Perché i filtri sono l’unico vero antidoto alle fake news

The Press Match
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Published in
3 min readJan 1, 2018
(Photo by Amador Loureiro on Unsplash)

(di Barbara D’Amico)

Torino, 1 gennaio 2018 — E’ arrivato quel giorno dell’anno in cui si rinasce, si pianifica, si mettono nero su bianco nelle agende intonse i propositi per le prossime stagioni. Ma non sarebbe più sbagliato caricarsi in una volta sola di tante aspettative.

Dice il saggio: per arrivare in cima alla scala, inizia dal gradino più basso. Inizia da un piccolo passo, qualcosa di misurabile rispetto a dove ti trovavi ieri e, senza rendertene conto, realizzerai uno scopo più grande.

Lo stesso principio va applicato al modo in cui comunichiamo e facciamo informazione. Parlare di fake news e di strumenti per combatterle in generale ci fa sentire (anche come lettori/spettatori) impotenti rispetto all’effetto valanga che una informazione falsa o imprecisa può creare. Ma è possibile, nel proprio piccolo, fare dei piccoli passi per evitare di diffondere notizie non-vere partendo dall’idea per cui costruire un’informazione veritiera ci dipinge agli occhi del pubblico come fonti autorevoli, credibili.

Per essere credibili allora bisogna iniziare a salire un gradino alla volta.

  • 1 Gradino: Sostanza Da comunicatori, puntiamo sempre sulle informazioni essenziali, le 5W, senza puntare su titoli a effetto;
  • 2 Gradino: Domande Da giornalisti e divulgatori, impariamo a fare le domande giuste, a inviare una mail o fare un colpo di telefono sempre, prima di copiare e incollare un comunicato (non è un tabù se le informazioni che contiene sono veritiere, ma il lettore si merita qualcosa di verificato, pensato ed è proprio questo sforzo l’ingrediente necessario per dire di avere tra le mani una notizia che fino a quel momento resta un comunicato stampa);
  • 3 Gradino Contesto Infine, che si tratti di un CS o di un articolo, lavoriamo sulla semplicità: ricostruiamo il contesto pregresso per far capire a chi ci legge, vede o ascolta di che stiamo parlando senza darlo mai per scontato.

Ora, sostituiamo alla parola gradino quella di “filtro” e capirete che tutta lavorazione che sta dietro a una notizia è fatta di tanti piccoli filtri, appunto. Filtri che nelle fake news sono saltati. Quei tre gradini, quindi, potranno sembrare didascalici, una perdita di tempo, noi invece li consideriamo un investimento di tempo ed energie necessario per risalire la scala e ridare credibilità alle informazioni che raccogliamo, costruiamo, condividiamo.

Molti ci chiedono, prima di provare il servizio, a cosa serva The Press Match quando ormai è sufficiente ricevere o inviare una informazione via email. Poi provano la piattaforma e ci ringraziano: The Press Match nasce come primo piccolo gradino per uno strumento ben più articolato che aiuti tutti a fare (e fruire di) un’informazione qualitativamente migliore, perché pensata e verificata.

The Press Match non è solo un veicolo ma un filtro, un’intercapedine capace di analizzare e scremare tutto ciò che serve a costruire un flusso di notizie verificabile, tracciabile: a creare il carburante più buono e concentrato capace di dar vita a prodotti editoriali, speriamo un giorno, a prova di fake news.

E’ il nostro augurio e la nostra sfida per questo incredibile nuovo anno: un 2018 di rinascita per le notizie, il giornalismo, la comunicazione.

Originally published at blog.thepressmatch.com on January 1, 2018.

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