«Tiller: un vero e proprio colpo di fulmine!». La storia del primo Sales Rep italiano, Giacomo.

Tiller
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6 min readMay 12, 2020

Ciao! Vi rubo qualche minuto per raccontarvi un pochino di me, spero di non annoiarvi!

Mi chiamo Giacomo e ho quasi 38 anni, vivo a Milano da circa due e tra qualche mese diventerò anche padre.
Diciamo che la mia vita è il risultato della mia personalità, della mia passione e della mia terra natia: le Marche.

La riprova di quello che vi dico è la mia storia professionale, che ebbe inizio circa 23 anni fa, o dovrei dire il secolo scorso?

Come probabilmente molti di voi avranno fatto, durante i miei studi, alla tenera età di 15 anni ho incominciato a lavorare in un bar durante le stagioni estive.

La mia intenzione non era solo quella di guadagnare qualche soldo da poter spendere con gli amici in qualche buffo pomeriggio o serata goliardica, la mia era una vera e propria questione di principio.

Avete presente quando qualcuno vi dice “Non ce la farai mai!” e tu con tutte le tue forze cerchi di dimostrare l’opposto?

Ecco così è successo a me: dovevo a tutti costi dimostrare a mio padre che ero maturo abbastanza da potermi comprare con i miei risparmi il tanto desiderato motorino.

Insomma chi la dura la vince? Così dicono almeno… e ricordatevelo volere è potere!

E così in sella al mio motorino ho continuato a lavorare come cameriere per svariati anni, trovando il tempo per specializzarmi nel settore dell’hospitality, tra gli studi ed il calcio.

Vi avevo accennato in precedenza che la mia regione ha segnato e temprato il mio carattere, giusto? Ecco da buon marchigiano la mia testardaggine mi ha spinto a volere di più, da me stesso e dalla mia carriera; sapevo che per quanto l’amore per la mia terra fosse stato forte, lei stessa per ovvie ragioni di carattere economico, non avrebbe mai potuto darmi quello che cercavo. Dopo la laurea, ho deciso quindi di prendere una piccola pausa di circa 6 mesi, e quale meta migliore di Londra?

Ma la vera domanda è come questi 6 mesi sono diventati senza rendermi conto 12 anni?

Grazie all’ambizione e alla voglia di crescere, in questi 12 anni sono passato dall’essere un semplice bartender alla ricerca della sua professione ad imprenditore co-proprietario di cinque gastro-pub.

Ho conosciuto persone fantastiche durante questo mio percorso che mi hanno reso quello che sono oggi: una persona forte e determinata.

La mia parentesi inglese dopo tanti lunghi anni era così arrivata al capolinea; la mia società era stata comprata da un grande gruppo nazionale e così insieme alla mia compagna abbiamo deciso che per noi era arrivato il momento di tornare in Italia e costruire qualcosa di nuovo, sia a livello personale che professionale.

Quando ero a Londra ho sempre avuto contatti con il mondo Sales e delle vendite, tanto che per le mie abilità da oratore mi sono state proposte diverse opportunità lavorative. Per questo motivo, rientrato in Italia ho pensato di cercare lavoro sempre nel mondo dell’hospitality, ma questa volta come Sales Representative.

Circa due anni fa io e Tiller ci siamo incontrati: io ero alla ricerca di un lavoro ed ero da pochi giorni rientrato in Italia, Tiller era invece alla ricerca di personale per aprire il suo nuovo mercato, il caso vuole proprio in Italia (comunque detto tra di noi, non credo molto nel caso!).

Tiller era l’azienda che faceva per me: young, smart, con l’approccio di una start-up, fresca, ma con una voglia di crescere incredibile.

Ho iniziato e terminato il processo di selezione in meno di 10 giorni, il tutto con una professionalità e rapidità al tempo stesso di grande impatto: impeccabile!

Finalmente ero ufficialmente parte del team Italia!

Non potrò mai dimenticare il primo ‘incontro’ con la famiglia Tiller, un incredibile team building in Montenegro dove ho visto l’unità di un team europeo, un grande senso di appartenenza; sicuramente uno degli highlights della mia esperienza in Tiller. Un vero e proprio colpo di fulmine! ⚡

Nel giro di poco mesi dall’assunzione, era la volta di Barcellona: l’on-boarding.

Ho avuto la fortuna di entrare nel mondo Tiller dalla porta principale, sono riuscito a stare per più di un mese a stretto contatto con Louis, Iñigo, Marco… persone che avevano fatto per Tiller quello che avrei voluto fare io da lì a poco: aprire un mercato.

Ho cercato di imparare il più possibile da tutti, godendomi il momento con un obiettivo già prefissato. Durante l’on-boarding avevo capito che il mio scopo per Tiller Italia era passare dal piccolo team di tre persone a quel grande team con quel bellissimo ufficio che avevano a Barcellona, con la grande consapevolezza che io avrei potuto giocare un ruolo importante in questa trasformazione.

Dicevamo Londra, Italia, Barcellona…. Ultima tappa: Milano.

I primi passi milanesi non sono stati semplici: nessuna brand-awareness, strategie di cold-call, e door-to-door…era davvero una grande sfida quotidiana per tutti noi.

Chiamavamo il nostro ‘ufficio’ il bunker. Un tavolo con sei postazioni in un seminterrato. Grazie al grande senso di famiglia trasmesso da Louis e Dimitri, con le loro visite, ci siamo sempre sentiti però parte integrante di Tiller e di questo progetto. Io ero fortemente convinto che il ghiaccio si poteva e si doveva rompere e che avremmo potuto fare molto in Italia.

Fu così che arrivò il primo contratto per Tiller Italia: la prima firma. Che gioia!!!

Devo essere sincero dietro questa firma si nascondeva grande emozione e carica.

Quelle stesse emozioni che ci hanno portato ad uno step successivo delle performance: nuove firme, nuovi clienti, nuove assunzioni, trasferimento in un altro ufficio…. Il sogno era quasi diventato realtà! Un sogno che continuiamo ogni giorno a coltivare con grande amore e dedizione.

Tiller Italia oggi è una realtà solida composta da un team di amici, dotata di un ottimo pacchetto clienti e da un meccanismo perfettamente funzionante in tutte le sue sfaccettature: dal marketing, al post-vendita, passando per il team di finance e per il reparto commerciale.

I passi da giganti fatti sono stati resi possibili solo grazie alla forza di volontà di un team che da un sottoscala ci ha sempre creduto e non hai mai smesso di mettere ogni giorno un mattone dopo l’altro per fondare la realtà di Tiller Italia.

La collaborazione tra Francia, Spagna e Italia sicuramente è stata e sarà l’anello vincente per la riuscita di un progetto che oggi ha carattere europeo. 💙🇪🇺

Una grande famiglia che comunica tutti i giorni con un obiettivo comune: diventare i leader nel settore. “GO BIG OR GO HOME” è il nostro motto.

Tiller è un gruppo di amici che lavora insieme e non solo; amici in grado di far diventare anche i clienti a loro volta nostri amici, e cosa posso desiderare di più?

La mia vita con Tiller è cambiata sicuramente in meglio, ho trovato un gruppo di affetti ed una professione che mi rende ogni giorni orgoglioso perché mi considero parte integrante del lavoro fatto fino ad oggi.

Un ringraziamento speciale va a tutta questa grande famiglia di nome Tiller e in particolare ai miei compagni di avventura italiani: Gaetano, Andrea, Vittorio, Umberto, Virginie, Giulia, Matteo e Valentina!

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