La comfort zone di BoxBoy! + BoxGirl!

Giuseppe Colaneri
The Shelter
Published in
3 min readMay 26, 2019

Il primo BoxBoy! uscì un po’ così, all’improvviso, su Nintendo 3DS, senza particolari anticipazioni o mesi di hype. Ovviamente, fu una graditissima sorpresa: un puzzle game piccolo, semplice nelle meccaniche, dannatamente divertente e tutto incentrato sul level design. Un buon successo, che subito diede vita a tre seguiti per la console portatile Nintendo. Tutti riusciti, caruccissimi, gustosi. Insomma, dal nulla, Nintendo ha tirato fuori una piccola serie cult.

Per questo sono stato più che felice dell’annuncio — e di aver avuto la possibilità di recensire — BoxBoy! + BoxGirl!, nuovo titolo per la serie questa volta per i più grandi schermi di Nintendo Switch. E il risultato, neanche a dirlo, è sempre ben saporito.

I due — unitissimi — protagonisti di gioco.

I territori sono ormai quelli soliti della serie: le strade, battutissime, di un platform-puzzle dove si salta poco ma si interagisce tanto con l’ambiente circostante. I protagonisti del gioco, piccole scatolette dotate di sgangherate gambine, possono creare catene di scatole per superare ostacoli, ovviare alle scarse capacità motorie e raggiungere la fine dei livelli.

Le interazioni sono diverse: dal creare una “scia” di scatole da usare come traino fino al generare mini-ponti o scale per poter raggiungere alture o zone altrimenti irraggiungibili.

Ecco che intendo per “scia di scatole”.

Non mancano poi diversi ostacoli all’interno dei piccoli — ma complessi— livelli, in grado di stuzzicare l’ingegno e la creatività del giocatore, specialmente quello più dedito al raggiungimento del fatidico “100%”. Se infatti raggiungere la fine di ogni stage, anche quello più avanzato, richiede un pizzico di dedizione, la materia grigia comincia a surriscaldarsi davvero solo quando si prova a raccogliere insistentemente tutte le “coroncine” sparse nei suddetti livelli.

Ma non è certamente la sfida insormontabile il traguardo di BoxBoy! + BoxGirl! che, anzi, vuole essere “solo” un valido videogioco ben confezionato, appagante e scorrevole. Come da tradizione della serie e, a volerla dir tutta, come da filosofia Nintendo. Che ha arricchito l’impianto di base con ben 270 livelli divisi tra tre campagne, di cui una squisitamente pensata per essere giocata in due. Assai sfiziosa, ma da giocare rigorosamente con un partner ben affiatato… o in solitaria, alternando i controlli tra Qbby e Qucy, ma sentendosi anche un po’ vuoti dentro.

Con ogni probabilità, i livelli più ingegnosi sono appannaggio della modalità co-op.

Davvero intrigante invece anche la terza campagna, dove il protagonista — e le scatole da lui generate — assumono una forma rettangolare invece che quadrata, dando vita a una rivisitazione godereccia delle soluzioni di puzzle design tipiche della serie. Insomma, a metà strada tra “best of” e simpatico divertissement, BoxBoy! + BoxGirl! sa convincere e anche un po’ sorprendere i fan storici della serie, mentre i neofiti potranno trovare un gioco che, morbidamente, stimola la mente di chi cerca un puzzle non troppo impegnativo, quasi da prime pagine de La Settimana Enigmistica.

Insomma, al netto della mancanza di “fattore novità” e di una leggera ripetitività nei primissimi stage di ogni campagna, BoxBoy! + BoxGirl! sa ritagliarsi il suo perché all’interno di una softeca Switch sempre più affollata di titoli meritevoli. Schede SD, siete avvisate.

Ho giocato BoxBoy! + BoxGirl! grazie a un codice download per Nintendo Switch gentilmente offertomi da Nintendo Italia.

8

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Giuseppe Colaneri
The Shelter

Mi annoio. Quindi vomito idee e parole per annoiare anche voi.