TC Calcio Group Chat. Mercato di Gennaio… attendista, in una parola

Nicola Bonafini
Tribuna Centrale
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12 min readFeb 5, 2019
Kevin De Bruyne, secondo Albert è lui il miglior “nuovo” acquisto ( o uno dei migliori) del mercato di Gennaio

Un mercato di Gennaio, “maturo”? O forse con pochi soldi? O forse, ancora, con poca voglia di buttare via quei pochi soldi rimasti nel budget dei club europei che, con tutta probabilità, stanno affilando le armi, di già, per quello estivo. Certo qualche “botto” c’è stato. Un pistolero al Milan… Il nuovo Beckenbauer al Barcellona… Un “rental” — ma di qualità — per rendere la “Sarri-ball” un po’ più contundente… Insomma, un po’ di robetta si è vista. Niente di particolarmente eccitante o da mandare agli annali, ma soprattutto all’estero, qualche cosa di cui parlare c’è.

E noi, ossia Albert, Nicola e Simone non ci sottraiamo a parlarne.

Simone Russo: «Allora da quello che ho visto in giro la sessione invernale è stata parecchio interlocutoria. Le big spender si muoveranno in estate, mentre a gennaio abbiamo visto poco, con alcune eccezioni. Mi vengono Pulisic, Piatek, Higuain. Che dite?»

Nicola Bonafini: «Simo, concordo in questo senso: è stato un mercato in cui, appunto, le big, quelle che per antonomasia si ritengono quelle con il maggior impatto a livello finanziario, hanno davvero fatto poco o pochissimo, riservandosi il lavoro per la sessione estive. Mi è sembrato un comportamento tutto sommato “maturo”…. se poi questa maturità sia derivata da una vera e propria strategia e non da fatti contingenti.. beh quello lo scopriremo solo vivendo! 😀. I nomi che hai detto sono quelli che sicuramente hanno solleticato un po’ l’attenzione di tutti, anche se con situazioni e valutazion idiverse che se vorrette sviscereremo ad una ad una…. però una big spender che sul mercato ha fatto davvero in Europa c’è, secondo me, e si chiama Barcellona…n quel novero di noi, non hai citato Frenkie De Jong, che è il new kid on the bloc vero del calcio europeo mi pare».

Albert Bertolini: «E’ stato un mercato da giorni della Merla, come spesso capita, ma con alcuni movimenti molto pesanti, alcuni già a gennaio altri proiettati all’estate. Il passaggio di Piatek al Milan, per citare un termine molto caro agli appassionati di TAV, quindi il rapporto costi/benefici, è di gran lunga il favorito alla statuetta dell’Oscar come miglior operazione invernale… Nic, sto parlando di giocatori forti ma umani, non di ragazzi prodigio, De Jong è un mondo a parte. E’ nettamente la miglior operazione fatta dal Barcellona dopo quella di Dembele. Però, ragazzi, 35 mln e 2 di stipendio annuo a uno di 23 anni che bolla (“fare goal”, per i non calciofili… nda) così è un colpaccio!».

Simone Russo: «Palma d’oro del mercato europeo al Barcellona quindi? Per l’italia con Paqueta e Piatek direi Milan»

Albert Bertolini: «Sono d’accordo, il gol che ha fatto all’Olimpico… lo fanno solo quelli di quella razza li. Palloni toccati meno dei due telecronisti poi quel movimento li che non è marcabile e tutti a casa»

Nicola Bonafini: «Si, ma non solo per De Jong… perché Todibo è un ragazzo di cui si parla molto bene e gioca in un ruolo che al Barcellona sono carenti, visto che Busquets non è eterno, e pure Murillo è un giocatore che va ad allungare le rotazioni in una zona della rosa dove l’età inizia a farsi sentire. Il Barcellona sta rifondando la rosa, direi, sotto ad una relativa coltre di silenzio…».

