NBA Group Chat: la mattanza della Western alle Semifinali di Conference

Nicola Bonafini
Tribuna Centrale
Published in
10 min readApr 28, 2019

Parlare della Eastern Conference della NBA è… “facile”. La Western, invece… Quella è impronosticabile. E’ una mattanza, e si gioca sul filo sottile degli umori delle squadre.

In una parola: Golden State è la più forte. Golden State è spanne sopra a tutte le altre. Golden State lo sa ed è così tanto indolente che potrebbe regalarti le partite “in sfregio” all’inferiorità dell’avversario.

Alla fine, in queste semifinali playoff abbiamo il remake della finale all’Ovest dell’anno scorso: i campioni appunto, contro gli Houston Rockets e Portland che ha rullato senza troppi complimenti Oklahoma City contro Denver, sopravvissuta alla gara 7 di ieri notte contro San Antonio.

Siamo ancora con Adriano Arati per la seconda parte della nostra group chat sui playoff NBA.

Golden State Warriors vs Houston Rockets

Nicola Bonafini: «Una cosa va detta: i playoff ad Ovest sono totalmente impronosticabili».

Adriano Arati: «Esatto…».

Nicola Bonafini: «Utah si pensava potesse portare lungo Houston, invece, come avevi visto giusto tu, le percentuali di tiro hanno fatto la differenza… e poi c’è la preoccupante indolenza dei Warriors che sta costeggiando l’indisponenza. Prego… A lei!»

Adriano Arati: «Indecifrabili davvero, ma sanno che è l’ultima danza e rimangono i più forti».

Nicola Bonafini: «Sì lo sanno tutti, Steve Kerr compreso… Sono i più forti con piste di vantaggio nei loro momenti migliori, contro i Clippers li guardavi e compredevi perfettamente l’abisso che c’era tra le due squadre. Però, Hagi… bisogna farlo vedere».

Adriano Arati: «Esatto».

Nicola Bonafini: «Non so… cioè…. c’è una parte di me che “teme” che questi possano andare fuori coi Rockets…»

Adriano Arati: «Solo coi Rockets. Ma hanno Iggy dall’inizio, e quindi cambierà molto rispetto all’anno scorso, soprattutto in difesa».

Nicola Bonafini: «Ritieni che i postumi della serie dell’anno scorso abbiano una loro influenza quest’anno? E se sì, in che cosa? quali aspetti?».

Adriano Arati: «Non lo so, sono realtà molto diverse, soprattutto Houston e sono bravi a mandarti fuori giri e a farti fare il loro gioco ma i warriors sono comunque troppo anche in una sparatoria».

Nicola Bonafini: «Due elementi…. il livello di affaticamento di Harden… che Utah ha decisamente sfiancato usando la difesa “da dietro” per cinque partite e sostanzialmente facendo vedere a tutti un modo per limitarlo… dall’altra: una differenza nei match ups tra l’anno scorso e quest’anno: PJ Tucker su Durant al posto di Ariza… contro il secondo KD ha banchettato contro il primo, più fatica…. anche se, diciamo… sono questioni di lana caprina anche queste: come dici tu, se i Warriors giocano… vincono… se fanno flanella vanno a casa. Diciamo che per ora, almeno un passaggio a vuoto mi sento di metterlo in preventivo. Detto ciò, gli uomini chiave di Warriors-Rockets?».

Adriano Arati: «Io rimango coi Warriors, che odiano i Rockets e quindi con loro giocheranno. Gli uomini chiave per me saranno Durant e Capela. Se KD fa sul serio, è finita. Capela aveva problemi di infezioni, senza di lui, sotto è un massacro».

Nicola Bonafini: «Curry (facile) non tanto per l’attacco ma per quanto riuscirà ad abbassare le percentuali di penetrazione di Harden quando si ritroverà contro di lui…. e tutti i tiratori dagli angoli di Houston che dovranno convertire a ritmo indefesso. Pronostico? Dico Golden State in 6… ma li aspetto al varco dal punto di vista dell’atteggiamento».

Adriano Arati: «Concordo con te: 4–2 Golden State e vediamo come va».

Denver Nuggets vs. Portland Trail Blazers

Nicola Bonafini: «Alla fine è Denver-Portland».

