Cosa è successo davvero agli Oscar?

Dieci cose notevoli da sapere sulla notte più scintillante del cinema

Lucia Marinelli
The Catcher
4 min readFeb 27, 2017

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Che abbiate dormito solo due ore per non perdere nemmeno una premiazione (aggirandovi ora in ufficio in stato comatoso) o che siate crollati ancor prima del red carpet non ha importanza: questo riassunto vi racconterà tutti i momenti essenziali della notte più importante d’America, appena dopo l’election day.

1. L’inizio

Family moments

Le minacce di pioggia non hanno bloccato il red carpet. Le presenze più gettonate sono state Andrew Garfield, Halle Berry e i suoi capelli, Dev Patel e sua mamma. Lo spettacolo dal Dolby Theatre inizia solo alle 2.31 con Justin Timberlake che si esibisce con Can’t stop the feeling, in concorso per la colonna sonora di Trolls.

2. Un avvio tricolore

Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregoriani, con Christopher Allen Nelson

Dopo una standing ovation a Meryl Streep iniziano ad arrivare le prime statuette. Poi si susseguono Mahershala Ali come Miglior Attore Non Protagonista per Moonlight e Colleen Atwell per i costumi di Fantastic beasts and where to find them. Momenti di orgoglio nazionale arrivano quando il team di truccatori di Suicide Squad composto per i 3/4 da italiani si aggiudica la statuetta dorata. Ritira il premio Alessandro Bertolazzi che lo dedica a tutti gli immigrati.

3. La prima gif della notte

Con la vittoria di Viola Davis come Miglior Attrice Non Protagonista per Fences si entra nel vivo della serata. E per fortuna perché sono le tre passate e c’è chi già non ne può più. Per i superstiti arriva anche il primo momento destinato a rimaner incastonato nell’universo delle gif di internet. La diva per eccellenza, Nicole Kidman, ci dimostra come potersi distinguere anche semplicemente battendo le mani.

4. Turisti per caso

Jimmy Kimmel fa invadere il teatro da un gruppo di turisti che ignoravano di finire al Dolby Theater durante la cerimonia degli Oscar e la storia fra Ryan Gosling e i meme si arricchisce di un nuovo capitolo. Cosa avrà detto l’attore di La La Land a questa stupefatta visitatrice resta un mistero, ma ci offre un mondo di ipotesi.

5. Anche internet vuole la sua parte

Per la prima volta l’Academy dimostra che internet non ha rovinato l’industria dell’entertainment ma ne è entrata a far parte a pieno titolo. È successo con ben due premi. Il primo, Miglior Film Straniero, andato a The Salesman, film distribuito in America da Amazon. Il secondo invece è stato assegnato a White Helmets, documentario prodotto da Netflix sui soccorritori siriani, che ha vinto la statuetta come Miglior Cortometraggio Documentario.

6. Tweet presidenziali

La serata è iniziata da due ore e ancora nessun tweet di Trump, ha detto Jimmy Kimmel fra una battuta e l’altra, insospettito dal silenzio del presidente USA, twitter-addicted per antonomasia.

7. La La Moments

L’esibizione di John Legend (che ha suonato due brani estratti dalla colonna sonora di La La Land, Audition e City of Stars) anticipa la montagna di statuette portate a casa dal film di Chazelle (Migliore Attrice, Miglior Fotografia, Miglior Sceneggiatura, Miglior Colonna Sonora, Miglior Canzone Originale).

8. Un sorriso per Denzel

Casey Affleck con Manchester by the Sea ha vinto l’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista, ma a quanto pare Denzel Washington — in corsa per Fences non sembra averla presa bene.

9. Il trionfo di Emma Stone

È Leonardo Di Caprio, eroe degli Oscar per antonomasia, a consegnare il premio di Miglior Attrice ad una commossa Emma Stone. E nel frattempo il web ha trovato una nuova coppia preferita.

10. Finale col botto

Sono le sei del mattino in Italia e ormai tutti sono convinti che sia stata l’edizione più prevedibile degli Oscar. Warren Beatty annuncia che La La Land è il vincitore della categoria Miglior film, tutto secondo schema… o forse no. Quando l’intero cast ha raggiunto il palco fra lacrime e ringraziamenti qualcuno avvisa che qualcosa non va . Il vincitore non è il musical di Damien Chazelle ma Moonlight di Barry Jenkins.

Per fortuna Ryan Gosling l’ha presa con leggerezza

Tutta colpa di una busta sbagliata, proprio come per Miss Universo 2015. Che ci sia lo zampino degli hacker russi?

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Lucia Marinelli
The Catcher

I'm bringing Hegel back (e nel frattempo studio Reporting alla Holden) Editor per https://thecatcher.it