Albert Bertolini: «Il Barcellona sta costruendo una nuova dinastia. E c’è una bella differenza rispetto a fare un bel mercato…»

Nicola Bonafini: «In Italia assolutamente il Milan, anche perché, dopo, se vuoi parliamo del Bologna, per come si sono mosse sul mercato… e non so se è il caso… 😀… Berto è in forma… ha mangiato un libro di iperboli!»

Albert Bertolini: «Ho mangiato un pezzo di gnocco con la coppa che è di per se un’iperbole!»

Nicola Bonafini: «Non so se è una dinastia, diciamo che sicuramente è un rinnovamento di alto livello, poi la differenza per ora la fa sempre il Diez (e la debolezza delle altre In spagna, anche le grandi, hanno pensato più a vendere che a comprare mi pare). Se penso che, Barcellona a parte, l’unico altro colpo è Morata in prestito all’Atletico, che però ha ceduto pezzi importanti…Non so, le conclusioni traetele voi…».

Albert Bertolini: «In Spagna possono spendere in due e mezzo, solo che la numero due è attualmente alla ricerca di un perché e di una guida tecnica adeguata al nome e alla tradizione».

Simone Russo: «In Italia dopo il Milan il mercato più grosso lo ha fatto l’Empoli che retrocede con 19 milioni in più in cassa grazie alle cessioni alla Fiorentina di Traore e Rasmussen, di fatto due esordienti. Corsi è un genio»

Nicola Bonafini: «E Zajic in Turchia, giusto?»

Simone Russo: «Giusto»

Albert Bertolini: «Si, e aggiungici il paracadute se scendono»

Nicola Bonafini: «Genio assoluto… esatto Berto, quindi l’anno prossimo tornano su e rifanno quello che hanno fatto quest’anno… evviva!».

Albert Bertolini: «Esattamente, visto che non si chiamano Hellas Verona…»

Simone Russo: «Domanda: a parte i colpi grossi, avete visto in Italia un colpo intelligente che vi va di sottolineare? E se non in Italia, all’estero…»

Nicola Bonafini: «In Italia, per me Jankovic, dal Partizan alla Spal… è un giocatore di cui si parla molto bene che però viene da un infortunio ed è stato fuori a lungo. E’ un giocatore che per quel livello di squadra lì, se sta bene, può far fare un salto di qualità. All’estero… hum… sono curioso di vedere Tyler Adams al Lipsia. Ho visto uno spezzone venerdì scorso contro l’Hannover e, tenendo conto che l’Hannover è in disarmo, mi è piaciuta molto la personalità del ragazzo… che sembrava giocasse a Lipsia da sempre»

Simone Russo: «Che giocatore è Adams?»

Nicola Bonafini: «Americano, centromediano ex New York Red Bull, 19 anni, ovviamente passato “internamente” ai Red Bull Lipsia»

Albert Bertolini: «In Italia dico Soriano, che col Bologna attuale c’entra il giusto, cioè poco, e gli alza il livello di due tacche facile. All’estero vorrei sottolineare l’acquisto di …. “Nessuno”!, giocatore svincolato, da parte del Tottenham… E sono terzi senza aver messo dentro un solo pezzo tra estate e inverno…Inoltre, concordo su Tyler Adams, giocatore che mi piace e che ha la stoffa per fare un bel percorso. Quanto lungo e quanto glorioso è presto per dirlo, ma il ragazzo ha qualcosa che lo distingue dalla massa della globalizzazione centrista del calcio moderno.».

Nicola Bonafini: «Ed aver lasciato partire Dembele per la Cina… è un fenomeno da studiare quello, ma che dice anche molte cose sul Tottenham in generale».

Albert Bertolini: «Si perché Winks adesso sembra veramente il miglior Parker e fino a due mesi fa non si capiva come potesse anche solo farsi un cameo a Wembley».

