NBA Group Chat: Eastern Conference SemiFinals preview

Nicola Bonafini
Tribuna Centrale
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8 min readApr 27, 2019

Gli antipasti sono stati serviti. Adesso iniziano ad arrivare i piatti forti: le semi finali di Conference! Nella NBA l’incertezza, a questo livello di partite, può serenamente regnare sovrana.

Ne parliamo nella solita Group Chat con Adriano Arati focalizzandoci, oggi, sulla Eastern Conference. Perché? Beh semplice: Toronto-Philadelphia scatta questa notte. Ad Ovest, ci sarebbe una gara 7, quella tra Denver e San Antonio che, lei pure, si gioca questa notte… Quindi, via di due puntate e sia quel che sia

Milwaukee Bucks vs. Boston Celtics

Nicola Bonafini: «Hagi, ciao. Partiamo dai nostri pronostici dei primi turni… cioè: siamo stati bravi con Toronto, Milwaukee e Philly, tutto sommato, mentre con Boston abbiamo “visto” un’altra serie… 😂»

Adriano Arati: «Già….Indiana aveva finito la benzina».

Nicola Bonafini: «Esatto… diciamo che alla fine, l’enorme limite dei Pacers è che “dietro Victor (Oladipo), il nulla”, soprattutto dal punto di vista offensivo. E diciamo che ai play off l’attitude ti salva la dignità ma non ti fa vincere le serie. Ora, la domanda chiave che ti faccio è: è stata vera gloria? Ossia, i Celtics sono “tornati” o siamo davanti a una pseudo fake news?».

Adriano Arati: «50–50. Ai play off si sono dati una svegliata e hanno la gente per farlo. Ma Milwaukee presumo sarà altra cosa, anche solo per questioni di ingombro».

Nicola Bonafini: «Leggevo un articolo: i Celtics su un sample molto piccolo, hanno avuto il vantaggio nel punteggio solo il 48% del tempo. Chiaro che poi, nel basket conta “quando” sei in vantaggio, piuttosto che il “quanto”… però appunto: diciamo che abbiamo una serie che obbligherà Brad Stevens a tirare fuori numerosi conigli dal cilindro ed alle stelle dei Celtics di salire di un po’ di colpi… Kyrie in primis. Cosa dici?».

Adriano Arati: «Esatto. I Bucks non avranno Brogdon. Il più adatto a marcarlo. Ma comunque sono più alti, il greco li mangia tutti e fisicamente avran sempre vantaggio».

Nicola Bonafini: «Ah no?… sentivo un podcast che diceva che potrebbe rientrare in corso d’opera, tipo alla seconda o alla terza. Era roba di inizio settimana, eh…».

Adriano Arati: «Le prime 2 sicure fuori, e dopo non sarà a 100».

Nicola Bonafini: «Ok, però per come è strutturata la serie dal punto di vista dei tempi, diciamo, potrebbero comunque riaverlo… qualche minuto nella rotazione lo darà. Sul cento per cento sono perfettamente d’accordo, ma credo che coach Budenholzer lo metterà in rotazione anche così, solo per mettere un po’ di pressione a Irving».

Adriano Arati: «Il tema comunque credo sia la capacità di boston di reggere contro l’attacco dei Bucks. In difesa san già che soffriranno, intendo con i mis-match contro la difesa dei Bucks».

Nylon Calculus/Hickory High

Nicola Bonafini: «Sono d’accordissimo su Giannis, ma quello che mi pare evidente, anche dai numeri sono due cose: a) la difesa dei Bucks, che è competentissima nel decidere chi lasciar tirare e chi no (Bud d’altronde è parte integrante del coaching tree di Popovic e si nota in queste cose) e b) la produzione equilibrata di punti dei Bucks (isolamenti, scarichi, spot up ecc…)».

Adriano Arati: «Quello, quello. Tutti presi da gente tutta sopra ai 2 m».

Nicola Bonafini: «Esatto».

Adriano Arati: «Contro una squadra rapida ma bassina in quell’ottica».

