TC Champions’ League chat: English Football total domination

Nicola Bonafini
Tribuna Centrale
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16 min readMay 10, 2019

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Football’s coming home cantava il trio Baddiel, Skinner & Lightning Seeds. Era il ’96 e in Inghilterra si organizzavano gli Europei di calcio. C’era Teddy Sherigham che si faceva fare la “sedia del dentista” in Portogallo, prima della rassegna, Tony Adams con i suoi problemi extracampo e Gazza — non sto neanche a dirvi chi è Gazza — che si faceva sparare in bocca una borraccia, lui, sdraito per terra, dopo aver segnato un gol sensazionale alla Scozia. Erano i tempi in cui l’Inghilterra non vinceva mai ed il Manchester United di Alex Ferguson stava mettendo il seme di un frutto prelibatissimo che è sbocciato quasi vent’anni dopo. La Premier League era nata solo quattro anni prima. L’English football total domination viene da lontano. Ma eccoci qua. Due derby “made in England” nelle finali delle due maggiori competizioni europee: Liverpool-Tottenham in Champions League; Arsenal-Chelsea (un derbyssimo) in Europa League.

L’Europa continentale nel calcio, guarda ammirata, leccandosi un bel po’ di ferite.

Anche noi guardiamo ammirati a tutto ciò. Il ritorno delle semifinali di Champions’ è stato epocale. Roba da annali.

A noi è venuto di provare a fare un piccolo debunking di quanto è successo tra martedì e mercoledì.

Riccardo Bellelli: «Ragazzi, prima di entrare nel dettaglio delle gare, Io butto lì due cose che sono in comune credo alle due partite: l’atteggiamento mentale che l’allenatore ha dato alle squadre che dovevano rimontare e l’effetto panchinari ,decisivi in entrambe (Wijnaldum, Origi, Llorente e Lucas). Questi non han mollato mai, nemmeno un secondo, attaccare a testa bassa e poi quando l’arbitro fischia, si alza lo sguardo al tabellone».

Simone Russo: «Esatto e in tutti e due i casi sono stati protagonisti giocatori che nessuno avrebbe mai immaginato»

Nicola Bonafini: «Questa mi sembra un’ottima osservazione Ricky, e mi piace che entriamo subito a bomba…. Per quanto riguarda Klopp credo che si tratti di un fatto identitario, in pratica ha detto che vincere o perdere lo si sarebbe dovuto fare alla maniera del Liverpool, giocando quella partita lì, indipendentemente dagli uomini…. credo che siamo al top, nel momento in cui un allenatore ha il potere persuasivo di andare dal suo gruppo e dire “siamo questi, è bello essere “noi”, e che si vinca o si perda, lo dobbiamo fare essendo “noi”… Questa cosa mi ha fatto vedere in mente un video che è circolato nelle settimane scorse in cui Doc Rivers, coach dei Los Angeles Clippers, è entrato nel suo spogliatoio dopo una partita ed ha arringato i suoi giocatori con una frase del tipo “it’s good to be us!” o simile… identità di squadra, identità, identità… cazzo, identità! Sapere chi sei, sempre e comunque. Pochettino credo che abbia fatto la mossa della disperazione, perché non stava vedendo biglia, però come diceva Berto off the record, la sua forza è la lucidità e la calma… “leggere” la partita, cercare di spremere il meglio dalla sua rosa, e poi, come dicevi tu Ricky, alla fine andiamo a leggere…».

Albert Bertolini: «Si è quello che mi colpisce di più di questo allenatore, il fatto che non perde mai la calma, la lucidità e la capacità di analisi. Questo gli permette di prendere le decisione giuste nel momento giusto. E lo aiuta a non mandare direttamente in tribuna il giocatore che fa uno strafalcione, perché diciamolo, soprattutto in difesa, in stagione, di strafalcioni ne han fatti a iosa, eppure ognuno sa di poter sbagliare senza aver timore della gogna da parte del proprio allenatore. Si può sbagliare, l’importante è non perdere mai l’identità. Quindi Nick, torniamo sempre lì».

