Shelterbook #06

Pionieri, nerd e divinità

The Shelter
The Shelter
6 min readApr 14, 2017

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Tornano i consigli letterari di Shelterbook, in cui la redazione cerca di ricordarsi come si legge e contribuisce sensibilmente al vostro carrello della spesa. Una missione difficile, al punto che questa volta ci siamo concentrati maggiormente sul seguire le figure.

Come al solito, alla fine di ogni contributo troverete il link per acquistare il volume in oggetto su Amazon.it: nel caso deciderete di darci retta e aprire il portafogli, una piccola percentuale di quel che spenderete finirà a noi, senza alcun sovrapprezzo per voi. Un bel modo per continuare a leggere tutti insieme.

Letture recenti

I pionieri dell’ignoto
Stefano Vietti e Alessandro Bignamini

Tra le cupe nebbie di una Londra vittoriana “alternativa”, un gruppo di avventurieri guidati da Jack Gordon, capitano dei Royal Highlanders, si riunisce per organizzare una spedizione estrema. L’obiettivo è risalire il Nilo fino al Sudan e oltre, per rintracciare Reginald Stockwood, un archeologo scomparso durante la ricerca di una perduta valle popolata da misteriose creature. Gordon e i suoi compagni non sono i soli a voler rintracciare Stockwood, e ben presto si ritrovano coinvolti in una guerra tra antiche società segrete.

Mentre le trasformazioni che interessano le sue testate storiche continuano, Sergio Bonelli decide di sperimentare anche nelle sue collane parallele. I romanzi a fumetti, in particolare, sembrano essere oggetto di svariate sperimentazioni: tra la ‘strana’ miniserie di UT, i semestrali romanzi dedicati a Tex e un prequel di Greystorm (la cui serie è stata riproposta in volumi nel corso del 2016), è giunto il turno di proporre un volume unico totalmente inedito. I pionieri dell’ignoto si presenta come un racconto avventuroso afferente all’estetica dello steampunk: l’ex-capitano dei Royal Highlands ed eroe di guerra Jack Gordon è assoldato da Annabelle Stockwood per ritrovare il padre, l’archeologo britannico Reginald Stockwood, disperso in Sudan. Una missione di salvataggio che, nel corso delle pagine, si intersecherà con la lotta tra società segrete e una scoperta che potrebbe cambiare la storia.

Il racconto presenta un impianto classico che, tenendo come punti di riferimento le opere di Jules Verne, Emilio Salgari e Arthur Conan Doyle, si presenta scorrevole e mai sorprendente. Le ridondanze e le ripetizioni presenti nei dialoghi e nelle didascalie, così come il ritmo della narrazione e la divisione in capitoli sono un lascito dell’iniziale forma di miniserie, solo successivamente adattata in forma di volume autoconclusivo. Il buon equilibrio tra tradizione letteraria e qualche piccola libertà nel character design determinano un tratto deciso, chiaro ed efficace nel delineare un gruppo eterogeneo e ben caratterizzato di un nutrito gruppo di personaggi. Ottimo invece il lavoro sull’ambientazione, che coglie le peculiarità del sottogenere senza eccessivi barocchismi. Sebbene non si possa definirlo un volume immancabile, I pionieri dell’ignoto è un’opera che piacerà agli appassionati e a chi cerca un buon divertissement. D’altronde, alla luce del coinvolgimento di Stefano Vietti, già coautore del primo volume di Dragonero con Luca Enoch e scrittore di altre storie dedicate al personaggio fantasy di Bonelli, non è peregrino immaginare che in futuro rivedremo i pioneri in altre avventure.

A cura di Dario Oropallo

Sergio Bonelli Editore, 2017
9,90 €
Acquista su Amazon.it

The Impossible Fortress
Jason Rekulak

Fino al maggio del 1987 il quattordicenne Billy Marvin di Wetbridge, in New Jersey, si considerava un nerd, ma un nerd decisamente felice. Trascorreva pomeriggi interminabili in compagnia dei suoi amici guardando quantitativi osceni di programmi televisivi, ingozzandosi di Pop-Tarts, discutendo sui chi fra i loro idoli trionferebbe in una rissa e programmando videogiochi sul suo Commodore 64. Un bel giorno, Playboy pubblica delle foto inedite di Vanna White, conduttrice de La ruota della fortuna, e Billy incontra l’esperta sviluppatrice Mary Zielinsky: niente sarà più come prima.

