Hate speech: 200 aziende boicottano Facebook

alessio samele
War Room
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2 min readJun 30, 2020
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Sono sempre di più i brand che hanno aderito alla campagna Stop hate for profit e hanno deciso di boicottare Facebook, accusato di non fare abbastanza per limitare i commenti e i post che alimentano odio, discriminazione e razzismo (hate speech).

North Face, Patagonia, Starbucks, Unilever, Coca-Cola, Levis, Microsoft e Unilever sono solo alcune delle aziende che hanno sospeso i propri investimenti pubblicitari sulla piattaforma di Cupertino. Oggi si sono aggiunte anche Puma, Adidas e la sua controllata americana Reebok.

Per Adidas:

“Razzismo, discriminazione e hate speech non devono avere posto nella nostra azienda né nella nostra società”.

Sulla stessa linea anche la rivale Puma:

“E’ essenziale che tutti i nostri partner difendano i nostri valori fondamentali e si oppongano a odio e discriminazione”.

Inoltre, secondo la World Federation of Advertisers, associazione che rappresenta aziende che coprono il 90% della spesa mondiale in pubblicità, quasi un terzo dei brand globali sospenderà le inserzioni sui social network, compresi Facebook, Twitter e Snapchat, o sarebbe pronta a farlo. Un ulteriore 41% non ha ancora preso una decisione in proposito.

“E’ un punto di svolta, l’impatto avrà un impatto ancora più duraturo della campagna #StopHateForProfit inizialmente lanciata contro la sola Facebook”, ha detto al Financial Times Stephan Loerke, numero uno della Wfa, spiegando che “la discussione si è spostata, non è più solo un fenomeno mediatico, ma è arrivata sul tavolo dei vertici delle aziende”.

Facebook comunque si è mossa e ha lanciato una campagna contro le fake news (Ansa). La piattaforma “nelle prossime settimane lancerà una nuova campagna in Europa, Medio Oriente e Africa per educare e informare gli utenti su come individuare potenziali notizie false”. Facebook, grazie alla collaborazione con alcuni dei partner per il fact-checking, ha sviluppato la campagna “Le tre domande per aiutare a sradicare le notizie false”, che apparirà su Facebook attraverso una serie di annunci pubblicitari molto creativi e si collegherà a un sito web dedicato, www.stampoutfalsenews.com.

Venerdì Zuckerberg ha annunciato che Facebook ha deciso di cambiare atteggiamento sui post dei politici in vista delle elezioni presidenziali di novembre.

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alessio samele
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