Simone Russo: «L’altra cosa che mi è sembrata chiara di entrambi i match è che quando le due inglesi hanno spinto al massimo sull’agonismo, con la bella base tecnica che si trovano, hanno mandato in crisi i palleggiatori avversari».

Nicola Bonafini: «Si assolutamente, ma infatti il gap che si sta scavando tra il calcio “britannico” ed il resto del continente è proprio lì: squadre tecnicamente molto qualitative, ma che fisicamente ed a livello di intesità ti spaccano in due quando ad un certo punto lo decidono loro… Simo, Liverpool e Tottenham saranno sopra le 65 partite ufficiali in stagione, credo…»

Riccardo Bellelli: «La Juve, per dire, nella Champions dell’anno scorso, a Madrid fece l’errore di pensare “andiamo pure ai supplementari poi vediamo” . Il Real invece, da club di mentalità europea, invece, giocò fino alla fine e vinse. Si, Nick, includendo le coppe nazionali siamo su quelle cifre…»

Nicola Bonafini: «Ecco…con 70 partite nelle gambe, questi sono andati a mille all’ora… e domenica andranno di nuovo a mille all’ora… è nel loro DNA, sono questi, ed alla fine, la maggior parte dei giocatori provenienti dagli altri campionati si adatta e fa decisamente la differenza e si divertono, soprattutto!».

Albert Bertolini: «Ecco perché l’Atalanta “stupisce” in Italia. Perché per intensità, identità e concetti è la più britannica di tutti. Una squadra che gioca a calcio e va sempre a mille all’ora. Qui la trattano come un’astronave scesa da Urano e un modello da studiare. In realtà basterebbe accedente SkySport il sabato pomeriggio. È semplicemente un una squadra che gioca a calcio, tiene i ritmi alti, riesce a inserire facilemte giocatori di tutti il mondo nel suo sistema, lavora benissimo sull’Academy, ha un allenatore che è al centro del progetto».

Riccardo Bellelli: «E divertono il pubblico. Che affolla lo stadio oltre a vedere le partite a casa e nei pub, e il fatturato si impenna».

Nicola Bonafini: «Beh si, anche se si incazzano tutti per il caro biglietti…. che, oggettivamente, è abbastanza spinto, va detto… poi vengono ripagati, nulla da dire, ma vivaddio 😀 Parliamo un po’ più in dettaglio delle due partite? cosa dite?».

Riccardo Bellelli: «Vai!».

Liverpool-Barcellona

Nicola Bonafini: «Andiamo in ordine cronologico che mi pare il caso, Liverpool-Barcellona. Ups they did it again… mi verrebbe da dire… I catalani ci ricascano e sbattono alle ortiche una qualificazione alla fine (quest’anno), alle semi, se non sbaglio, l’anno scorso con una prestazione in trasferta nefanda….»

Riccardo Bellelli: «Sì l’hanno presa un po’ troppo soffice»

Nicola Bonafini: «vi dò un dato che stavo leggendo ieri: Messi non segna in trasferta in Champions League nelle fasi ad eliminazione diretta dal 2013…Son sei anni… sei!»

Simone Russo: «Hanno dato tutte le colpe a Valverde ma secondo me, oggettivamente, il risultato bugiardo è quello dell’andata»

Riccardo Bellelli: «Cioè, il Barcellona ne paga undici per giocare bene. Non solo Messi. I campioni non mancano…».

