Severed è come una seconda giovinezza

Federico Bortot
The Shelter
Published in
4 min readMay 13, 2016

Severed è una di quelle cose particolari che non ti aspetti o che, almeno nel 2016 inoltrato, trovi un po’ come creature strane. Primo perché è un’esclusiva per PS Vita… sì, esatto, quella console portatile di Sony che per me è una bomba, ma che per il mercato meh, mica tanto. In più, è anche un dungeon crawler, uno di quei giochi sullo stile di Ultima X e di Legend of Grimrock, ultimi esponenti di un genere che ha vissuto l’epoca d’oro negli anni ’90. Per fortuna a lavorarci c’è dietro niente meno che Drinkbox Studios, già autori di Mutant Blob Attack!!! e dell’acclamatissimo Guacamelee!.

Severed ripropone le regole più classiche del genere: la visuale è in prima persona, e con lo stick analogico sinistro potremo guardarci intorno e muoverci tra una stanza e l’altra. L’elemento che riesce a svecchiare la formula risiede proprio nello sfruttamento del touch screen della console di mamma Sony: le sciabolate verranno infatti tracciate su schermo con il nostro dito, e questo dettaglio rivoluziona completamente il sistema di gioco, introducendo la variabile della “direzione” di attacco. Sarà dunque indispensabile direzionare in vario modo i nostri fendenti, così da colpire fianchi scoperti o particolari punti deboli; in aggiunta, a fine incontro sarà possibile recidere determinate porzioni dei nemici affrontati, così da ottenere le parti necessarie per acquistare diversi potenziamenti per la nostra protagonista Sasha.

Le nostre avventure si svilupperanno in questa landa surreale dai colori vividi e ben marcati.

Le regole sono semplicissime, ma la profondità del titolo è immensa, e non mancherà di arricchire di sfaccettature il gameplay: mano a mano che avanzeremo incontreremo nemici sempre diversi, ciascuno con i propri punti deboli e i propri meccanismi di attacco. A rendere più interessante ogni scontro sarà la presenza di più di un nemico contemporaneamente: dovremo quindi imparare a gestire le nostre azioni, così da alternarci tra attacco e difesa, in una danza forsennata tra obiettivi diversi. Avremo anche la possibilità di sbloccare poteri diversi, in grado sia di darci vantaggio in battaglia, ad esempio congelando il tempo, sia di aprirci varchi precedentemente inaccessibili, un po’ come nella tradizione dei Metroidvania.

Alla fine potremo affettare per bene i nemici: queste quattro braccia mi servono per potenziarmi!

Il level design di Severed si mostra solido e in continua espansione: se le prime zone sono piuttosto lineari o, al massimo, con qualche piccola deviazione, verso la fine ci si ritrova immersi in un labirinto intricatissimo con livelli sviluppati su molteplici piani, porte segrete, chiavi da recuperare e trappole da evitare. Anche le zone iniziali rivelano percorsi inediti e articolati una volta esplorate con nuovo equipaggiamento. Fortunatamente il titolo è in grado di guidare il giocatore in questa esplorazione, permettendogli di vedere cosa lo attende al di là di un muro diroccato o di un cancello chiuso, così da aiutarlo nella ricerca del prossimo obiettivo da raggiungere ma senza dirgli esattamente il percorso da intraprendere.

Le regole sono semplicissime, ma la profondità del titolo è immensa.

Anche se non mi aspettavo niente di eclatante dal punto di vista narrativo, Drinkbox è riuscita a inserire un gameplay ricco e sfaccettato in un contesto pieno di personalità: l’obiettivo della protagonista Sasha sarà quello di recuperare il proprio braccio reciso e i propri familiari in questa sorta di purgatorio. Lungo il nostro cammino incontreremo anche qualche personaggio secondario, come il corvo a due teste che ci accompagnerà fin dall’inizio, e tutti sono tratteggiati incredibilmente tramite poche righe di dialogo (pur lasciandosi qualche mistero alle spalle). L’estetica di Severed è fortemente caratteristica del titolo, e dei prodotti Drinkbox: i colori accesi e lo stile a tinte uniformi accrescono ancora di più la sensazione di trovarsi in un mondo parallelo, aumentando il senso di immersione e di disorientamento. I diversi mostri che incontreremo sono ottimamente caratterizzati e differenziati: ognuno di essi richiede un approccio totalmente diverso e tecniche di combattimento diverse, obbligandoci a sfruttare ogni singolo potere a nostra disposizione.

Severed sembra fuori dal tempo: un dungeon crawler in prima persona in esclusiva per PS Vita, ma è un prodotto senza dubbio innovativo sotto molti punti di vista. Inoltre, è probabilmente il primo titolo a fare del magnifico touchscreen il centro del gameplay, sfruttandolo in ogni modo e adoperandone praticamente ogni funzione (grazie al cielo nessuna parte che sfrutti il giroscopio). Narrativamente molto solido, con un gameplay ricco, sfaccettato e profondo, un’esplorazione incentivata ma non guidata in livelli articolati e interconnessi. Cosa posso dire: imperdibile per chiunque possieda una PS Vita, anche io che per primo non sopporto i dungeon crawler sono rimasto affascinato e rapito da Severed. Potete acquistarlo sul PlayStation Store al prezzo di 14,99 euro.

Ho potuto ricongiungermi alla mia famiglia nel purgatorio grazie a un codice gentilmente concesso dagli sviluppatori.

9

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