Nicola Bonafini: «E sempre per rimanere in ambito Lispia, un altro, a mio avviso, acquisto interessante che si lega ad una domanda che voglio farvi è Emile Smith-Rowe che dall’Arsenal è andato anche lui in Germania… La domanda è: come valutate e che spiegazione vi date del perché così tanti talenti giovani delle cantere inglesi vanno in Germania? (sentivo un podcast oggi che ci sono scout di squadre della Bundes che stanno letteralmente ivadendo la Gran Bretagna…)»

Albert Bertolini: «È una bella domanda. Io credo che ci sono almeno due risposte. La prima: hanno più possibilità di diventare “star” in breve tempo in Bundes che in Premier, perché sanno che se ci investono saranno al centro del progetto con da subito. Adesso tutti parlano di Sancho, ma siamo sicuri che se avesse deciso di seguire il percorso standard non sarebbe finito un paio di stagioni in giro tra Norwich e Crystal Palace? Questo fa già la superstar al Dortmund e gioca la Champions League. La seconda: i soldi. I club tedeschi sono in grado di offrire dei package economici da primo violino a giovani che rinnovando in Premier prenderebbero di meno».

Simone Russo: «Probabile che il molto buon materiale che sta venendo fuori dalle nazionali giovanili inglesi non trovi uno sbocco immediato in Premier»

Nicola Bonafini: «E questo è il punto. Vi chiedo questo: un Wan -Bissaka che l’anno scorso non si è cagato, scusate il termine, nessuno, e che sarà quello su cui il Crystal Palace l’anno prossimo farà mercato, proiettato in una squadra di Bundes, per caratteristiche e rendimento, probabilmente non scenderebbe sotto il livello di, non dico Bayern, ma certamente di un Dortmund, Gladbach, Lipsia, o simili…»

Albert Bertolini: «Si è così. La fascia è quella li.»

Nicola Bonafini: «Un concetto a confermare quello che dite entrambi: l’imbuto per gli indigeni buoni in UK è stretto stretto in prima squadra… l’offerta che un club di alto livello di Bundes può mettere sul piatto è estremamente competitivo, senza rischiare problemi ambientali come storicamente capita quando un giocatore inglese si sposta nel Sud Europa, perché le barriere linguistiche sono di molto attenuate perché tutti là parlano inglese fluentemente…Altro nome che stavo guardando adesso, Reece Oxford all’Augsburg… ragazzi…. che diaspora!»

Albert Bertolini: «E teniamo presente anche il tema plusvalenze. Se un ragazzo non rinnova col suo club inglese e finisce in Bundes, si parla di training compensation che può essere anche bella alta, ma sti ragazzi se hanno qualità e possono giocare con continuità , sono un favoloso return of investment».

Simone Russo: « City United Liverpool Real Juve e Psg quasi ferme. Ci aspetta una estate di botti? Non avevano bisogno di qualche punturina di collagene subito?»

Nicola Bonafini: «Beh la Juve sicuramente sì… al centro difesa!»

Albert Bertolini: «Beh la Juve intanto a giugno aggiunge un gallese…»

Nicola Bonafini: «Che è un colpo notevolissimo… finché gli regge il fisico!»

Albert Bertolini: «Lo United sarà quella che in estate farà scoppiare una bomba a idrogeno sul mercato, che sia Ole (quindi Sir Alex) o un altro il nome di battesimo del manager».

Nicola Bonafini: «Lo United credo che, finché non hanno chiaro chi è il manager l’anno prossimo, fanno fatica ad andare sul mercato… forse c’è un po’ di prudenza… anche perché un conto è offrire una Champions League, e un altro un’Europa League, tenuto presente che, al di là dei trofei, questi sette anni dalla partenza di Ferguson l’appeal del club si è molto abbassato».

Albert Bertolini: «Il City il miglior acquisto ce l’ha in casa…»

Simone Russo: «Chi?»

Nicola Bonafini: «Esatto, chi?».

Albert Bertolini: «Quello belga coi capelli rossi.»

Simone Russo: «Albert pensavo Foden…😀…Vedi che sei troppo criptico?»

