L’industria degli eventi dopo il coronavirus
L’economia dell’esperienza avrà un valore di $ 12 miliardi entro il 2023 e, fino a quest’anno, cresceva dell’8% annuo.
Un disastro su larga scala
Il settore degli eventi (e della comunicazione di eventi) è stato colpito duramente dalla pandemia. Il virus cominciava il suo veloce contagio e già gli eventi più importanti venivano cancellati.
Olimpiadi di Tokyo 2020? Rimandate all’anno prossimo. Coachella 2020? Rinviato. Il Tomorrowland? Cancellato. Per le fiere librarie, la London Book Fair è stata annullata. La lista è lunga.
In futuro, l’accesso agli eventi dal vivo sarà più rigoroso
Molti brand hanno già trasformato i loro eventi in esperienze virtuali, connettendosi con i loro clienti attraverso webinar e conferenze online. Probabilmente quando usciremo dal lockdown e dall’emergenza, avremo a che fare con un’ibridazione di eventi dal vivo e altri, più piccoli e localizzati a un pubblico più ampio, attraverso lo streaming online.
L’online non solo è conveniente in un momento di instabilità economica, ma è anche sostenibile dal punto di vista commerciale e ambientale, offrendo l’opportunità di partecipazione e distribuzione di contenuti su scala globale.
Gli eventi sono anche il quinto inquinatore più grande del pianeta, inviando oltre 4 miliardi di tonnellate di rifiuti in discarica ed emettendo 3 miliardi di tonnellate di CO2 ogni anno
Per il settore degli eventi è il momento di riorganizzare e ristrutturare tutto, rivalutare i valori e le priorità e rimodellare gli approcci verso la produzione di eventi in chiave più sostenibile.
Sarà il tema della sostenibilità a guidare l’innovazione e ispirare nuovi modelli di business, prodotti e servizi che determineranno il futuro del mercato degli eventi.
Fonte: The Drum