Le particelle elementari, di Michel Houellebecq
Raccontato da Elena Stancanelli
Le particelle elementari è sicuramente il più bel romanzo di Michel Houellebecq.
È una storia difficile da raccontare. Si tratta essenzialmente di due fratelli, Michel e Bruno, molto diversi l’uno dall’altro: Michel è uno scienziato, Bruno un insegnante che si occupa di letteratura. Sono entrambi stati scaricati dalla madre che hanno in comune (il padre è diverso) e hanno avuto esistenze solitarie, allevati da nonne in situazioni strane.
La loro storia si unisce in un punto, che è quello del desiderio: Le particelle elementari lo definirei appunto un romanzo sul desiderio, sul desiderio sessuale.
Bruno è vorace, è in recupero rispetto ad un’adolescenza con poche soddisfazioni da quel punto di vista; Michel è invece un uomo completamente dedito alla scienza e non interessato alle relazioni sessuali: ha avuto un unico grandissimo amore, una donna che l’ha amato follemente e con la quale è cresciuto. Non è mai riuscito a baciarla, poi lei si è concessa a un altro uomo. Si incontrano, più avanti nell’età, e finalmente fanno l’amore, ma in maniera del tutto inutile. Non cambia niente nella sua storia di uomo arido dal punto di vista sessuale.
È un romanzo che, oltre a essere bellissimo, è importante, perché è uno di quei libri dai quali si imparano delle cose. È un libro che parla di oggi in maniera crudele e spietata, va dritto al cuore problema. È anche un libro molto emozionante, ha una scrittura semplice e precisa, precisissima. Leggere questo libro è proprio un’esperienza.
ELENA STANCANELLI ha raccontato Firenze, la sua città natale, in Firenze da piccola (Laterza, 2006) e Roma, la sua città adottiva, in A immaginare una vita ce ne vuole un’altra (minimum fax, 2007). Con La femmina nuda (La Nave di Teseo, 2016) è stata candidata al Premio Strega. Ma è un’altra la cosa su cui vorremmo soffermarci: Elena ha cantato Amsterdam, con The Niro e Federico Fiumani, nell’album Il dono (tributo ai meravigliosi Diaframma).
