Andar per — e lontano dai — cliché

Manuela Bonfanti Bozzini
The Travelogue
Published in
6 min readJan 4, 2022

Repubblica Dominicana, dicembre 2021

Ore dieci del mattino, su una spiaggia dell’antica Hispaniola. Mio figlio stringe una fugace amicizia con una francesina di sei anni. Coglie l’attimo, sa che non ci fermiamo mai troppo a lungo in un luogo. Soprattutto qui, a Punta Cana, approdo di migliaia di vacanzieri. “Siamo arrivati ieri notte — spiego alla mamma della bimba — oggi ci riposiamo e domani mattina ripartiamo”. Lei sgrana gli occhi. “Siete venuti in Repubblica Dominicana solo per tre giorni?” — chiede. Per circa tre secondi, il mio cervello connette i puntini alla ricerca del senso della domanda. E formula una risposta muta.

Aspettando l’aurora a Punta Cana

“Certo che no, cara signora. Partiremo per un giro dell’isola perché, anche se le risulta impossibile crederlo, La Repubblica Dominicana non si riduce ai resort all-inclusive di Punta Cana. Ovviamente non ci si sta troppo male: si mangia come a casa e più che a sazietà, anche se non sempre di qualità, la piscina è più grande e brillante del vasto mare a pochi metri e, soprattutto, stando qui dentro non si rischia di incontrare persone strane, di colore, abitudini o lingua diverse dalle nostre, né tantomeno incappare in un problema organizzativo. Inoltre, pensi un po’, non è necessario parlare un’altra lingua, la classica influenza intestinale le sarà risparmiata, nessuna fatica, solo dolce far niente. Come essere a casa, serviti e riveriti. Perfetto, dice lei? Non per me, cara signora. Mi riposo a casa mia, qui vengo per scoprire un mondo diverso. Non gliene importa niente? Immagino. Ma questa volta la invito: venga con me. Vorrei provare a portarla lontano dai cliché. Mi occuperò di tutto, stia tranquilla. Davvero accetta? Ma che bella sorpresa! Sa, le confesso che questo paese non era sulla lista dei miei desideri natalizi. Il turismo di massa come quello che pratica lei è particolarmente presente su quest’isola, e mi ha sempre scoraggiato. Ma, cercando un luogo dove l’isteria virale non fosse ancora ai massimi livelli, sono capitata su Hispaniola come Colombo in quel lontano 1492.

Statua di Colombo, Santo Domingo

Io la capisco, cara signora. Chi non ha voglia di avere il caldo, d’inverno? Anch’io non sono immune ai cliché. Ma guardi, guardi qui… basta qualche ora in auto e ci allontaniamo dalle spiagge affollate.

Una spiaggia senza nome sulla costa Nord

Lo so che non aveva voglia di fare chilometri per trovare la spiaggia più bella, il luogo più isolato e autentico. E capisco che guidare in questi paesi sia una preoccupazione. Le regole non sono le stesse che da noi. Ma si può fare.

Ecco, siamo arrivati: non le sembra una ricompensa, giocare a Robinson Crusoè in quest’angolo di paradiso? Per me, è il regalo più bello.

L’ha mai visto un mare più blu? E chilometri di sabbia tutti per noi, dove guardi… il suo bambino può giocare a sfidare le onde con amichetti dal colore di pelle diverso, che parlano una lingua che magari non capisce, ma con i quali si può divertire comunque.

Non è forse altrettanto bello che ammassarsi su una spiaggia con altre mille persone, abbuffandosi ad ogni ora del giorno, con l’unica triste prospettiva di confrontare la propria abbronzatura con quella del vicino di ombrellone sorseggiando mojito e cuba libre? E di alloggi decenti ce ne sono, stia tranquilla, non è complicato trovarli. Basta adattarsi. E pure i ristoranti. Non le piace l’animazione delle strade? Non si sente al sicuro? Ci sono dei rifiuti per strada? È questione di abitudine, tra un paio di giorni andrà meglio.