Simone Russo: «Messi in trasferta diventa meno marziano, ma parliamo di un tema connesso: senza Iniesta è più difficile. L’ambiente Barcellona si deve interrogare sul fatto che gli investimenti di mercato gli hanno fatto perdere qualcosa, pur portando ottimi giocatori. Sul piano tattico, Valverde ha fatto la stessa mossa, Semedo, in tutte e due le partite: probabilmente o non ha molto altro, o ha poca fantasia. Il Liverpool in 180 minuti ha avuto una terrificante afasia di 30 minuti, ma per il resto si è dimostrato un’arancia meccanica… in questo senso, la mia è una simpatica provocazione, Klopp mi sembra abbia messo una squadra in campo che si richiama al calcio totale di marca olandese anche più dell’Ajax o dell’Olanda dei ‘70»

Riccardo Bellelli: «Il Barcellona ha buttato tanti, troppi soldi per giocatori discreti come dembele e coutinho, ma ha pure dominato in Spagna e vinto l’andata di una semifinale. Direi che la testa è mancata, prima della qualità. E davanti non avevano il Milan o il Bologna. E pure Allison ci ha messo del suo».

Nicola Bonafini: «Alt, il Barcellona potrebbe vincere anche la Copa del Re, voglio dire…. sarebbe un doblete… ed è nelle top 4 d’Europa…. il ciclo si sta lentamente esaurendo, ma comunque rimangono una macchina calcistica molto consistente. Il Barca nel primo tempo ha avuto un paio di azioni clamorose martedì sera, con Allison, come dice giustamente Ricky, che ha giustificato i 60 milioni e passa spesi per lui…. Però, hanno regalato quattro gol su quattro.. due uscite sbagliate nei primi due…. difensori contemplativi su Wijnaldum che sullo stacco del tre a 0 è andato su come il Mark Hatley dei bei tempi…il quarto gol… Su quello commento tra poco. Il calcio totale di Klopp.. eh si, credo che abbiamo sublimato ulteriormente il livello di parossismo calcistico già ottenuto col Borussia Dortmund… perché, e qui mi appello a voi, stiamo parlando di una Formula uno che fa i 380 in rettilineo, ma che in curva non sbanda mai o pochissimo… cioè, mi sembra che siamo arrivati ad un equilibrio perfetto tra attacco e difesa, il tutto a ritmi altissimi. Il tutto tenendo conto che questi, rischiano di arrivare secondi nel campionato più tosto di tutta europa (e forse del mondo) a quasi 100 punti… vuol dire che il City in Premier è una squadra di marziani assoluti totali».

Albert Bertolini: «Se posso permettermi, il Barca all’andata ha regalato momenti da orgasmo calcistico. Così come il Liverpool, che ha perso 3–0 senza sapere il perché. Il problema è che al ritorno i Reds hanno fatto i Reds, a loro modo, come diceva prima Nick, vincere o perdere ma farlo da Liverpool, mentre il Barca al di là di qualche sprazzo in cui poteva chiudere la pratica, è rimasto in una sorta di “intercapedine” in cui i difetti difensivi sono riemersi come giganteschi relitti e quelli davanti hanno pensato più a lamentarsi per quello che succedeva dietro, che a provare a far gol. In sintesi: il Barcellona, come spesso è accaduto lontano dal suo “aeroporto” del Camp Nou, si è dimenticato di fare il Barcellona. Sul calcio totale di Klopp, dico che lui lo definisce “calcio di strada”, e su questo mi trova d’accordo. In campo alla fine vanno i giocatori, e sono buoni è più facile che vincano. In estate il Liverpool ha corretto TUTTI i difetti emersi nel corso della passata stagione, che comunque si era conclusa con una finale di Champions eh, non con la Umbro Cup. Li’ il rischio era pensare: siamo molto forti, il prossimo anno andrà anche meglio. Sedersi sugli allori. No. Questi hanno speso le camioniate di soldi ma le hanno spese bene: un portiere top, un centrocampista difensivo che l’altra sera è stato monumentale, e cambi adeguati per allungare il brodo. Premesso che quello più forte di tutti lo avevano già inserito il gennaio prima, col mondo intero che gridava allo scandalo per “tutti quei soldi spesi per un difensore”.».

