Vy’keen e pregiudizio…
Diario di bordo di Antonio Farini, data stellare 1471212000/0014/UTC.
Sono distrutto… In questo dannato sistema non me ne sta andando bene una!
Ho liberato la nave dai detriti del pilastro di eridio e sono decollato immediatamente alla volta della stazione spaziale, dove finalmente ho incontrato un esponente del popolo dei Vy’keen. Come sospettavo la mia disavventura al tempio non è passata inosservata e quando ho rivolto la parola al mercante, mi ha risposto gelido. Non ho capito quasi nulla di quello che mi ha detto e la sua merce aveva prezzi assurdi rispetto alla media del mercato galattico: ho il sospetto che li abbia alzati proprio per liberarsi di me il prima possibile.
Il traffico alla stazione era praticamente inesistente, così sono ripartito, curioso di dare un’occhiata al monolito dell’Atlante che i sensori a lungo raggio hanno localizzato sul pianeta Lizhnour-Uoare MJ199. In questo momento sto sorvolando l’ennesimo deserto, ho avvistato un avamposto Vy’keen e voglio provare a visitarlo, magari riesco a incontrare qualcuno più ragionevole con cui intavolare una trattativa.
Finalmente è andata bene, questi Vy’keen si prendono davvero troppo sul serio, ma se dimostri loro di poter essere alla loro altezza, cambiano idea facilmente e si ammorbidiscono. Ho recuperato un po’ di reputazione e le risorse che mi servivano per mettere in sicurezza i sistemi della tuta (zinco, per lo più), spero che il direttore dell’avamposto sparga la voce…
Ora sono di fronte all’ingresso del tempio Vy’keen indicatomi dall’Atlante. Spero davvero di capire qualcosa di più di questa entità, finora si è trattato di poco più di voci, racconti e sensazioni, l’unico elemento concreto che ne ho ricavato è la ricetta delle celle di combustibile per l’iperluce. Il sole sta calando, arriva la notte… il momento perfetto per intavolare una discussione con un monolite abbandonato nel nulla!