Adriano Arati: «Yeah…».

Nicola Bonafini: «Diciamo che su Portland-Okc l’abbiamo letta tutta al contrario. Ma posso dire? Colpa, molta, di OKC che l’ha giocata veramente male male… e forse una discussione su Mr Tripla Doppia andrebbe fatta… a bocce ferme»

Adriano Arati: «Io lo difenderò a oltranza ❤… »

Nicola Bonafini: «Lo so, lo so…. sarai l’ultimo giapponese 😅»

Adriano Arati: «Secondo me l’hanno persa con i troppi isolamenti di Russ e Paul George, certo ma anche sotto canestro dove dovevano dominare. Poi Portland ha imparato l’anno scorso sono stati eliminati dai Pelicans che raddoppiavano a raffica sulle guardie. Ora si sono adeguati e le ali sono cresciute, poi bravissimo Kantner che però credo abbia un problema alla spalla serio ora».

Nicola Bonafini: «Si, vero… era l’anello debole… è stata una delle chiavi…»

Adriano Arati: «Anello debole dietro, dai…Davanti era perfetto come passatore e finisher».

Nicola Bonafini: «Dietro sì… vero… Difensivamente. In attacco è sempre stato competentissimo. Adesso però ha un altro bell’osso da gestire. Cosa dici?».

Adriano Arati: «Adesso per assurdo potrà soffrire meno, nel senso: Jokic certe cose le fa comunque, anche contro Russell (Bill… non Westbrook….) e rispetto ad Adams ti picchia meno. Diciamo che lo spremerà meno, partendo dal presupposto che almeno metà delle cose di jokic proprio non le fermi».

Nicola Bonafini: «Si si beh in difesa Jokic si spreca il giusto… solo che in attacco i PNR li gioca lui… come palleggiatore/passatore! Siamo al rovesciamento degli assiomi!».

Adriano Arati: «Kanter non può fermarlo, ma su certe situazioni nessuno può farlo. Ma almeno non ti mena come Adams, quindi in attacco sei più fresco e Portland potrebbe scegliere di farne fare 40 a Jokic pur di non fargli mettere in ritmo gli esterni. Ci ha provato anche Pop».

Nicola Bonafini: «Si è così… poi magari ti prende Plumlee e qualche sberla arriva. Ma cambia poco… Si secondo me è quello che proveranno a fare (evitare che gli esterni prendano ritmo…). Mi sembra che Pop su questo abbia provato a segnare una strada. In gara 6 gli è riuscito. Ci stava riuscendo anche ieri notte… ma poi i giocatori sono diventati tutti “sordi” ed è stato un casino. Portland il game plan lo fa sugli altri “4” secondo me…».

Adriano Arati: «Eh ma è fatica vera eh… Poi sì, Plumlee e Jokic assieme sono efficacissimi. Sui Blazers si torna sempre al punto classico: alla fine comunque, o Lillard e McCollum ne fanno 60 di media o nulla, e Stotts andrà con il “tutti fuori”. Dietro la linea dei tre punti. Denver ha tantissimo talento, e Jokic, comunque, a far giocar gli altri riesce sempre aiutato dal fatto che l’altro lungo è un professore come Millsap».

Nicola Bonafini: «Altura, pubblico e come dici tu, il talento esteso su otto, nove giocatori… Penso due cose su Denver. E’ stata bistrattata (come Portland per altro) per essere totalmente unproven ai playoff, ma alla fine, non sono stati la due a Ovest così a lungo per caso e la seconda è che le sette partite contro gli Spurs sono stati un corso di laurea breve in “playoffologia” 😂😂😂 Quindi saranno pronti… magari stanchi, ma pronti sicuramente!».

Adriano Arati: «Sì, molto e hanno una rivale con carattertistiche simili, come esperienza etc. Contro le altre due sarebbero stati mangiati».

Nicola Bonafini: «Vero».

Adriano Arati: «così rischiano di andare alla finale di Conference e farsi esperienza preziosa».

Nicola Bonafini: «Poi sul fattore campo se ne può parlare, perché anche in Oregon non è che scherzano… Volevo farti tornare su Lillard e McCollum che ne devono far 60…. tutto sommato ce la possono fare».

