Hearthstone: ricordiamo le vecchie carte che se ne vanno

Federico Bortot
The Shelter
Published in
6 min readFeb 20, 2018

Per gli aficionados di Hearthstone, il ben noto gioco di carte collezionabili di Blizzard, si sta avvicinando un evento piuttosto particolare. Come è frequente per i giochi di questo tipo, ogni anno è prevista una “Rotazione”: questo vuol dire che le carte più vecchie non saranno più giocabili, facendo spazio per quelle nuove e senza obbligare i giocatori novizi ad doversi imparare tuuuuuutteeeee le carte uscite fino a quel momento. Questa rotazione avverrà presumibilmente a metà aprile, con l’arrivo della nuova espansione che sancirà l’inizio del nuovo anno, e toglierà dallo standard tre espansioni: Sussurri degli Dei Antichi, Una Notte a Karazhan e Bassifondi di Meccania. In questo articolo cercherò di ricordare le carte che più ho amato e quelle che più ho odiato, sapendo che da aprile non le rivedrò (probabilmente) mai più.

CINQUE CARTE CHE PIANGERÒ OGNI SERA

C’THUN

Aaaah, C’Thun in persona! Regalato a tutti con l’arrivo di “Sussurri degli Dei Antichi” ad aprile 2016, C’Thun ha visto molti alti e bassi. Ormai non si vede sugli schermi da circa un annetto, ma devo ammettere di essermici divertito un sacco. Ovviamente all’epoca ero povero di carte e di polveri, per cui l’unico mazzo decente che mi potevo permettere era uno Mago C’Thun. E ovviamente pescare il Dio Antico, giocarlo e vedere tutti i PEW PEW PEW PEW mi ha sempre provocato somma gioia. Rimarrà nel mio cuore, soprattutto per la meccanica che permetteva di aumentare le sue statistiche giocando particolari creature in sinergia.
C’THUN F’THAGN!

YOGG-SARON

Yogg-Saron (che in inglese ha anche l’epiteto di HOPE’S END, per metterla giù proprio pesante) è stato parimenti criticato aspramente e amato follemente. Io, ovviamente, l’ho amato ciecamente, e mi sono affidato a lui. Ricordo ancora che addirittura fu la PRIMISSIMA LEGGENDARIA ad essermi creato apposta per giocare un mazzo TEMPO MAGE. E ho ancora impresso nella memoria quel momento della creazione, e quanto fossi titubante (1600 polveri all’epoca erano per me un tesoro inestimabile), ma non mi ha mai tradito e mi ha sempre assicurato divertimento e momenti veramente sopra le righe. Addio piccolo principe…

EVOCATORE SENZAVOLTO

Il mio già citato TEMPO MAGE godeva anche della presenza di questa creatura. Ho sempre adorato poter giocare Hearthstone in modo tutto mio, ovvero giocando quante più creature possibile, potenziarle, prendermene cura e usarle per menare altre creature nemiche, e con questo non solo mettevo giù una bella creatura, ma NE EVOCAVO UN’ALTRA! EVVAI! Peccato che ormai non si veda più (ci sono molte più creature inutili a costo 3, purtroppo), ma all’epoca mi ha sempre regalato grandi soddisfazioni. Adesso il suo posto l’ha preso un’altra evocatrice

RAGNAROS, SIGNORE DELLA LUCE

La seconda carta che mi sono creato è stato RAGNAROS, SIGNORE DEL FUOCO. Uno che ti urla “Muori, insetto!” e che spara la bellezza di 8 DANNI doveva assolutamente finire nella mia collezione. La sua versione buona mi è stata invece regalata amabilmente in un pacchetto, e non ho potuto che innamorarmene. Purtroppo ha visto poco gioco negli ultimi tempi, ma per me rimane un’inclusione automatica in qualunque mazzo paladino. Non mi resta che piangere, visto che è l’unica leggendaria del paladino che ho, e se ne va.

GATTO RANDAGIO

Il cacciatore, insieme al Mago, è una delle classi che amo di più, ma ho sempre avuto un problema: essere povero. Per questo ero limitato a usare una versione FACE, di quelle che sparano tutto in faccia all’avversario e cercano di finire la partita il prima possibile. MA IO VOGLIO GIOCARE CREATURE E MENARE QUELLE ALTRUI! Per questo più avanti ho trovato il modo di giocare una versione meno ignorante e più divertente, anche grazie al PREDAMORTE e al suo nuovo potere eroe. E devo tutto a questo gattino: giocato nei primi turni può essere davvero la svolta per dominare il campo, soprattutto se il turno successivo si può evolvere grazie al Boccaguzza Crepitante. Probabilmente il suo posto verrà preso dalla nuova Talpa 1/3 introdotta dall’ultima espansione Coboldi e Catacombe. MA OVVIAMENTE NON HA LO STESSO MUSETTO ADORABILE.

