la sua singolare capacità di mettere le vite su carta: i lettori finiscono per affezionarsi a lui. Qui si può leggere la commovente attestazione di stima da parte di Roberto Bolaño, qui una recente intervista sul suo rapporto con l’Italia.)

Testo e dati: Andrea Falcone
Concept e realizzazione grafica:
Alice Rebolino

Infografiche letterarie è una rubrica per maniaci lettori e infaticabili cercatori.

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Cartografi Letterari
The Catcher

Libera Società di Navigazione letteraria, Mappatura dell’Immaginato e Commercio con l’Ignoto; fa porto alla Scuola Holden a Torino