Adriano Arati: «magari anche meno, ma percentuali alte…»

Nicola Bonafini: «In questo senso, sto ragionando, Denver ha molti uomini da mandargli contro, ma sono tutte taglie simili a loro…».

Adriano Arati: «Se hanno spazio… poi Aminu, Harkless, Turner, Hood, etc sono un buon cast…Lyman, Seth Curry…»

Nicola Bonafini: «Perfetti per riempire gli spazi lasciati dal duo Lillard/McCollum».

Jamaal Murray shooting chart nei playoff (courtesy of pbpstats)

Adriano Arati: «Ma il duo deve essere bravo a leggere le situazioni e comunque garantire punti. OKC ha perso, è vero, ma ha pure vinto Lillard… mostruoso. Denver in compenso deve avere qualche esterno che sale, Gary Harris è stato molto bravo a farlo, ed essendo il più fisico è il più adatto a farlo ai play off ma han bisogno di Murray».

Nicola Bonafini: «Esatto… lui deve ancora sintonizzarsi sulle frequenze dei playoff… e comunque ci sono passati tutti i talenti diciamo… la prima volta è sempre la più dura. E’ una sintesi un po’ troppo giornalistica se dico che Portland ha un “edge” sulle prestazioni di punta, ma Denver è più forte sui primi otto giocatori?»

Adriano Arati: «Ci sta… a parte una punta che parla slavo, ma già sappiamo. E che comunque alla prima serie po della sua carriera non ha risposto male».

Nicola Bonafini: «Ecco, grazie perché mi fai l’assist… così ti tocco nel vivo Jokic miglior centro passatore della NBA… più ancora di Arvydas Sabonis… Dibattito vero questo qua oltre oceano…».

Adriano Arati: «se senti bussare è il messo che ti notifica la querela…»

Nicola Bonafini: «Ecco! Allora, sei ancora lucido!»

Adriano Arati: «comunque miglior centro passatore di sempre Dalibor Bagaric ❤»

Nicola Bonafini: «No dai! Adesso la querela arriva a te! 🙈🙈🙈🙈🙈»

Adriano Arati: «Lo sapevo…comunque Jokic a passarla è nella categoria Sabonis, sì».

Nicola Bonafini: «Si… però quello là, con altre regole difensive…. faceva cose che questo qua ancora non fa…. Diciamo che ti dà la sensazione che ci possa arrivare, ma secondo me Sabas è ancora il primo per distacco»

Adriano Arati: «Mondi diversi, e in assoluto uno come sabonis non passerà davvero più. Come passatore europeo, poi, ci metterei anche Kukoc e gli assist con l’effetto per farla ricevere meglio».

Nicola Bonafini: «Poi aspetta… e poi la chiudiamo, perchè stiamo scadendo nell’amarcord più bieco…. Sabas senza le ginocchia eh… quelle le aveva lasciate dentro al frigo con la Vodka»

Adriano Arati: «sì, sì a oggi, per me il miglior Gasol (Pau) è stato meglio di quello che si è visto di Jokic, fra 5 anni vedremo…però, come prime sette gare play off in carriera si è visto di peggio».

Nicola Bonafini: «Eccome! Molto peggio. Ma infatti non è una discussione su Jokic… è la discussione sulla malattia degli americani di fare le classifiche su tutto e finire a fare delle figure di guano ecco…Uomini chiave?»

Adriano Arati: «Murray e Lillard».

Intermission

Adriano Arati: «Sto guardando anche i tabellini di Toronto-Phila. Lì ci abbiamo preso…».

Nicola Bonafini: «Eh sì…. Ci abbiamo preso perfettamente!»

Adriano Arati: «Embiid 5 su 18… peraltro, capisco sempre più New Orleans quando in inverno era pronta a dare Davis a Toronto a patto che Siakam fosse dentro la trade e Powell e Van Fleet, e avevano pure Dorell Wright. Bravi davvero con le scelte di mezzo».

Nicola Bonafini: «Si si… Ujiri è uno che il suo lavoro lo sa fare per bene. I miei timori su Philly sono assolutamente fondati, e c’è poco da fare… contro Toronto devi essere molto più squadra di ciò che sei adesso… poi… è solo Gara 1!»