CINQUE CARTE CHE SEPPELLIRÒ CON LE MIE MANI

SGHIGNO IL PIRATA

Una carta che fino all’altro giorno ha infestato Hearthstone (per fortuna una patch ha rimosso l’abilità “Carica”), grazie alla possibilità di essere evocato direttamente dal mazzo. Cosa dire? LO ODIO E SONO CONTENTO DI NON DOVERLO VEDERE PIÙ. Senza dubbio è stata una delle carte più odiate dal sottoscritto, tanto che mi sono rifiutato categoricamente di crearmelo. Quindi adios, che non merita neanche il mio tempo. Anzi, un’ultima parola per te: SCURNACCHIAT!

BARNES

Uno degli archetipi contro cui rosico di più è quello dei BIG: Big Priest, Big Druid, Big Warrior, cercano tutti di buttare in campo nei primi turni creature ad alto costo di mana. Ovviamente il Big Priest è il mio nemico numero uno, perché con Barnes è capace di tirare fuori a turno 4 una bestiona in formato 1/1, ma che appena muore può essere resuscitata a piene statistiche E ALLORA VAFFANCULO SCUSA EH, CHE IO SONO DI FIANO ROMANO HAI CAPITO? E TI STAMPO NA CINQUINA IN FACCIA SE NON ESCI DOMANI DALLO STANDARD.

AGENTE DRACONIDE

Carta, nuovamente, molto controversa. Fondamentale nel DRAGON PRIEST, è stato confessato anche dagli sviluppatori: “L’avemo fatta sgravata apposta, era il canto del cigno del Dragon Priest, l’avemo fatto pevvoi!”. UN CANTO DEL CIGNO DURATO UN ANNO E UN TOCCO. Però ammetto anche io le mie colpe: giocare questo dragone a turno 5 èveramente una goduria, mettendo in campo una carta dalle statistiche ESAGERATE e in più copiando una carta dal mazzo avversario. Però meglio così, ha fatto il suo tempo e adesso è ora che vada in pensione. SECRET AGENT, COMING THROUGH!

Tessitore d’Ambra Klaxxi

I premi tempi dopo l’uscita dei Sussurri degli Dei Antichi il DRUIDO C’THUN era uno dei mazzi più in voga. La sua abilità di aumentare velocemente le riserve di mana gli permetteva di calare temibili creature ben prima di quanto dovuto, e il turno 4 era riservato al malefico KLAXXI, una 4/10 che era un supplizio da distruggere. Per fortuna, come già detto, i mazzi C’thun sono spariti da un bel po’, ma non posso dimenticare l’ira funesta del pelato Frankie quando si trovava contro questo insettaccio. PUSSA VIA, SCIÒ!

MADAM GOYA

Se siete giocatori di Hearthstone vi starete chiedendo: perché odiare Madam Goya, se non è mai stata giocata? PROPRIO PER QUESTO. PERCHÉ AVEVO SBUSTATO STA CARTA (insieme a quell’inutilità di Don Han’Cho) E GIÀ MI LECCAVO I BAFFI PENSANDO: “EHEH DAJE CHE SBUSTO LE LEGGENDARIE, DAJE CHE DIVENTO FORTE” E INVECE IL CAZZO. IL CAZZO. MADAM GOYA SEI SOLO POLVERE CHE CAMMINA!

Qui si conclude l’elenco delle dieci carte che ritengo più significative nel bene e nel male, quelle che saluterò col fazzolettino bianco tra qualche settimana. Devo però ammettere che, malgrado il capitombolo verificatosi con i Bassifondi di Meccania, Hearthstone si sta rivelando sempre più piacevole e variegato. Certo, gode di alti e di bassi (e la recente patch ne è testimone), ma non vedo l’ora che esca la nuova espansione per vedere cosa ci proporranno stavolta. Quale tema? Quali meccaniche? Quali sorprese? Nell'attesa non mi resta che sfoderare il mio REXXAR PREDAMORTE e dirvi che… LA CACCIA CONTINUA!

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