Quando una galassia a spirale incontra una galassia ellittica…

…quella a spirale è una galassia morta

Michele Diodati
Through the optic glass
4 min readFeb 7, 2017

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In basso, la coppia di galassie collidenti NGC 2936 (la spirale distorta) e NGC 2937 (l’ellittica), nota collettivamente come Arp 142. La spirale visibile in alto di taglio non è collegata in alcun modo con le altre due galassie. Credit: NASA, ESA, the Hubble Heritage Team (STScI/AURA)

«Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto», dice Clint Eastwood in una celeberrima scena del film “Per un pugno di dollari”. Con una leggera modifica, la frase si adatta alla perfezione anche all’esito di uno scontro tra galassie: quando una galassia a spirale incontra una galassia ellittica, quella a spirale è una galassia morta.

La prova? La collisione in corso da alcune centinaia di milioni di anni tra la galassia a spirale NGC 2936 e la galassia ellittica NGC 2937. Le due galassie, inserite con il nome collettivo di Arp 142 nel catalogo delle galassie peculiari di Halton Arp, si trovano nella costellazione dell’Idra, a una distanza di circa 320 milioni di anni luce dalla Terra.

Come si nota facilmente osservando la magnifica immagine ottenuta con la Wide Field Camera 3 di Hubble, l’interazione gravitazionale in corso ha stravolto completamente la forma di NGC 2936, la galassia a spirale, mentre NGC 2937, cioè l’ellittica, sembra non aver subito il minimo effetto di distorsione.

La classica galassia a spirale M81. Credit: Chad Quandt

NGC 2936 ha ormai una forma così alterata che è persino difficile riconoscere che è stata una galassia a spirale, un tempo probabilmente molto simile a una tipica spirale come M81. Per un fenomeno di pareidolìa, cioè la tendenza ad associare oggetti noti a forme naturali, NGC 2936 è chiamata anche la Galassia Pinguino, per la somiglianza della sua forma a un pinguino che protegge il suo uovo (l’uovo in questo caso sarebbe NGC 2937). Altri hanno visto, invece, nella forma distorta di NGC 2936 una focena (porpoise in inglese), un mammifero marino simile a un delfino.

Quale che sia l’analogia più calzante, ciò che si deduce dall’osservazione dell’immagine di Hubble è che la galassia a spirale ha assunto una forma concava, come una sorta di paracadute attirato inesorabilmente verso la sottostante galassia ellittica. Ma la cosa più impressionante è che i depositi di polveri interstellari di NGC 2936 sono stati letteralmente strappati via dal corpo della galassia, formando una struttura ramificata rossastra, che appare in primo piano davanti a quello che resta del nucleo della spirale (l’occhio del pinguino o della focena).

La potentissima trazione gravitazionale esercitata dalla vicina galassia ellittica ha inoltre compresso i depositi di gas all’interno di NGC 2936, generando una violenta ondata di formazione stellare. Quelli che erano una volta i bracci a spirale brulicano letteralmente di brillanti stelle blu, cioè di stelle giovani, formatesi nel corso degli ultimi milioni di anni.

Ma come mai NGC 2937 non ha subito un destino simile? Perché appare del tutto indisturbata dalla collisione in corso? Una delle ragioni è che è molto più massiccia della galassia a spirale. Mentre una spirale si sviluppa principalmente su due dimensioni, cioè lungo il piano formato dal disco galattico, un’ellittica si sviluppa invece su tre dimensioni, come una sorta di gigantesco “pallone” di stelle di forma più o meno ovale. Inoltre, le galassie ellittiche sono quasi del tutto prive di depositi di gas e polveri: ecco perché NGC 2937 non mostra alcuna recente attività di formazione stellare.

Nel caso di Arp 142, insomma, il destino della galassia a spirale è segnato. Nel corso del prossimo miliardo di anni, NGC 2936 finirà assorbita più o meno completamente dalla galassia ellittica e, dove prima c’erano due galassie, ne resterà una soltanto.

Non si tratta tuttavia di una regola universale. Tutto dipende dalla massa relativa delle galassie collidenti. Può capitare che la galassia a spirale sia molto più massiccia dell’altra. In tal caso, la spirale subirà delle deformazioni dovute all’interazione gravitazionale, ma sopravviverà allo scontro, finendo per fagocitare la galassia minore. È il caso per esempio della collisione in corso tra la Galassia Condor, una gigantesca spirale barrata, e una galassia lenticolare molto più piccola, IC 4970, che finirà molto probabilmente assorbita dalla galassia più grande.

NGC 6872, nota anche come la Galassia Condor, è la gigantesca spirale con i bracci srotolati che riempie l’intera immagine. IC 4970 è la piccola galassia lenticolare visibile sulla destra, vicino a uno dei bracci distorti di NGC 6872. Credit: Sydney Girls High School Astronomy Club, Travis Rector (Univ. Alaska), Ángel López-Sánchez (Australian Astronomical Obs./ Macquarie Univ.), Australian Gemini Office

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Michele Diodati
Through the optic glass

Science writer with a lifelong passion for astronomy and comparisons between different scales of magnitude.