Riccardo Bellelli: «Il quarto: difesa da amatori ma alexander arnold ha fatto una cosa geniale. Non so se programmata o meno, ma penso di no. Anzi, difesa da “testa già ai supplementari”».

Nicola Bonafini: «C’è un articolo su Guardian di ieri in cui viene rivelato che i raccattapalle dei Reds erano stati istruiti a passare voleocemente la palla ai giocatori sugli angoli, perché gli analisti del Liverpool avevano notato che i giocatori del Barcellona in quelle situazioni li perdevano tensione e si distraevano. La cura del dettaglio fa la differenza… il lavoro della squadra invisibile a quel livello lì è assoluto ed altamente qualitativo, chapeu allo staff del Liverpool per avere individuato questa crepa nella struttura -anche mentale- del Barcellona».

Albert Bertolini: «Anche sotto questi aspetti siamo in forte ritardo. E proviamo ad adeguarci più che altro “per moda” o perché “fa figo”. Gli investimenti sugli “intangibles” fanno la differenza per portare i dettagli dalla propria parte».

Riccardo Bellelli: «I loro analisti ci prendono più dei nostri quando fanno gli exit poll elettorali».

Nicola Bonafini: «Quello che mi ha -una volta di più- impressionato martedì sera è la verticalità di questo gioco kloppiano…. nel secondo tempo, era tutto talmente verticale, che i difensori facevano delle imbucate di 50 metri sugli attaccanti che o si allargavano o cercavano la profondità… con questi passaggi fortissimi, rasoterra…incredibile, dai…».

Riccardo Bellelli: «Vero».

Simone Russo: «Si si e ti riesce anche meglio se hai due esterni di attacco capaci per 90 minuti di fare l’elastico con grande spirito di sacrificio. In più se hai pure terzini che sanno giocare a calcio, finisce che prendi 30 40 50 metri di campo in pochi secondi. Impressionante».

Nicola Bonafini: «Esatto, perché vieni distrutto in ampiezza e profondità in egual misura».

Simone Russo: «Klopp riesce a far fare ai suoi cose che nessun altro può imporre con la stessa autorevolezza. Douglas Costa nella Juve non farebbe quello che Manè fa nel Liverpool».

Nicola Bonafini: «Ci sta… ma soprattutto… invito a valutare come è stato costruito questo Liverpool, perché pvviamente oggi guardiamo agli acquisti top di Allison, Salah, Van Dijk, ma i vari Wijnaldum, Firmino, Robertson sono stati pagati a prezzi ragionevolissimi… ma sono stati scelti accuratamente per essere inseriti in un contesto in cui erano ritenuti adatti, e funzionali per quel sistema. Manè l’hanno preso dal Southampton spendendo una cifra ragionevole… non sono i 120 per Dembelè.. per fare un esempio».

Riccardo Bellelli: «Il sistema contrario del Real».

Simone Russo: «Esatto, gran mossa. Così come si è rivelato ottimo Georgino l’olandese, uno che solo pochi anni fa non godeva una reputazione troppo diversa da quella di un De Guzman… e gli ha fatto la doppietta decisiva»

Nicola Bonafini: «Ricky, Florentino ha altre priorità…. il Real sono i Lakers…. Il Liverpool sono gli Houston Rockets con più sburla».

Simone Russo: «Il Liverpool è una squadra costruita con la testa prima che con le sterline. Per sintetizzare: Robertson il Real non lo prende».

Albert Bertolini: «Sì, ma quando decidono di spenderne tante, non sbagliano. C’è differenza».

Nicola Bonafini: «Perché, nove volte su dieci “hanno fatto i compiti a casa”, abbassando fortemente i fattori di rischio impliciti in un possibile “overspending”».

Nicola Bonafini: «Esatto… Vogliamo spostarci ad Amsterdam? O avete altro materiale in questo vero e proprio debunking di Liverpool-Barca?».

