Provaci ancora, Thief Simulator

Massimiliano Gallo
The Shelter
Published in
4 min readDec 18, 2018

Non so se l’avete notato, ma negli ultimi tempi i simulatori mi hanno acchiappato parecchio. Sono passato dal RUSPA Simulator a House Flipper, passandoci sopra un buon quantitativo di ore e divertimento. Certo, non sono i capolavori del settore, nessuno di loro ha l’ambizione di diventare GOTY, ma fanno quel che devono per mantenere le promesse e soddisfare il piccolo ossessivo compulsivo che è in me. Prendere la scopa e pulire tutta la casa in House Flipper mi dà il tempo di pensare a come arredare quella casa, di che colore dipingere le pareti e quali mattonelle mettere in bagno. Ovvio che quando è arrivato Thief Simulator, sempre edito da PlayWay, mi ci sono fiondato a capofitto. Quali abissi della mia psiche mi portano a scegliere sempre titoli così profondi e variegati? Chissà. Intanto vediamo se questo ennesimo simulatore vale la pena di essere giocato.

La risposta è un po’ più complicata di quel che sembra. Sulle prime siamo davanti a un semplice gioco con elementi ruolistici: più si ruba più si guadagna esperienza, si sale di livello e si sbloccano abilità dallo skill tree. Si va dallo scassinare serrature semplici a quelle avanzate, a migliorare la propria agilità, permettendoci di effettuare furti sempre più rocamboleschi. Il problema è che tutto risulta frustrante e noioso molto velocemente, affossando qualunque tipo di curiosità nell’andare avanti nel gioco.

Le serrature di livello 2 sono più semplici delle serrature base.

In una delle missioni tutorial viene chiesto di spiare gli inquilini di una villetta, per capire la loro routine e effettuare il colpo nel momento giusto. Un’idea sulla carta molto interessante, che infila un certo elemento di studio e strategia del mix. Peccato che sia sviluppato male: basta puntare il binocolo in direzione della casa et voilà! Tutto segnato nell’orribile schemino della casa, ai limite dell’illeggibile e con la chiarezza di una pozzanghera. In più è una meccanica che diventa inutile dopo un paio di lavoretti, visto che avrete sempre soldi a disposizione per acquistare queste informazioni dagli informatori. Questo esempio può essere applicato a quasi ogni aspetto di Thief Simulator: inizialmente colpisce per la sua verosomiglianza all’attività ladresca, cercando di cogliere il senso dell’intrufolarsi in casa d’altri, ma tutto si riduce a brevi esplorazioni del vicinato prima e delle ville poi, sgraffignare quel che ci serve per completare il compito di turno e uscire.

A proposito di acquisti e missioni: potremo scegliere cosa comprare e quale missione seguire dal computer alla base. Tra lo shop per le attrezzature, una sorta di eBay truffaldino e una specie di social network a tema, avremo la possibilità di “studiare” le nostre vittime con un paio di click a patto di avere il contante necessario. Quindi, forte del nostro nuovo grimaldello o dei guanti per arrampicata, la strada per infrangere la legge è presto spianata. Ma attenzione! La polizia è sempre in agguato, anche a causa degli abitanti del quartiere che non sanno farsi i fatti propri. Agire nell'ombra è indispensabile, pegno una chiamata che neanche gli attentati terroristici potrebbero scatenare. Immediatamente arrivano le volanti delle forze dell’ordine, pronte a seguire ogni nostro movimento e arrestarci nel caso di una fuga goffa. Se è vero che il radar segnala la posizione delle pattuglie, è anche vero che basta nascondersi sotto il letto (sic.) o nei cassonetti (SIC.) per evitare la cattura e tornare ai nostri loschi affari.

Spiare vicini non è mai stato così (poco) divertente!

La crescita del personaggio è affidata a punti esperienza che si guadagnano effettuando i furti. Completare le missioni porta solo vantaggio economico e presto vi ritroverete a entrare nelle solite due case per avere quell'ultimo punticino utile a sbloccare il salto (effettuabile solo dove indicato). È un metodo sciocco, ma che poteva avere delle grosse potenzialità esattamente come il resto del gioco.

Thief Simulator poteva essere qualcosa di più se avessero messo una cura maggiore in ogni suo comparto, ma si riduce a un prodotto senza anima, che annoia velocemente e non conquista in nessuna delle sue parti. Al contrario del Carpentiere e dell’Interior Design, non esiterò a disinstallarlo rapidamente dal mio HDD.

Ho giocato a Thief Simulator grazie a un codice gentilmente offerto dagli sviluppatori.

4

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Massimiliano Gallo
The Shelter

La passione dei videogames e l’energia del cioccolato.