Adriano Arati: «Ma sì, alla prossima tirano bene e gliene danno 20 perché se il quintetto gioca tutto al massimo, fanno paura».

Nicola Bonafini: «Tornando a bomba: Murray uomo chiave anche per me perché deve essere assolutamente la seconda punta e per Portland i lunghi e mezzi lunghi perché su Jokic ci sarà da lavorare e tanto. Vai di pronostico…»

Adriano Arati: «Denver in sette».

Nicola Bonafini: «Io dico Denver in sei».

Il gran finale….

Nicola Bonafini: «Ultima domanda….Dammi i tuoi hot takes sul draft NFL».

Adriano Arati: «Giants fuori di melone, completi. Arizona o ha fatto 13 o sono folli veri. Nick Bosa non ha scelto la città giusta per fare il nazi-trumpiano. Williams e Allen dovevano andare alla 1 e alla 2 e lo faranno vedere. Chi sceglie i qb a Miami quanto beve? ;) e complimenti ai Chiefs, che perderanno 2 fenomeni in 6 mesi solo perché sono due criminali patentati. e sono a lutto per Doug Baldwin, che dovrà ritirarsi a 30 anni per le botte prese. Ti segnalo il video dei Seahawks in cui presentano il ricevitore del futuro, DK Metcalf fisicatissimo, si presenta a torso nudo e coach Pete Carroll si spoglia anche lui, a quel punto».

Nicola Bonafini: «Provo a mettere un po’ di cose assieme. Tyreke Hill: qui siamo alla criminalità dura e pura… ma d’altronde come dice il mio amico Murat Zincir (che a parte il cognome è un americano a tutto tondo) “la stagione NFL dovrebbe durare 365 giorni all’anno , perché questi sono due criminali veri e fuori dal campo sono dei thugs ”…. Su Metcalf/Carroll visto… Carroll è un mito assoluto e sarebbe bello avesse vinto di più… peccato abbia incontrato Belichick sulla sua strada…. Miami… siamo sempre in Tanking for Tua mode, caro Hagi…»

Adriano Arati: «Ma tu dici? ancora? Perché dar via una seconda scelta, allora tieniti Fitz un anno. Boh comunque, premio mistero per i Giants, loro davvero incomprensibili».

Nicola Bonafini: «Abbiamo aggiunto competizione in una QB Room patetica con un 35enne bombarolo matto (Fitzpatrick) che era il titolare indiscusso e due sfigati a fare i sostituti… Adesso abbiamo almeno la numero dieci del draft dell’anno scorso in quella stanza, che costa uno “sputo”, per la quale si è pagato un prezzo modesto, sapendo che l’anno prossimo abbiamo dodici scelte e secondo il Jimmy Johnson trade score, se fosse necessario, abbiamo tutti i pezzi per salire nella top four e prendere il QB buono… Inoltre, Miami non ha una linea offensiva degna di questo nome… non ha degli edge rusher, e non ha un secondo CB che possa stare in campo».

Adriano Arati: «Ma proprio per questo, era un draft profondo in difesa c’è stata gente che ha fatto trades al ribasso a raffica».

Nicola Bonafini: «Si ma hai troppi buchi nel roster, Hagi. Ed i disastri degli anni scorsi te li stai portando “dentro” a questo draft…».

Adriano Arati: «Nota sui criminali: però Hill e Hunt (che è a Cleveland al momento) sono due dei 10 migliori playmaler offensivi della Lega, Mahomes non sarà contento»

Nicola Bonafini: «No… però l’NFL deve dare un segnale…. è una cosa troppo pesante questa qua. Cioè donne e bambini no dai… Cmq sull’NFL dovremmo fare una chat a parte…. troppa roba, troppo succulenta. Cioè adesso inizia la nostra stagione preferita, è il nostro momento! 😂😂😂. Criminali e scambi senza senso… il top!».

Adriano Arati: «🙈»

Nicola Bonafini: «Hagi, grazie come sempre! Ci rivediamo per le Finali di Conference!».

--

--

Nicola Bonafini
Tribuna Centrale

journalist, blogger, writer, media manager, editor. Sports, mainly… but not only. Italian is my language, English is my passion