Riccardo Bellelli: «Per me possiamo salire in aereo…e attraversare la Manica».

Ajax-Tottenham

Nicola Bonafini: «E allora la mia prima domanda è: avreste mai considerato l’idea che Fernando Llorente potessere essere un vero game changer in una semifinale di Champions League?»

Riccardo Bellelli: «No, anche se l’ho visto migliorato sotto Pochettino , come tecnica».

Simone Russo: «No devo dire di no, anche se c’è da dire che dopo il Giroud della scorsa estate, si è conclamato il principio per cui avere un po’ di chili in mezzo all’area può risolvere qualche problema senza scadere nell’anticalcio»

Albert Bertolini: «È anche per un fatto generazionale. Siccome veniamo da anni in cui gli allenatori di mezzo mondo hanno fatto a gara a chi si inventava più “falsi nueve” nel minor tempo possibile. Abbiamo visto ali, trequartisti e anche mezzali occupare lo spazio del centravanti quasi fosse diventato figo far vedere di essere capaci di “cotanta” sperimentazione. Va poi a finire che a volte un omone di 85 kg distribuiti su 190cm la’ davanti ricompare e ricorda a tutti che la “stazza non è acqua”.»

Riccardo Bellelli: «Per me la trasformazione degli spurs tra il primo e il secondo tempo si giustifica solo in un modo: uno degli Avengers ha viaggiato attraverso lo spazio quantico e gli ha portato il guanto dell’infinito con le gemme»

Nicola Bonafini: «hahahahahahahahahahah… Vabeh dai…».

Riccardo Bellelli: «Nel primo tempo han preso la rumba, Son e Alli non pervenuti, come Eriksen»

Nicola Bonafini: «Secondo me Pochettino ha provato semplicemente a saltare dei “passaggi” (nel vero senso della parola) e provare ad impegnare, come ha detto Simo, la difesa dell’Ajax con chili e variazioni»

Simone Russo: «Qualunque cosa sia successa, grazie Pochettino per avermi impedito di vedere in una finale di Champions Onana, Sinkgraven, Veltman e Mezroui»

Nicola Bonafini: «Il centrocampo degli Spurs è stato troppo soft, hanno provato ad usare il fioretto per 45, ma l’Ajax è stato lì ed è ripartito facendo un male cane agli inglesi…Ecco, seguendo Simo, secondo me lì c’è stato l’errore di Ten Haag, se proprio ne ha fatto uno… Schone in una partita che si stava complicando tanto non andava tolto perché a livello di gestione della palla a centrocampo era fondamentale… Veltman per Mezraoui si, tutta la vita…ma con Mezraoui a centro campo hanno perso geometrie e qualità vera… oltre che uno che i calci piazzati li sa tirare bene…»

Riccardo Bellelli: «Comunque si conferma la regola che con Sanchez (vedi ultime di campionato e ajax all’andata) si perde, senza di lui di va meglio»

Simone Russo: «La cosa che mi chiedo è questa: se ha ragione Allegri, quando sostiene che il calcio è un gioco semplice, perché a lui non è riuscita una ‘mossa Llorente?’»

Albert Bertolini: «Allegri dimentica che anche il calcio offensivo è un gioco semplice. In strada o da bambini giocavate per attaccare o per difendere?»

Nicola Bonafini: «Simo, perché Mandzukic era infortunato…»

Riccardo Bellelli: «Non ho il dato statico preciso ma direi che l’Ajax ha preso più tiri in porta delle tre gare precedenti sommate. La forza dell’Ajax era pressing alto e difesa che non ti faceva nemmeno tirare nello specchio».

Simone Russo: «Comunque la verità è che L’Ajax ha avuto con Zyech almeno due palle ottime per farcela, il calcio è crudele…»

Riccardo Bellelli: «Vero».

Nicola Bonafini: «Ho pensato la stessa cosa».