Albert Bertolini: «Foden potenzialmente può prendersi il club in mano tra qualche anno. A oggi, ammesso e non concesso che torni quello di prima, non ci sono centrocampisti più forti e decisivi di De Bruyne al mondo»

Nicola Bonafini: «Ahhhhh, ok!… Tornando a bomba… Il PSG ha perso le De Jong sweepstakes, pesantemente… ha offerto più soldi, ma ha vinto il Barcellona e questo secondo me dice tutto sull’artificialità del “progetto” PSG. l Real è sconcertante e si dovrebbe fare una “puntata” a parte… se penso che il solo colpo invernale è stato Brahim Diaz, abbiamo chiuso qua. Ripeto, sconcertante!»

Albert Bertolini: «Sconcertante!».

Nicola Bonafini: «In Inghilterra (pundits e podcasters), hanno valutato malissimo l’arrivo del Pipita al Chelsea… il vostro take su questa operazione?»

Albert Bertolini: «Malissimo, parliamone … Higuain resta Higuain. Fisicamente e tecnicamente potrebbe fare i danni anche di la’. E devo dire che due gol all’Huddersfield sono comunque due gol per cominciare. Io credo che Higuain sia molto più adatto al gioco di Sarri di Morata o Giroud, in primis perché quei tagli e movimenti li conosce a memoria. Io semmai contesto questa fastidiosa opera di napolizzazione e/o empolizzazione di Stanford Bridge di un allenatore sicuramente molto bravo ma che ha una cronica allergia a chi non ha ancora allenato».

Simone Russo: «Higuain vuole essere servito con continuità e precisione, cosa che il Milan non poteva garantirgli mentre il Chelsea sì. Il problema è che magari fa sei mesi da Higuain ma a giugno ti trovi di fronte il dubbio se puntare o meno su un attaccante di 32 anni che ha voluto l’allenatore che a sua volta non si sa se resterà lì. In definitiva: colpo di corto respiro. De Bruyne è top class, magari Guardiola deve costruirgli davanti un dopo — Aguero. Foden mi piace, come Alenà (Barcellona). Questi sono bei colpi fatti in casa. Real Madrid, è caos totale e assenza di idee ma d’altra parte finché c’è Solari è anche logico che non gli spendano soldi».

Nicola Bonafini: «Però rimane lo sconcerto per la conduzione generale della stagione, diciamo… Sul Pipita, dico solo due cose: segnerà, perché ce l’ha nel sangue e segnerebbe anche nella serie A lappone, però i segni dell’età si notano tutti, inizia ad avere un qualche problema fisico di troppo ed è sostanzialmente un rental, quindi credo che a 32 anni, la via è quella verso il “down” più che l’”up”, ma staremo a vedere… Mi permetto di segnalare, così spulciando tra le coltri, il colpetto messo a segno dal City per le sue giovanili col croato Ante Palaversa… 18 anni, centrocampista… ecco di questo si dice molto bene, e quindi complimenti allo scouting department dei Citeh».

Albert Bertolini: «Parliamo della Roma e del probabile rinnovo di Zaniolo? O per Nic è troppo dura pensare che in cambio gli han dato il Ninja?»

Nicola Bonafini: «No no, parliamone pure…»

Albert Bertolini: «Ti lascio il palco…».

Nicola Bonafini: «Sul Ninja dovrebbero esprimersi Spalletti e Ausilio… L’unica cosa che dico è che in linea di principio i giovani buoni o di prospettiva andrebbero tenuti e valorizzati ma all’Inter, prima del fair play finanziario, durante il FFP e dopo il FFP i giovani sono stati usati come merce di scambio per arrivare a giocatori già affermati. Zaniolo non era titolare fisso di una Primavera, quella nerazzurra, che l’anno scorso ha vinto tutto in Italia, ma il cui potenziale era evidente. Col senno di poi, adesso ti incazzi, perchè vedi che del Ninja sono rimasti solo i tatuaggi e l’adipe, mentre questo è esploso fragorosamente… ma per onestà intellettuale, l’estate scorsa mi aveva fatto più incazzare le cessione di Bettella (e il ri-prestito di Bastoni) più che il giro Zaniolo/Santon/Nainggolan»

Albert Bertolini: «Cosa farà l’Inter come club per raddrizzare la barca? Secondo voi?»

