All’attacco!

Clara Attene
The Press Match
Published in
2 min readNov 27, 2017

Torino, 27 novembre 2017 — Gli inglesi lo fanno di 25 parole. E guai a sgarrare. Noi, che siamo latini, ci prendiamo qualche licenza — e qualche parola — in più. Comunque sia, per fare un buon attacco, in un comunicato come in una notizia, quello che ci serve è puntare all’essenziale.

Innanzi tutto, facciamo chiarezza sui termini: l’attacco, nel gergo del settore, è il primo paragrafodel comunicato stampa (e di conseguenza, si spera, lo sarà della notizia).
Perché sia efficace deve contenere una serie di elementi:
– l’informazione principale, che, tradotto sotto forma di domanda diventa: “Di cosa parla questo comunicato?”;
– i dettagli più importanti relativi all’informazione principale: per esempio, l’ora e il luogo in cui si svolge l’evento che sto segnalando nel comunicato;
– un “pizzico di personalità“: il nostro obiettivo è attirare l’attenzione del giornalista e/o del blogger che ci leggerà, “spiccare” nella massa di comunicati che sono inviati e ricevuti ogni giorno, per cui è utile trovare un elemento nel contenuto o nella forma che “convinca” il nostro destinatario a leggerci.

Intendiamoci, un comunicato stampa non è un testo pubblicitario e non è nemmeno un romanzo (ho sentito i vostri sospiri di sollievo… meglio, eh?! 😉 ), ma richiede che ci sforziamo il più possibile di comunicare in modo efficace. Per esempio, una parola chiave evidenziata all’inizio del testo (esempio: “Intelligenza artificiale. Dove stiamo andando”), una domanda che chiami in causa l’interlocutore (“Avete mai sentito parlare di intelligenza artificiale?”) sono modi per far capire immediatamente di cosa parleremo. Tanto più nel nostro attacco riusciamo a dare subito degli elementi che dettagliano l’argomento e lo circostanziano, tanto più abbiamo la possibilità che il testo sia letto e dia origine a una notizia.

L’attacco è il biglietto da visita del nostro comunicato, la prima impressione al primo appuntamento. Non sentitevi però troppo sotto pressione: quel che desideriamo quando incontriamo una persona nuova è fare una buona impressione, mostrare il meglio di noi. Quando scriviamo un attacco, dobbiamo ragionare nello stesso modo: non dobbiamo essere troppo aggressivi o pressanti, ma mostrare all’interlocutore il lato migliore, più interessante, più notiziabile della nostra segnalazione.

Bonus track/1: per aiutarvi, potete dare un’occhiata al post dedicato alla piramide invertita. I consigli che valgono per strutturare correttamente il testo del comunicato stampa, valgono anche per strutturare, in proporzione, anche l’attacco.

Bonus track/2 (esageriamo, va, oggi è il Cyber Monday anche per noi!): fare un buon attacco, vi aiuta — se proprio non ve lo da direttamente — a fare il titolo del vostro comunicato e quindi a riempire i campi “Titolo” e “Abstract” all’interno di The Press Match, senza sbavare di una virgola!

Pronti per l’attacco adesso?? 😉

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Clara Attene
The Press Match

Human being. Keen on psychology, talks about inspiring experiences and realisations that make life better. Known also as a (data)journalist.