FIRST: DO NO HARM
Farmaci che aumentano rischio di allergia se assunti nei primi sei mesi di vita
La facilità con cui si prescrive un antibiotico o un antiacido nei primi sei mesi di vita è una buona spiegazione dell’aumento di incidenza delle malattie allergiche nei bambini? Certamente non l’unico fattore in gioco ma i dati di questo studio dovrebbero far riflettere i pediatri, specie i “superprescrittori”
Di seguito la sintesi dello studio comparsa su ADC Educ & Pract e l’ottimo commento di Amy Dalrympe
Disegno: Studio di coorte retrospettivo
Setting: Bambini familiari di personale militare registrati nel database TRICARE. Un database che raccoglie informazioni sugli acquisti di farmaci di tutto il personale militare USA.
Pazienti: 792130 lattanti reclutati entro i primi 35 giorni di vita tra il 2001 and 2013. Venivano esclusi i bambini cui era stata diagnosticata una patologia allergica nei primi sei mesi di vita o un ricovero neonatale superiore a 7 giorni
Esposizione analizzata: bambini cui era stato prescritto un H2RA o un PPI o un antibiotico nei primi sei mesi di vita
Outcomes: Diagnosi di malattia allergica.
Analisi statistica: Hazard Ratio (calcolati usando la regressione di COX). aHR: HR corretti per prematurità, modalità del parto, sesso del bambino, altri farmaci assunti
Risultati: Significativo incremento del rischio di allergie nei bambini che ricevevano uno dei farmaci analizzati nei primi sei mesi di vita
I bambini cui era stato prescritto un H2RA nei primi 6 mesi di vita erano il 7,6% e avevano un aHR 2.18 di allergia alimentare (IC: 2,04 to 2,33) un aHR 1.25 per asma (IC: 1,21 to 1,29) un aHR 1.50 di rinite allergica (IC: 1,46 to 1,54) un aHR di 1,12 di dermatite atopica (IC: 1,09 to 1,14)
I bambini cui era stato prescritto un PPI nei primi 6 mesi di vita erano il 1,7% e avevano un aHR 2,59 di allergia alimentare (IC: 2,25 to 3) un aHR 1,41per asma (IC: 1,31 to 1,52) un aHR 1.44 di rinite allergica (IC: 1,36 to 1,52) un aHR di 1,12 di dermatite atopica (IC: 1,07 to 1,17)
I bambini cui era stato prescritto un antibiotico nei primi 6 mesi di vita erano il 16,5% e avevano un aHR 1.14 di allergia alimentare (IC: 1,1 to 1,18) un aHR 2,09 per asma (IC: 2,05 to 2,13) un aHR 1.75 di rinite allergica (IC: 1,72 to 1,78) un aHR di 1,18 di dermatite atopica (IC: 1,16 to 1,19)
Effetto dose-dipendente: i bambini che assumevano un farmaco soppressore di qualsiasi tipo (H2RA o PPI) per più di 60 giorni avevano un aumento del rischio superiore al 52% rispetto a quelli che assumevano questi farmaci al di sotto dei due mesi di vita.
Conclusioni: “Exposure to antibiotics or acid-suppressing medications in the first 6 months of life was associated with an increased risk of any diagnosis of an allergic disease in childhood.
Commento: “Symptoms of milk regurgitation in association with crying and distress are a common reason for parents of young infants to seek medical advice. Treatment with acid-suppressing medication is often trialled in those not responding to non-pharmacological techniques (given to nearly 10% of all infants in this US study).
Associations between antibiotics and allergic disease have been seen many times in observational studies. However, there are many sources of bias associated with this type of study. For example, infants who have a cow’s milk protein allergy may be prescribed an acid-suppressing medication initially if they were misdiagnosed with reflux. This would not explain the link seen for the other types of allergic disease though. There is minimal evidence that these medications are even effective to reduce symptoms, with some evidence of increased infections and other side effects. The 2018 ESPGHAN/NASPGHAN guideline has taken the step of not recommending the use of PPIs or H2RA for well infants with crying or distress or visible regurgitation. It advises PPIs only in those infants with ‘reflux-related erosive esophagitis’.
This study adds further weight to the argument that these medications may cause more harm than good. An empathetic ear and reassurance that crying behaviour is normal may be all that is required in a large number
of these well infants.
While we will never get a randomised controlled trial (RCT) to prove that these medications cause allergic disease, we do have RCTs that prove that they don’t work, which should be enough to make us question our practice.
‘First, do no harm.’