Clean code — Cambiamo mentalità!

Edoardo Benissimo
The Wave Studio
Published in
4 min readMar 3, 2020

Rendere il codice clean è un lavoro duro, fatto di salite e di scelte difficili da prendere. Prima di poter vedere del codice ben scritto si fallirà, è normale.
Sicuramente non si può mollare, si continua e si impara.
Per limitare i fallimenti non basta solamente conoscere tecniche e principi di clean code, ma a questi si devono aggiungere esperienza e alcuni comportamenti professionali che portano a rendere la struttura del codice quanto più solida e snella possibile.
Ti sarà sicuramente capitato di guardare del bad code, magari con il compito di rendere quel codice caotico in qualcosa di gestibile, e sicuramente dopo molti mal di testa 🤯 e qualche 🤬 non sei riuscito a venirne a capo. Ma allora cosa ci spinge a scrivere codice caotico? Stress, scadenze, cambio dei requisiti in corso? Tutti possibili motivi, ma il vero problema siamo noi!
Ma tranquilli, l’esperienza si acquisisce col tempo. Mi piace pensare al codice come un’opera d’arte dove tutto deve stare in armonia e niente deve essere fuori posto; se guardate al codice con questo occhio potrebbe anche essere più facile scrivere clean code.

Non mi soffermerò sulle mille tecniche di refactoring, vorrei invece approfondire alcuni aspetti comportamentali e di approccio che, se applicati, possono influire particolarmente sullo sviluppo di codice pulito.

  • Code review 🤝
    Nessun programmatore, con qualsiasi esperienza alle spalle, può sentirsi arrivato. La code review, oltre ad essere quel processo atto ad individuare eventuali errori e risolverli, è anche un momento di crescita.
    L‘importanza della code review è sia nel farla che nel riceverla. Attenzione però, non deve essere uno strumento di rottura all’interno del team, anzi, come già detto, deve essere un momento di crescita!
    Se la riceviamo non dobbiamo sentirci infastiditi, è vero che per uno sviluppatore il codice scritto è come un figlio e sentiremo il bisogno di difenderlo, ma superiamo questo scoglio, apriamo gli occhi e accogliamo i feedback, infatti il programmatore per natura deve essere sempre aperto al miglioramento.
    D’altro canto, però, quando si fa la code review si deve stare molto attenti a come vengono dati questi feedback: l’obiettivo di una code review è anche insegnare e aiutare altri sviluppatori a crescere. E quindi, se durante il processo di code review volete mettere in mostra la vostra bravura, mi dispiace dirvelo state sbagliando approccio.
    Ma… buona notizia 🎉! Se stai iniziando a utilizzare questo processo sei più vicino a scrivere clean code.
  • Il codice che scrivi non è TUO! ⛓
    Entra nell’ottica che il codice che scrivi, con buona probabilità, andrà a finire in mano di altri sviluppatori. Questo deve spingerci ad essere ordinati, dei maniaci del codice pulito. Così facendo garantiamo a chi erediterà la codebase, di non perdere il sonno a capire che logica sta dietro a tutto il codice scritto.
    Il classico esempio che si fa in questi casi è la regola del boy scout:
    “lascia l’area dove ti sei fermato più pulita di come l’hai trovata”.
    Apportare sempre delle migliorie al codice, anche se piccole, implica un duplice vantaggio: il codice sarà sicuramente più stabile e soprattutto ci permette di dare un aiuto implicito ai team futuri che lavoreranno sullo stesso codice.
  • Non lasciare che la confusione della tua vita invada il codice 🤪
    Capita di avere un periodo dove si ha la testa piena di pensieri, magari vorremmo trovarci altrove, ma per mille motivi ci ritroviamo comunque con l’editor aperto.
    Il punto cruciale sta proprio qua, dobbiamo capire che quando inizia il coding time la testa deve essere sgombra da tutti i pensieri. Se non si riesce, meglio prendersi una pausa per riassettarsi. La concentrazione nel nostro lavoro la fa da padrone, in mancanza di essa è più facile introdurre bug iniziando così a cadere nel vorticoso tunnel di un codice non scritto bene.
    Ritrova il focus: ognuno a modo suo può ritrovarlo, non esiste una tecnica perfetta per rimettersi subito in carreggiata, ma tieni sempre a mente che il codice che scrivi deve essere esente da confusione, qualsiasi essa sia e da qualsiasi parte essa proviene.
    Se la Primavera di Botticelli avesse avuto un solo elemento fuori posto, magari oggi non avremmo quel senso di stupore nell’ammirarla.
    Prima di aprire l’editor trova la tua peace of mind! 😇

Questi sono solo alcuni spunti di riflessione su vari comportamenti utili se si vuole fare al meglio il proprio lavoro. Accoppiate alle tecniche di refactoring questi e altri comportamenti e darete un bel boost alla vostra produttività ed esperienza… e perchè no, la prossima volta che guarderete del codice scritto da voi, potete andarne veramente fieri senza perdervi in grovigli di codice mal scritto.

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