Courtesy of Nylon Calculus/HickoryHigh

Nicola Bonafini: «Esatto. Stavo guardando due cose su Nylon Calculus…. I “sentieri” degli assist di Irving… pochi scarichi sulla linea da tre e pochissimi pocket passess… in generale i passaggi di Kyrie sono tutti outlets, quindi, realmente molto “facili” da coprire per una squadra lunghissima e che può cambiare tanto come i Bucks. La seconda: come nascono i tiri dei Celtics…. prevalentemente ball movement e pace….scarsi nella shot selection e appena sufficienti nel movimenti dei giocatori sul campo… diciamo che sulla carta Milwaukee ha tutto per incanalare subito la serie in suo favore,tecnicamente dico».

Adriano Arati: «Sì. Gli altri sono molto più esperti, potrebbero farli andar fuori di testa qui e là».

Nicola Bonafini: «Anche perché credo… sinceramente… sia, se non l’unica, la migliore arma che hanno. Un uomo chiave per i Bucks e uno per i Celtics?»

Adriano Arati: «Middleton e Horford. Il greco, ovviamente, ma è scontato. Se Middleton continua a segnare così, non li fermano. Horford invece deve tenere su la baracca».

Nicola Bonafini: «Io dico Brook Lopez, perchè difensivamente ha un ruolo fondamentale come ingombro e presenza contro le penetrazioni dei piccoli “verdi” e in attacco deve portare fuori Horford e stancarlo a forza di triple. E Hayward, ma questa è facile, perché mi pare al di là di tutto quello con l’IQ e la sostanza migliore per poter mettere qualche granello di sabbia nell’ingranaggio di Bud… Chi passa alla fine?».

Adriano Arati: «I Bucks, ma soffrendo».

Nicola Bonafini: «Io dico Bucks in sei. Tirate… molto tirate».

Toronto Raptors vs. Philadelphia 76ers

Nicola Bonafini: «Parliamo di Toronto-Philly che inizia questa sera?».

Adriano Arati: «Vai…».

Nicola Bonafini: «C’è da dire che sul primo turno abbiamo centrato anche il punteggio… Serie simili come andamento, ma decisamente diverse come sensazioni che hanno lasciato in chi le ha viste… concordi? Tradotto: Toronto è molto più avanti di Philly arrivati a questo punto».

Adriano Arati: «Sì, ma allo stesso tempo ha momenti di down totale,vedi gara 1 e un problema negli esterni, nonostante una frontline oggettivamente di altissimo livello. Loro sono i più attrezzati contro Embiid che se tace e riesce a giocare è un fenomeno come pochissimi».

Nicola Bonafini: «Eh si…. concordo. Allora…. su Embiid si potrebbe spendere un’intera giornata a parlarne per quanto sia fenomenale, immaturo, e controverso in tutte queste cose. Diciamo che Gasol è uno di quelli che lo fa soffrire di più, mentre con Ibaka ci va a nozze…. ma il punto con Embiid è duplice: come sta (e da quello che dice, non sta proprio bene….) e quanto riesce a limitare quelle cazzo di palle perse dal palleggio che sinceramente sono devastanti perché generalmente finiscono con un layup dell’avversario. Al di fuori di quello, è un giocatore devastante, e, mi ripeto nelle mie convinzioni, era dai tempi di Hakeem che non si vedeva un ballerino simile sui campi NBA. Troppe armi, troppi “piedi”, troppi polpastrelli, e troppo volume…».

Adriano Arati: «Ha tutto, compreso quell’arresto e tiro da 5 metri notevole».

Nicola Bonafini: «Sulla moneta… da guardia!».

Adriano Arati: «Però, come detto, è fragile. Gasol lo menerà e sa come farlo, e Ibaka da cambio è comunque un lusso e, oggettivamente, potendo lasciare Simmons largo, loro hanno i due “raddoppiatori” più forti del mondo, Leonard e Siakam. Brutta roba…».

