Vite istantanee di Andrés Neuman
Polaroid dalle vite degli altri
Questa mappa letteraria è dedicata a Voci dal Sur, il Festival sull’Argentina che succede dall’11 al 18 marzo a Milano (e che è organizzato da Edizioni Sur, Teatro Franco Parenti e Associazione Pier Lombardo).
Vite istantanee è un libro di racconti e microracconti. La loro lunghezza spazia dalle 2276 parole di Lettere tristi fino a precipitare alle 29 di Riepilogo familiare per una media di 696 parole per ognuno dei 29 brani.
Andrès Neuman è uno scrittore, filologo e docente universitario nato a Buenos Aires nel 1977. Testimonianza della sua competenza e del suo studio della forma del microracconto è il saggio in coda al libro in cui spiega cosa sia per lui un microracconto inserendo anche accenni alla storia del genere.
Quindi. Un microracconto è un racconto molto breve (e fin qui), ma anche caratterizzato da una tendenza strutturale: è solitamente privo del terzo atto. Anzi, spesso non è distinguibile una struttura generale, specie quella accademica tripartita. Se un racconto classico ti porta allo scioglimento del conflitto, il microracconto indica semplicemente l’esistenza di quel conflitto. La micronarrativa è quindi benzina che mette in moto il cervello del lettore, la cui naturale risposta è immaginare le conseguenze del conflitto e quindi riflettere. Con le parole dello stesso Neuman: “La narrazione parte da ciò che viene detto e continua con ciò che viene taciuto”.
Come fruizione pertanto si avvicina a quella della poesia per l’apertura interpretativa che concede e per l’importanza che la suggestione vi riveste.
“Andrés Neuman è uno scrittore toccato dalla grazia. Ogni buon lettore troverà nelle sue pagine ciò che è dato incontrare solo nella grande letteratura.”
Roberto Bolaño
Testo e dati: Marco Bonavia
Concept e realizzazione grafica: Alice Rebolino