Oggi vi presentiamo Maurizio Molinari, responsabile media del Parlamento europeo e…rigorosamente solo omonimo del direttore della Stampa

Chi Sei? Cosa Fai? 1 Fiorino! Oggi Vi Presentiamo…

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Oggi vi presentiamo Maurizio Molinari, responsabile media del Parlamento europeo e…rigorosamente solo omonimo del direttore della Stampa

Chi sei, cosa fai, 1 fiorino!

Mi chiamo Maurizio Molinari e sono responsabile media del Parlamento europeo in Italia. Per ora responsabile solo di me stesso e neanche tanto, fra qualche mese coordinatore di un piccolo team di comunicazione (paura!). Quasi quarant’anni, in realtà per ora trentotto, ma non è che il quattro davanti mi spaventi poi più di tanto.

Il tuo rapporto con la comunicazione e le public relations?

Mi piace più la comunicazione orale, il cercare di convincere il mio pubblico, principalmente giornalisti, che una storia o un angolo di una storia siano interessanti e spendibili. Poi quando serve certo scrivo, però manco di costanza e metodicità. Un tempo mi cimentavo con la slam poetry e con qualche racconto, ora la banalità dei comunicati stampa mi ha risucchiato, ma chissà che non riesca a uscirne fuori?

Se dovessi rilasciare l’intervista della vita, che domanda vorresti ti facessero?

A quante finali di Champions League andrai prima di vedere la Juve sollevare la coppa? E la risposta sarebbe: tutte quelle che giocherà.

La prima cosa che ti viene in mente quando diciamo comunicato stampa, cartella stampa, evento?

Strumenti un po’ datati, dovrei dire vecchi, ma che continuo a utilizzare. Per gli eventi sto cercando di far passare il messaggio che dobbiamo fare cose diverse piuttosto che far sedere la gente intorno a un tavolo e farli parlare… Dobbiamo essere più iconici, mostrare qualcosa, rischiare un po’ di più. Ma in un’istituzione come la nostra non sempre è facile far passare messaggi di questo tipo.

Vogliamo l’aneddoto: racconta un episodio assurdo, buffo, positivo, negativo del tuo rapporto con la comunicazione/i media.

Un giorno chiamo la redazione di un famoso talk show politico italiano e dico: “Salve, sono Maurizio Molinari dal Parlamento europeo”. E dall’altra parte del telefono: “E che vuoi da me?”. “Iniziamo bene”, ho pensato… Ma alla fine è nata una buona sintonia e una collaborazione speriamo sempre più proficua. Poi ogni volta devo spiegare che mi chiamo Maurizio Molinari ma che non sono il direttore della Stampa, nemmeno un suo parente, solo questione di omonimia… però mi è capitato di ricevere i suoi biglietti aerei.

Che giornali leggi o programmi di informazione senti/guardi ultimamente (se lo fai)?

Sono un patito di radio, per il resto navigo fra alert via mail, notizie aggregate da Google News, spunti dai social network, qualche giornale letto i giorni in cui la situazione è più calma…

Perché lo fai???!!! 😉

Perché è sempre meglio che lavorare, e poi perché alla fine mi piace…

La trasmissione, il giornale, il magazine su cui moriresti per comparire?

Juventus Tv. Ma poi di apparire mi importa davvero poco.

Il personaggio, la realtà con cui ti piacerebbe finire sui media, creare una campagna di comunicazione, scrivere un libro (insomma, comunicare).

Fabrizio De André, ma non si può più. Allora direi Antonio Conte o anche Massimiliano Allegri. E, quando crescerà, mio figlio James.

Pensi che far parlare di te o della tua azienda o dei clienti o delle storie che segui sui media — e non solo sui social — faccia bene a… (es. business, più contatti, reputazione…).

Al progetto europeo spererei.

Un lato positivo e uno negativo di essere esposti sui social.

Positivo: si imparano tante cose, si ritrovano vecchi amici, si risente gente anche solo per un messaggino o perché ti trovi nella loro città e allora ti incontri per un caffè.

Negativo: Ti “ciucciano” un sacco di tempo.

Il tuo/vostro social preferito o ritenuto più utile e perché.

Uso molto Facebook e Twitter, dovrei usare di più Linkedin, ma mi impigrisco. Facebook per gli amici, Twitter per le notizie. Comunque vorrei chiedere ai giganti di cui sopra di curare di più l’accessibilità sia delle loro versioni desktop sia mobile. Per esempio, Instagram: va bene che sono non vedente e le foto non le vedo, però perché non posso navigare agevolmente fra commenti e storie?

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Originally published at blog.thepressmatch.com on April 3, 2018.

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