Nicola Bonafini: «Mah, è un rebus, perché tutto dipende dall’allenatore…. visto che quello attuale mi sembra abbastanza in una centrifuga. Diciamo che ci sarebbe da fare un serio mercato, fatto di grande oculatezza, in cui si individuano giocatori tra i 20 ed i 27 anni con il profilo tecnico, ma soprattutto di personalità, per reggere il peso della maglia e quello di un ambiente che quando le cose vanno male ti fa completamente crollare… E vorrei vedere una squadra che gioca a pallone… e non che tratta l’attrezzo come fosse un set di palline coreane, ecco…».

Simone Russo: «Zaniolo a Roma è una situazione interessante perché dalle parti di Pallotta tira aria di ridimensionamento e il giocatore è sicuramente allettabile fa proposte di trasferimento. L’inter temo debba rifondare, quindi mi aspetto una estate torrida per i cinesi. Credo che un’altra stagione così a Icardi non la facciano fare.»

Nicola Bonafini: «Beh, Simo, intanto Icardi da quando parla di contratto non centra più la porta… Non vorrei che anche in questa estate ci sia anche lui con la valigia in mano… diciamo che andare a bussare alla porta per un rinnovo ogni anno e mezzo non è una bella cosa… non è un grandissimo segnale, al di là dei tweet sull’amare una squadra quando si vince e quando si perde, che fa molto figo… ma è ancora più figo segnare quando la palla ti viene graziosamente servita da un avversario davanti alla porta… ecco, questo è qiuello che conta ed è ciò che è pagato (molto) per fare. E con questo chiudo il mio rant sull’Inter perché non meritano così tanta attenzione, per quanto mi riguarda».

Albert Bertolini: «Quoto ogni sillaba…Ma, prima di tutto, chi comanda? Zhang mette i soldi. Marotta? Se lo han preso con quel ruolo e quelle cifre gli faranno rifondare il club giusto?»

Nicola Bonafini: «La parte tecnica è roba sua… le linee del mercato e la “politca dei trasferimenti” nasce da lui. All’operatività ci pensa Ausilio, da ciò che capisco. La parte finanziaria e di sviluppo spetta ad altri, dal CEO in giù…».

Albert Bertolini: «Mi sembra la classica nave con troppi timoni, ma magari mi sbaglio…».

Nicola Bonafini: «Mah… Berto, un club di calcio è una piccola azienda… “complessa”, perché, come nelle“grandi”, ci sono vari comparti che operano in autonomia, ma sinergici (nel senso che ognuno dipende da un altro, se la parte sportiva fa schifo, estremizzo, bisogna faticare il triplo perché il merchandising sia redditizio, e così via…)… il problema è che chi è all’apice della piramide si assicuri che le cose vadano come si deve senza sovrapposizioni e con il giusto rispetto dei ruoli…. altrimenti la nave oltre ad avere molti timoni ha anche molti buchi… ».

Simone Russo: «Come la chiudiamo?».

Nicola Bonafini: «Beh che la prossima settimana riprende la Champions e che il mercato è stato un piccolo momento “ludico” prima delle cose serie… perché da martedì prossimo, tempo di scherzare non ne rimane proprio più»

Albert Bertolini: «E noi ci faremo trovare seduti… in Tribuna Centrale.»

Simone Russo: «La chiudo io aggiungendo una “piccola storia triste”… si fa per dire… anche in questo mercato si sono visti movimenti un po’ strani. Il bizzarro caso di un calciatore olandese transitato da una società svizzera dai proprietari misteriosi prima di farsi sei mesi in Italia e poi essere ceduto; il prestito di un giovane da club blasonato a chiacchierata società maltese; un po’ di traffico stradale tra Italia e Svizzera. Sarebbe il caso che la Fifa, evidentemente molto impegnata in faticosi vertici con i nuovi ricchi padroni esotici del pallone, ci mettesse un po’ più di attenzione. L’olandese peraltro non è stato ceduto ma svincolato. Anche peggio».

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Nicola Bonafini
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journalist, blogger, writer, media manager, editor. Sports, mainly… but not only. Italian is my language, English is my passion