Albert Bertolini: «Zyech è un giocatore sublime, di un’altra categoria».

Riccardo Bellelli: «Ma un palo e una traversa le hanno prese anche gli Spurs».

Simone Russo: «Esatto, gli mancava Mandzukic. Il che però conduce ad un’altra obiezione: se vuoi vincere la Champions serve anche panchina lunga. E infatti…Diciamo che tra Tottenham e Ajax, nonostante i valori di mercato facessero pendere la bilancia nettamente verso i londinesi, non si è vista una supremazia vera di una delle due squadre. Poi il dio del calcio ha aperto gli occhi sulla crapa scarsocrinita del brasiliano…»

Nicola Bonafini: «Mah… Simo, la mia risposta è: il liverpool è andato in finale con Origi e Shaquiri che l’anno scorso è retrocesso con lo Stoke…Gli Spurs non hanno panchina, in pratica… non avendo fatto mercato…. Piuttosto, Simo… il palcoscenico a te, per l’agiografia di Luca Moura… uno che, come dici tu, ha segnato 90 gol in carriera mi pare, ma correggimi se sbaglio, e che, ancora una volta, il PSG ha visto giusto a lasciar partire…. e che Pochettino ha riportato ai vecchi fasti… Cioè il silver lining di Lucas Moura è incredibile in questa circostanza».

Simone Russo: «Su Moura mi viene un commento: se hai uno che salta l’uomo come lui, è saggio tenerlo vicino alla porta avversaria. Pensa che a inizio carriera ho letto che Menezes voleva impostarlo come mezzala.. in Italia lo avrebbero piazzato terzino… La cosa che distingue Moura da altri giocatori brasiliani del suo tipo è che lui ha una intelligenza che prescinde dal campo, lo vorrei nella mia squadra un’ala che ti fa 15 gol e non fa mai la primadonna. Un grande. Lo prenderei sempre».

Nicola Bonafini: «Eccome!».

Riccardo Bellelli: «Parlando degli attaccanti del tottenham, impressione mia o Alli è in calo netto?»

Nicola Bonafini: «Beh può essere che magari lui stia tirando un po’ il fiato…. ecco. Diciamo che è dal giugno scorso che non si ferma, visto che ha fatto il titolare al Mondiale. E’ giovane, ed ha classe… credo sia centrale nel progetto di Pochettino, ammesso che rimanga… il mister, dico».

Simone Russo: «Mercoledì sera ha fatto anche cose buone, per usare un’espressione che va di moda…».

Riccardo Bellelli: «E da allora, Mondiale compreso, l’ho visto quasi mai incisivo. Spero in estate riposi e riparta».

Simone Russo: «Torno solo in parentesi sul concetto di prima: volevo dire che nei fatti la Juve ha avuto una panchina meno decisiva degli altri. Se in tutta la rosa hai tre punte e ne fai giocare due titolari fisse, considerando Dybala un atipico e Kean un guastatore alle prime armi, immaginare un quarto pronto a metterci i chili di Mandzukic sarebbe opportuno».

Nicola Bonafini: «Si, Simo, è una visione che ci sta… diciamo che secondo me in estate pensavano ad un Dybala e ad un Douglas Costa in grado di garantire molto più impatto, che, per motivi diversi, entrambi non hanno dato…. decisamente sono gli underachiever della Champions assieme a Real, Bayern e PSG…avranno un’estate per riflettere e rinforzarsi, adesso che arriva Conte…. 😆».

Riccardo Bellelli: «A proposito di progetti: il liverpool incasserà 92 milioni circa e gli spurs poco meno. Estate interessante per il mercato e per i due allenatori. Intendo per aver raggiunto la finale».

Nicola Bonafini: «Beh, il Liverpool credo rinforzerà nuovamente la rosa con un qualche giocatore di qualità vera, più un po’ piu di profondità nella rosa… a livello di titolari, se trovassero un altro centrale altamente qualitativo da mettere di fianco a Virgil non sarebbe male… e poi c’è da allungare la rosa perchè credo che i vari Moreno, lallana, Sturridge e compagnia abbiano fatto il loro tempo».