A metà fra Stand by Me e Ready Player One, il romanzo d’esordio di Jason Rekulak ha tutte le carte in regola per appassionare i (non più) giovani cresciuti negli anni Ottanta. Il libro ci immerge in un’America rurale le cui strade polverose rappresentano l’ultimo bastione contro l’avanzare del progresso, un mondo più semplice dove le piccole botteghe non sono state ancora fagocitate da quella mostruosità che sono i centri commerciali. Siamo nell’era di MTV (o meglio, nell’era in cui MTV trasmetteva ancora musica), delle prime console e del porno su videocassette. Billy, Alf e Clark sono un terzetto di adolescenti ai margini delle gerarchie imposte da un liceo di periferia, il classico gruppo di misfit la cui unica scappatoia dall’esilio sociale è la compagnia reciproca.

Fra continui rimandi alla cultura pop dell’epoca e citazioni che manderanno i geek in visibilio, The Impossible Fortress, a dispetto della sua natura derivativa, riesce a emozionare in modo genuino. Del resto, gli ingredienti per un racconto di formazione degno di questo nome ci sono tutti: il gruppo di amici inseparabili, il primo amore e una serie di sfortunati eventi che porterà a una serie altrettanto interessante di avventure folli. In attesa che venga eventualmente pubblicato in Italia non fatevi scoraggiare dal pensiero di leggere l’edizione americana, il lessico utilizzato è così semplice da risultare facilmente assimilabile per chiunque abbia una minima padronanza della lingua d’Albione.

A cura di Aurelio Maglione

Simon & Shuster, 2017
19,90 €
Acquista su Amazon.it

The Wicked + The Divine
Kieron Gillen e Jamie McKelvie

Ogni novant’anni, dodici dei si incarnano in forma mortale. Per due anni vengono amati, venerati, osannati. Poi muoiono. Novant’anni dopo, il ciclo si ripete. Kieron Gillen e Jamie McKelvie ci regalano una saga complessa, mistica, pop, avventurosa ed edonistica, in cui Laura, una ragazzina infatuata della figura degli del del Pantheon, si ritrova coinvolta nel disperato tentativo di scagionare Lucifero da un’ingiusta accusa di omicidio, mentre il colpevole si nasconde tra gli altri dei. Tra gli idol del Brit Pop si nasconde un atroce segreto, e Laura — purtroppo per lei — lo scoprirà.

È impossibile non vedere nell’opera di Gillien e McCkelvie una versione più cinica, “millenial” e moderna di American Gods di Niel Gaiman. E in effetti qualche rimando c’è: la giovane Laura vive in un mondo in cui le divinità si reincarnano in corpi mortali di ragazzi, uomini e donne che trascendono la loro natura per diventare dei. Più che esseri dotati di saggezza e virtù, questi però spesso usano i loro poteri e prestigio per vivere in maniera dissoluta, idolatrati come star di Hollywood (o di YouTube), affamati di fama e disposti a tutto per vivere all’insegna del puro piacere. Ed è difficile biasimarli: hanno tutti all’incirca due anni di vita, prima di morire e aspettare molti decenni per reincarnarsi in nuove spoglie mortali. Su questo filone “bad and dirty” si muovono due numeri che si tingono di giallo, con venature thriller, muovendosi sul filo di un deicidio e di un presunto colpevole che, però, appare più come un capro espiatorio.

The Wicked + The Divine sta facendo sfaceli in USA ed è facile intuirne i motivi: pacchi di cultura metropolitana, scorrettezza in ogni tavola e uno stile grafico davvero appagante, con copertine splendide. In più, vedere divinità calate in desideri decisamente molto carnali fa sempre piacere. Dalla scrittura asciutta ma dalla costruzione — volutamente — non sempre cristallina, il maggior merito di The Wicked + The Divine è quello di mostrare personaggi sempre ambigui, pronti a mostrare volti nascosti e con doppi giochi sempre dietro l’angolo di ogni pagina. I primi due numeri, pur concedendosi dei momenti di respiro, offrono molta carne al fuoco, forse fin troppa in Fandemonium, andando a comporre un affresco che ti cattura e ti trattiene fino all’ultima vignetta. Insomma, The Wicked + The Divine è un’opera profondamente “pop”, nel senso migliore del termine. Un buon prodotto che, senza alcuna velleità autoriale, va ad arricchire il catalogo di Image (in Italia è edito da Bao Publishing) con una nuova serie decisamente interessante. Però non venitemi a parlare del nuovo Saga, perché altrimenti non capite un cazzo.

A cura di Giuseppe Colaneri

BAO Publishing, 2017
16,50 €
Acquista su Amazon.it

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