La gente la guarda stranamente, dice? Non mi sembra. E lei, come li guarda? Senta, cara signora, facciamo così. Le va se ci lasciamo alle spalle il mare e andiamo in montagna? Ma certo che esistono zone montane! Potremmo addentrarci nell’entroterra e scoprire un lato diverso di questo paese. È pronta, partiamo?

Nella Cordillera Central

Si guardi in giro. Ah, vedo che le piace! Ammetta che la montagna, nelle zone caraibiche, non è la stessa che da noi. La vegetazione è diversa e il clima pure. Perfetto. Soprattutto per il caffè. Lo sapeva che tra i 700 e i 1400 metri di altitudine, tra i 17 e i 24 gradi e con la giusta pluviometria si ottiene un caffè di qualità? Ce l’hanno spiegato alla fabbrica Ramirez, ricorda? Concediamoci una pausa caffè… mhh, che delizia!

Mi dica, lo sapeva che questa cittadina della Cordillera Central è chiamata il luogo dell’eterna primavera? Non siamo lontani da dove nacquero le sorelle Mirabal, le tre coraggiose donne che si opposero alla dittatura di Trujillo negli anni Cinquanta. Le chiamavano “le farfalle”. Purtroppo la loro storia è tragica, sono state assassinate il 25 novembre 1960. La data le ricorda qualcosa? Brava, è proprio così: l’ONU l’ha scelta per istituire la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Come dice? È in vacanza e non vuole parlare di argomenti simili? Ma ha presente le violenze domestiche, i femminicidi? È un grave problema di società! Se non lo vuole ascoltare mi lasci almeno concludere con la storia delle sorelle, perché la loro militanza politica e il loro orribile assassinio hanno smosso le coscienze e convinto il popolo a liberarsi del dittatore.

Jarabacoa dal Racho Tierra Alta

Cosa c’è da vedere qui? Acqua signora, ancora acqua, se le aggrada. Sotto forme diverse, ovviamente. Un cliché lontano dal cliché. Venga a vedere la Confluencia: è il luogo dove si incontrano lo Yaque del Norte e lo Jimenoa.

E poi guardi, che splendide cascate!

D’accordo, mia cara signora, lei mi dice che si tratta pur sempre di acqua. Che sia questa, o quella del mare che lambisce Punta Cana, non le importa. Non ha torto. Ma basta poco per allontanarsi dai cliché. Venga, le faccio pure visitare la zona coloniale di Santo Domingo. Che dice? Non ha voglia di città, quando potrebbe starsene spaparanzata in spiaggia? La capisco. Però magari un briciolo di cultura… la prima cattedrale, il primo ospedale, il primo monastero del Nuovo Mondo? Il luogo dove è sepolto Cristoforo? Ma come, Cristoforo chi!

Il presunto luogo di sepoltura di Cristoforo… o forse quello del figlio Diego

Cara signora, senta, lei mi scuserà. La riporto a Punta Cana e buona fortuna. A me, questo paese ha sorpreso. Per allontanarsi dai cliché basta fare un passo a lato. La saluto, bye bye, adios amigos. È stato istruttivo conoscerla, ma non credo che la porterò con me nel prossimo viaggio.”

Sospiro. Alla giovane donna per cui la Repubblica Dominica inizia e termina sulla soglia del resort, in realtà rispondo: “No, certo che non ci fermiamo solo tre giorni! Domani mattina prendiamo un’auto a noleggio e partiamo per un giro dell’isola.”. Sgomento.

The Travelogue è una rivista on line curata da scrittori e scrittrici che viaggiano, alla ricerca di spunti, suggestioni, emozioni da trasformare in storie. Il viaggio per noi è una fonte di ispirazione, uno strumento per allargare i confini delle nostre vite, una scusa buona per inventare una nuova storia. La scrittura per noi è una necessità.

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Manuela Bonfanti Bozzini
The Travelogue

scrittrice e esploratrice — autrice di Ladra di memorie, Punti e interrogativi, La lettera G, Ladakh&Rupshu e blog Voci dal silenzio. FB manuelabonfantiautrice