“Uno splendido isolamento” di Edna O’Brien

Glancing Through the Bookshelf #3

Alessandra Villa
The Lighthouse
4 min readJun 12, 2017

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Edizione Universale Economica Feltrinelli

“La Storia è dovunque. S’infiltra nel terreno, penetra nel sottosuolo. Come la pioggia, o la grandine, o la neve, o il sangue. Una casa ricorda. Una rimessa ricorda. Un popolo riflette. La storia cambia a seconda di chi la racconta”.

L’Autrice

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Nata in Irlanda nel 1930, Edna O’Brien cresce nella chiusura e nella rigidità di un ambiente di provincia. Per tutta la vita cercherà di ribellarsi a quel mondo, lottando per guadagnare la propria indipendenza: sposandosi con un uomo non approvato dai genitori, vivendo da sola a Dublino e a Londra, lavorando e crescendo i suoi figli. Edna O’Brien è stata una delle prime scrittrici irlandesi a schierarsi dalla parte delle donne, insegnando loro a vivere più liberamente, senza sottostare al volere dei mariti o alla rigida morale del cattolicesimo irlandese. Edna ha pubblicato più di 30 romanzi, vinto molti premi, come la James Joyce Ulysses Medal, ed è diventata membro onorario dell’American Academy of Arts and Letters.

Al di là dei numerosi personaggi, per lo più femminili, che affollano i suoi romanzi, nei suoi lavori rimane sempre una costante di fondo, il luogo da cui l’autrice non riesce mai del tutto a staccarsi: la terra natia, l’Irlanda.

Ma Edna O’Brien non racconta semplicemente l’Irlanda, lei la fotografa. Costruisce con le parole inquadrature di vita, entrando soltanto per un istante nella mente e nel cuore dei suoi personaggi: ci racconta le paure e speranze, la gioia e il dolore, getta una luce sul loro passato e ci lascia intuire il loro futuro. Mostra in maniera indiretta i problemi sociali e politici che affliggono la sua terra, indaga nella mente dei suoi concittadini.

Racconta con immagini struggenti l’Irlanda, la sua Irlanda, una terra che prende molto e offre poco, una terra che ha i suoi vizi e debolezze, ma anche tanta bellezza che trattiene a sé i suoi abitanti senza mai lasciarli andare via.

Uno splendido Isolamento (1994)

Uno splendido isolamento non è la semplice storia di Josie, o Josephine, una ragazza irlandese come tante altre: povera, tornata in Irlanda dopo aver tentato di far fortuna in America, sposata con un matrimonio infelice.

Edna O’Brien ricostruisce la vita della protagonista per frammenti, dando voce a tutti coloro che sono entrati a far parte della sua vita. Il garzone Paud, la cameriera personale di Josie, il prete del paese, il marito alcolizzato e suo fratello, i poliziotti che pattugliano la campagna, sono tutti personaggi che prendono parte alla storia e contribuiscono a ricostruire una visione di quella che era Irlanda negli anni ’20 e ’30. Una terra tragica e bellissima, dove coesistevano povertà, paura, analfabetismo, alcolismo, fanatismo religioso, ma anche amore per la propria terra, fede nella libertà, volontà di riscattare un paese oppresso.

Da newsweek.com

Rimasta vedova, Josie vive in solitudine nel suo vecchio maniero, fino a quando non si rifugia in casa sua un terrorista dell’IRA (Irish Republican Army), McGreevy. La loro convivenza durerà soltanto pochi giorni, ma costringerà la donna a mettere completamente in discussione il suo passato e il suo presente: si trova davanti a un uomo che combatte per il suo sogno di “giustizia, identità personale, verità”, “per buttare fuori gli Inglesi dall'Irlanda”, ed è disposto a usare la violenza per farlo. Josie vede in lui una speranza che lei sente di aver perduto da molto tempo, e spera di ritrovarla. Non condivide la violenza di McGreevy, ma capisce l’uomo. Capisce la sua vita in fuga, il suo essere in lotta continua, il non avere casa e affetti.

“Il loro addestramento deve essere tremendo. Gli insegnano a essere inflessibili. Niente debolezze. Nelle loro basi isolate sparano al bersaglio, studiano, si impegnano, prestano giuramento. Una volta passati per quella trafila non sono più gli stessi, come il ferro quando è stato temprato. Non possono tornare come prima, riprendere la vita di prima. La cosa più triste è che siamo della stessa stirpe, della stessa fede, ma è come se non fosse così. […] Parole come giustizia, amore o pane assumono significati completamente diversi”.

Josie aveva sperato di salvare McGreevy, di riportarlo alla vita di tutti i giorni, di allontanarlo dai suoi ideali di violenza e di mostrargli un modo diverso di vivere. Ma il destino di McGreevy è scritto, lui deve e vuole morire per la sua terra, anche se per farlo, deve servirsi della paura di chi gli sta intorno.

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