Nylon Calculus

Nicola Bonafini: «Sai la sensazione che ho vedendo Philly ? (e non scopro l’acqua calda). Che presi singolarmente sono abbacinanti…. li prendi come “unicum” e oggettivamente resti lì… Simmons è un unicorno, Butler per come difende e ci dà, il tiro di Harris, il moto perpetuo di JJ e Embiid…. solo che…non sono una squadra!! Hanno giocato 10 partite assieme, Hagi…. non hanno una frequentazione tecnica seria, e questo li rende sfavoriti. Contro, appunto, una squadra che come hai perfettamente notato: ha atleti che stanno con loro, e che li portano dove vogliono loro».

Adriano Arati: «però sono intriganti, i Sixers, pure troppo…».

Nicola Bonafini: «Si si… eccome!».

Adriano Arati: «Nel senso che è un progetto che ti invita a crederci,mentre probabilmente dovresti venderne 1 o 2 e prendere altri 3 Redick, per dire».

Nicola Bonafini: «E’ un progetto che ti invita a crederci, ma che ti dice anche… ci vuole tempo».

Adriano Arati: «E che non ha garanzie. 4 stelle, rischi di scoppiare, a parte il cap… cioè, se prendi Collison, Sabonis e Matthews da Indiana, fai meglio che con una delle 3 stelle esterne probabilmente e a me i 3 esterni dei Sixers piacciono tutti da matti. Harris incluso».

Nicola Bonafini: «Tornando alla serie… la panca di Philly, purtroppo, è deficitaria rispetto a quella di Toronto… e Mike Scott non è in forma ed ha problemi fisici e questo è pesante… Per quanto riguarda il tuo discorso, io credo che JJ col bene che gli voglio, l’anno prossimo non lo rivederemo e forse anche Butler…. poi, però, ci starebbe anche che ci riprovino e rinnovino tutti e paghino la Luxury…. Bah… nel presente… Toronto sarà senza Anunoby che come 3 & D è solido per loro… però mi sembrano sinceramente più profondi. Siakam e Leonard possono oggettivamente francobollare da Simmons a Butler indistintamente…»

Adriano Arati: «Scott in effetti è mezzo rotto…».

Nicola Bonafini: «Ecco… quindi, ai PO puoi anche “girare” a sei/sette uomini di rotazione, ma quelli devono essere determinanti… non so, a parte Boban che ha due mani incredibili per la stazza, se gli altri sono in grado di avere impatto…»

Adriano Arati: «Se Phila arriva in finale, o almeno alle finali di conference, possono provare a tenere tutti. Se escono prima, kaputt».

Nicola Bonafini: «E’ una visione che ha diritto di cittadinanza anche di là. Così come alcuni dicono che in fondo le prime due squadre a Est di quest’anno sono top teams veri… Philly è nuova nuova, perchè lo è… diciamo che un’altra chance la meriterebbe, almeno per verificare i margini di crescita…. bah… sono questioni di lana caprina in fondo… Josh Harris e gli altri soci han fatto quello che han fatto perché voglio vincere… se non arrivano a competere probabilmente qualche testa rotolerà».

Adriano Arati: «Però mi sembrano frettolosi. Proveranno con un’altra squadra».

Nicola Bonafini: «Come per Bucks-Celtics, i tuoi uomini chiave di Toronto-Philly?».

Adriano Arati: «Lowry, perché sta faticando troppo e ora ne hanno bisogno. Tobias Harris di là, nel senso che deve riuscire a farne sempre 20 anche lui con pochi tiri, ha sempre giocato meglio quando ne mancava un altro. Infine, il ginocchio di Embiid».

Nicola Bonafini: «Su Lowry concordo, e siamo al solito punto che nei playoff sparisce troppo facilmente. Di là, dico due nomi: JJ Redick perché come per Lowry serve che abbia impatto offensivo aprendo la scatola e la panchina dei Sixers che deve tenere botta senza spremere esageratamente i titolari (difficile… molto difficile). Chi passa? Io dico Toronto in sei».

Adriano Arati: «Raptors in sette partite».

Nicola Bonafini: «Splendido! A domani per la Western Conference».

Adriano Arati: «💪»

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Nicola Bonafini
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journalist, blogger, writer, media manager, editor. Sports, mainly… but not only. Italian is my language, English is my passion