Quattro buoni motivi per cui dovresti imparare a programmare
Mi capita spesso di pensare che forse il mondo sarebbe un posto migliore se tutti noi conoscessimo almeno un linguaggio di programmazione, ma quando lo dico la risposta che in genere mi viene data è: <Ah ma che dici Luca… Se tutti conoscessero come sviluppare oggi probabilmente saresti disoccupato!>.
Niente di più sbagliato perché esiste una profonda differenza tra chi sa cucinare e chi di mestiere fa lo chef. Saper cucinare ci migliora la qualità della vita, ci fa risparmiare, divertire e conoscere persone che condividono la stessa passione; ma non per questo dobbiamo essere tutti Chef.
Ecco qui quindi 4 buoni motivi per smetterla di essere passivi in questo mondo digitale ed invece tuffarsi nel mondo della programmazione:
1 — Avere conoscenza di come funzionano le cose
Conoscere la logica che sta alla base della programmazione ci permette di vivere in modo più completo i programmi che usiamo tutti i giorni. Ovviamente non dobbiamo essere dei guru ma conoscere come funziona ciò che usiamo ci permette di sfruttarne al 100% le potenzialità.
Questo è un meccanismo che adottiamo in modo quasi inconscio durante la vita, per esempio lo abbiamo fatto quando abbiamo studiato per la patente: in quell'occasione infatti, non serviva conoscere la logica alla base della macchina ma avere ben chiaro il meccanismo per cui funzionano la frizione e acceleratore ci aiuta a guidarla meglio.
Inoltre una conoscenza della tecnologia ci permette di sapere cosa si può realizzare e cosa no, magari questo potrebbe anche farci venire un’idea su un nuovo progetto imprenditoriale, no?
2 — Combattere analfabetismo funzionale e decadenza celebrale
Il termine analfabetismo funzionale, indica la difficoltà nella vita quotidiana di usare in modo efficace le abilità base di lettura, scrittura e calcolo.
Secondo varie fonti la percentuale stimata di analfabeti funzionali in Italia si attesta intorno al 47%, qui un po’ di dati raccolti da Sky, il che significa che una persona su due ha difficoltà a vivere la vita di tutti i giorni a causa di questa disfunzione. Analfabeti funzionali non si nasce e possiamo lavorare per migliorare questa condizione con un allenamento continuo della nostra mente nell'analisi della logica.
Parlando invece di decadimento celebrale, quante volte capita di non ricordare cose semplici o di renderci conto che anche operazioni matematiche semplici ci richiedono parecchio tempo?
Questo fenomeno è sempre più diffuso con l’aumentare dell’età o con la pratica di affidare sistematicamente operazioni ad un assistente (ti ricordi per caso quand’è stata l’ultima volta che avete fatto una moltiplicazione a due cifre a mente?) ma non tutto è perduto, possiamo tenere la nostra mente attiva in vari modi.
La programmazione ci permette di stare sempre in allenamento: si creano percorsi logici; si fanno calcoli e si risolvono giornalmente problemi di varia complessità.
3 — Risolvere o semplificare problemi
Come detto prima programmare significa scrivere indicazioni da passare ad un device su come risolvere un problema. Per i programmatori non esistono problemi o situazioni che non possano essere risolte, semplificate o ottimizzate.
Nella vita possiamo individuare un mare di problemi o situazioni che possano essere ripetitive e che magari ci siamo stancati di risolvere manualmente perché costerebbe troppo e/o ci farebbe impazzire.
In questi casi scrivere del codice ci può aiutare la dove il computer è più bravo, ossia nelle attività monotone e ripetitive come: ricopiare un lungo testo partendo da foto (OCR) piuttosto che inserire manualmente una lista di informazioni in un foglio Excel.
Conoscendo la programmazione potremo scoprire come con poche righe anche un’attività lunga e frustrante può essere risolta facilmente e farci sentire la persona più felice e capace al mondo.
Un’altra caratteristica dello scrivere codice è che c’è sempre un modo di migliorare il codice scritto per risolvere un problema in maniera più veloce, elegante ed efficiente, quindi possiamo sempre provare a migliorarci gareggiando con il noi del passato!
4 — Puoi trovare lavoro facilmente e puoi farlo da dove vuoi
Essere uno sviluppatore nel 2020 significa avere una vasta gamma di azienda da cui poter attingere per trovare lavoro, infatti come dicevo in un mio vecchio articolo: “il problema è che più del 40% delle aziende digitali in italia non riesce a trovare persone da assumere per i ruoli cercati”. Quindi almeno per i prossimo 5 anni questa professione è sicuramente un ottimo investimento!
La programmazione è una lingua comune a tutte le nazioni del mondo perché, sebbene usi principalmente l’inglese, è una rappresentazione della logica e della matematica. Per programmare non serve altro che un computer ed una connessione ad internet, il che rende questo mestiere particolarmente versatile.
La mancanza di attrezzatura fisica e facilità di essere capita universalmente rendono la professione dello sviluppatore aperta a posizioni lavorative in ogni paese del mondo indipendentemente dal contesto di provenienza.
A facilitare le iniziative di lavoro remoto c’è anche la prassi di aziende informatiche moderne che hanno adottato sistemi di tracciamento e pianificazione di attività presenti interamente online, il che rende la capacità dello sviluppatore e la sua produttività il miglior e più importante metro di giudizio.
5 — Bonus: Anche Obama sponsorizza la programmazione!
Quindi cosa aspetti? Ci vediamo dall'altro lato,
Buona giornata e buon coding! 😉💪