I vincitori dell’edizione 2016 del Talent Hackathon di Human Age Institute

Torna a Milano #TalentHack, l’hackathon di Human Age Institute sulle Risorse Umane

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Otto ore per rivoluzionare il settore delle risorse umane con l’hackathon di Human Age Institute. A Milano, nella sede di ManpowerGroup, si incontrano studenti, startup, professionisti e manager per lavorare insieme sulle Challenge di grandi aziende.

Il 28 giugno a Milano, dalle 9.00 alle 20.00, Human Age Institute organizza la seconda edizione del Talent Hackathon, il primo hackathon italiano su temi di innovative workforce solutions e valorizzazione del talento.

L’evento, organizzato da HAI, ManpowerGroup e Tree, con la partnership di Sanofi e SEA, ha quest’anno l’obiettivo di formulare soluzioni innovative sui temi dell’Aging e dello Smart Working.

I partecipanti saranno studenti, manager, startupper e professionisti, e lavoreranno l’intera giornata in team per elaborare un progetto di gruppo, che sarà poi valutato da una giuria di esperti.

I team saranno guidati e supportati lungo tutto l’arco della giornata dallo staff Human Age Institute e dal team dei mentor Tree che forniranno loro tutte le informazioni e il contesto per poter sviluppare al meglio le soluzioni alle Challenge proposte.

I vincitori avranno l’opportunità di entrare in contatto con le risorse e le aziende partner, e potranno usufruire dei contenuti e-learning di FuturSkill, la training company di ManpowerGroup su innovation e per il potenziamento delle soft skills.

Come è successo ad Alessandro Terranegra e Francesco Salvatore, vincitori dell’edizione 2016 che ci hanno raccontato la loro esperienza al #TalentHack.

Alessandro e Francesco, cosa vi ha spinto a partecipare a #TalentHack?
Sicuramente la curiosità verso nuovi temi e la voglia di mettersi sempre in gioco hanno giocato un ruolo cruciale nella scelta della partecipazione. È incredibile la rapidità con cui il team sia riuscito, in un solo giorno, a dividersi i compiti e sviluppare un’idea valida con cui poter interagire con manager di ManpowerGroup e delle altre aziende presenti”.

È evidente che il fattore networking, in eventi come questo, possa generare occasioni future per i partecipanti, come conferma Alessandro: “Il fatto che sia un hackathon di sole 8 ore, da un lato comporta una massima accelerazione sull’idea, dall’altro ti permette di stringere relazioni importanti in pochissimo tempo con uno sforzo minore rispetto a eventi di 3 giorni. Se si ha lo spirito giusto di competere per vincere ed emergere, non importa quante ore lavori”.

Francesco Salvatore, che oggi collabora con Tree, aggiunge: “Partecipare ad eventi di questo tipo ti può far crescere tanto, soprattutto quando sei ancora studente o neolaureato. Non bisogna aver paura di lanciarsi in sfide del genere perché molti dei temi affrontati da questo hackathon offrono spunti lavorativi e dimostrano che è necessario continuare sempre a imparare, confrontandosi costantemente con background e competenze diversi dai propri”.

Partecipare al Talent Hackathon è semplicissimo, e soprattutto gratuito.

Questo il link per registrarsi.

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