Oceania naviga a vele spiegate nel mare dei classici Disney

Matteo Novelli
The Shelter
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3 min readDec 1, 2016

“Se hai un vestitino e un animaletto da compagnia sei una principessa”, è attraverso questa battuta pronunciata dal semidio Maui che Disney rimarca il sottogenere a cui Oceania appartiene. Classico Disney certo, ma quello in cui la protagonista è una donna in grado di vivere la sua avventura. Siamo distanti dagli animali antropomorfi di Zootropolis e dagli eroi di Big Hero Six, qui si analizza il percorso di una storia molto classica ma non per questo banale. Vaiana (nome cambiato dall’originale Moana in diversi paesi a causa di un’omonimia scomoda) è solo l’ultima discendente di una stirpe di figure femminili che si sono evolute nel passare degli anni. Cambiano le mode e i costumi, cambiano le generazioni. La simpatica polinesiana è un’adolescente inedita, molto più responsabile di tante sue cugine disneyane.

Altro che “sesso debole”! Vaiana è un’eroina forte e coraggiosa, ma anche devota alle proprie tradizioni e al proprio popolo: per una volta, Disney non ci parla solo dell’adolescente scontenta che vuole sfuggire alle regole della società in cui vive (c’è anche quello), ma ci mostra una figura molto più titubante verso la ribellione. C’è in lei il desiderio di trovare se stessa, di affermarsi e di seguire la propria inclinazione, ma allo stesso tempo si accosta un senso del dovere che rende Vaiana l’eroina più matura vista da molti anni a questa parte.

“Donnetta” a chi?

I registi Ron Clements e John Musker potranno sembrarvi degli sconosciuti, ma in realtà parliamo del team creativo dietro ad alcune pietre miliari della nostra infanzia: grandi classici come La sirenetta, Aladdin, Hercules ed esperimenti poco fortunati ma interessanti, come Il pianeta del tesoro. La scia lasciata da queste opere è evidente in Oceania e contribuisce al percorso tracciato dal duo nel corso di vent’anni. Vaiana non è la principessa che per dispetto vuole una vita indipendente, non è Ariel che vuole abbandonare la dimora paterna per trovare la sua identità o Jasmine che cerca disperatamente di uscire dalle mura di un palazzo agiato in modo un po’ capriccioso. È perfettamente conscia delle proprie origini e della loro importanza, è cosciente del proprio ruolo di guida e tiene al suo popolo. Certo, alberga in lei quel pizzico di ribellione tipico della sua età ma si muove su un territorio più maturo. Anzi, a ben vedere è proprio di maturità che ci parla il film.

La capacità di accettare le proprie responsabilità, il proprio destino e il proprio posto nel mondo. Un percorso simile a quello condiviso da Maui, la controparte maschile del film doppiato in originale da Dwayne Johnson. Strettamente imparentato con Ercole, l’altro semidio di disneyana memoria, e capace di comprendere i propri errori in modo da porvi rimedio. Cos’é un eroe? Il potere fa di me un personaggio accattivante? Ai poteri magici e al senso di onnipotenza Disney preferisce il coraggio, il sacrificio e il pentimento. Vaiana e Maui solcano fieri (e come pari, non è una cosa da poco) i mari dei classici Disney: sostenuti da onde cariche di riflessioni e venti che soffiano verso l’età adulta.

Mi sembrerebbe davvero ridondante, per non dire stupido, aggiungere note sparse per quanto riguarda il comparto tecnico. Si tratta del frutto di un lavoro lungo cinque anni, Disney ormai ci ha abituato a una manifattura grafica eccezionale, non credo ci sia bisogno di dirvi che si tratta di animazione di prima qualità. Quello da lodare è invece la ricerca, lo studio di una cultura lontana ed esotica come quella polinesiana, il perfetto uso del mito come impronta fondamentale dell’individuo. La terra polinesiana di Oceania è colorata e senza tempo, circondata da musica (bellissime le sonorità trasmesse dalla colonna sonora) e dal respiro di una magia lontana da quella del mondo occidentale. Più che a oriente, si guarda proprio a un altro emisfero in grado di insegnarci molto su concetti fondamentali spesso ignorati, come il rispetto della natura e dei suoi dogmi. In una società rivolta solo al possesso e al prendere, Oceania insegna a dare.

8,5

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Matteo Novelli
The Shelter

Morbido dal 1991. Cresciuto in modo genuino grazie alla televisione, al videoregistratore, ai fumetti e al Game Boy. Say hi: novellimatteo509@gmail.com