Lethal League Blaze è bellissimo ma poco popolare

Giuseppe Colaneri
The Shelter
Published in
4 min readNov 19, 2018

Il primo Lethal League lo acquistai così, un po’ a caso, in non so quale bundle o offerta di Steam. E mi piacque un casino: una sorta di Super Smash Bros ancora più sui generis, dato che gli scontri non si basavano su pugni e calci ma sul colpire l’avversario con una palla da baseball da colpire sempre più forte e velocemente. Frenetico, adrenalinico e anche abbastanza tecnico, soffriva però di una pesante carenza di modalità e, soprattutto, di funzionalità online. Un peccato, perché è ovviamente con amici e sfidanti che il titolo del Team Reptile dava il meglio di sé.

Sembra caos ma non è. Un po’ sì, dai.

Fortunatamente questo Lethal League Blaze ha imparato la lezione e si presenta in una confezione decisamente più ricca, corposa e in grado di supportare al meglio il fantastico impianto di gioco. Ancora una volta, personaggi che sembrano quasi usciti da Jet Set Radio Future si sfidano a colpi di palle e mazze (o skateboard, o martelli, o qualsiasi cosa sia in grado di colpirla) in arene squisitamente bidimensionali e senza alcun ostacolo di sorta. Insomma, un campo accessibile a tutti gli sfidanti contemporaneamente, in una frenetica e rapida danza dove ogni lottatore cercherà di fregare la traiettoria imposta dagli altri per imprimere il suo ritmo sullo scontro.

I KO sono sottolineati da effetti molto carucci

Ed è proprio il concetto di ritmo alla base dei diversi colpi concessi ai protagonisti di Lethal League Blaze. Ai classici colpi diretti (direzionabili a piacere) si alternano le smorzate, ottime per dare una “pausa” prima di riprendere il tutto ancora più velocemente, e l’inedita “presa”, in cui il lottatore afferra la pallina con le mani e la trattiene per una frazione di secondo prima di lanciarla in linea retta. Una vera e propria “sincope” musicale, in grado di confondere gli avversari — se usata a dovere — prima pronti. Il tutto è ovviamente coadiuvato da movimenti rapidissimi, salti, doppi salti e persino abilità uniche in possesso a ogni diverso giocatore, in grado di rendere il tutto ancora più caotico e dinamico.

Un caos nel quale però è piuttosto facile e intuitivo riconoscerne i pattern di tecnicismo che ci sono dietro. È per questo che Lethal League prima e questo Blaze poi mi hanno convinto: dietro l’aspetto da gioco supercasual folle c’è dentro un cuore pulsante di gioco ben più serioso, in grado di esaltare sia le serate tra amici, rutti e birra, sia giornate più intense tra chi vuole una vera e propria competizione. Tutto merito dell’idea già citata di rendere lo stage completamente accessibile a tutti gli sfidanti, che faranno a gara a chi riuscirà a spezzare il ritmo e la direzione impressa dalla pallina dagli altri lottatori per farlo proprio, con salti e scatti repentini per fregare gli avversari proprio all’ultimo momento.

Lo Story Mode ha persino dialoghi e scene a mo’ di fumetto

Insomma, Lethal League Blaze riprende e migliora le meccaniche del suo predecessore. E aggiunge uno story mode semplice ma appagante, alcune modalità extra sbloccabili davvero simpatiche (tra cui una sorta di pallavolo con mazze da baseball davvero esilarante) e finalmente una bella modalità online con cui sfidare rapidamente giocatori da ogni parte del mondo, con tanto di ottimo netcode e scontri fluidissimi quasi come se fosse un multigiocatore offline.

Dietro l’aspetto da gioco supercasual folle c’è dentro un cuore pulsante di gioco ben più serioso

L’online però anche portatore del maggiore difetto di Lethal League Blaze… Non avendo, per ovvi motivi, lo stesso appeal e slancio dei nomi massimi del genere, i server sono purtroppo non molto popolati e alcune sere mi è stato di fatto impossibile iniziare qualsiasi tipo di partita multigiocatore via rete. Certo, tra arcade mode, storie e partite in locale anche contro la CPU, c’è sempre di che tirar palle e mazze, ma è purtroppo triste constatare come un elemento del tutto esterno al design e alle volontà degli sviluppatori possa essere il suo punto più critico.

La modalità pallavvolo è bellissima e vale la pena sbloccarla tipo subito.

Nella speranza che, magari anche in seguito a questa umile review, qualche altra persona decida di lanciarsi su Lethal League Blaze, non mi sento quindi di condannare il titolo dei Team Reptile per demeriti non del tutto dovuti al suo essere. Lethal League Blaze è quindi consigliatissimo, soprattutto se avete amici disposti a provare qualcosa di insolito per ravvivare le serate insieme sul divano. E compratevelo un po’ tutti così trovo più gente online, oh.

Ho giocato Lethal League Blaze su Steam grazie a un codice review fornitomi dai dev. Spero davvero che il port su console abbia il cross-play, in modo da rimpolpare la base di utenti. Me lo sono goduto sia via pad che con l’arcade stick, giusto per darmi qualche aria da “pro” in più.

8

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Giuseppe Colaneri
The Shelter

Mi annoio. Quindi vomito idee e parole per annoiare anche voi.