Riccardo Bellelli: «Gli spurs hanno margini di miglioramento notevole come rosa, e questo fa pensare visto che sono in finale… ».

Nicola Bonafini: «Per gli Spurs stessa cosa… mercato lo devono fare quest’anno… devono dare profondità alla rosa in tutti i reparti, provando a non perdere Eriksen, che potrebbe andare in una big (ma anche il Tottenham lo sta diventando no?) europea…».

Riccardo Bellelli: «Mezza panca, due centrali dietro e un centrocampista buono. Come innesti secondo me necessari. A fine gara è partito subito il “gossip” Kane torna per la finale. Ci credete?».

Simone Russo: «E’ difficile»

Nicola Bonafini: «Beh per loro è fondamentale… secondo me è difficile… ma con Kane le loro chance si alzano decisamente… si è proprio visto ieri che davanti se vogliono interpretare un certo tipo di partita non possono proprio perché non tengono su la palla…quindi se recuperano Kane è decisamente meglio per loro, e per lo spettacolo. Vorrei concludere questa due ore di chat piacevolissima con questo aspetto… voglio il vostro parere: i tre migliori allenatori attualmente al mondo lavorano tutti e tre in Inghilterra…. è solo un caso? Parlo di Guardiola, Pochettino e Klopp…ovviamente».

Riccardo Bellelli: «No, perché ci son più soldi e buona organizzazione».

Simone Russo: «In Inghilterra adesso hai solo dei plus: ambiente strutture meno pressioni del mondo ‘latino’. E pure tanti soldi».

Nicola Bonafini: «Pazienza, Simo, pazienza…. e sopratutto quell’idea molto americana del building from scratch che da noi non esiste mai!»·

Simone Russo: «Da noi esiste il ‘destroy day by day’».

Nicola Bonafini: «a Klopp e Pochettino è stato dato tempo — oltre che soldi — di costruire una macchina altamente competitiva pezzo per pezzo»

Simone Russo: «Esatto, altrove c’è così tanto veleno che dopo mezz’ora se sulla graticola. Ovviamente la possibilità di costruire fiorisce anche grazie al fatto che chi ci mette il salvadanaio non è uno speculatore a breve termine»

Nicola Bonafini: «Esatto… e soprattutto, c’è anche un altissimo ROI. Siccome il ROI c’è… cosa che da noi è totalmente aleatorio e per la maggior parte, indiretto, è chiaro che un investitore è molto più ben disposto ad avere pazienza…. e a costruire»

Riccardo Bellelli: «Io lancio una provocazione. siete Klopp: alla fine di ajax- spurs siete contenti dell’avversario ? O al terzo gol di Lucas avreste detto “accidenti!”»

Nicola Bonafini: «Klopp secondo me alla fine di Ajax-Spurs si è fatto una birra ed è andato a spegnere i fari della Opel che ha in giardino… 😂»

Riccardo Bellelli: «😄»

Nicola Bonafini: «Tradotto: di chi affronta il Liverpool il primo di giugno gliene frega il giusto… chiaramente lo “lavoreranno” come si deve… ma alla fine, non gli interessa poi così tanto. Anche questa Ricky, e capisco la provocazione, è una roba molto italiana… il gioco del sei più contento se….»

Riccardo Bellelli: «Te la dico diversa: più pericoloso l’Ajax o gli Spurs? Secondo me l’Ajax è più forte anche se è uscito. Col suo pressing poteva creare problemi al Liverpool…»

Albert Bertolini: «Dimenticate che il Tottenham ha eliminato il City che in campionato precede il Liverpool? Io credo che gli Spurs daranno ai Reds filo da torcere. E anche parecchio. Poi per me il Liverpool è complessivamente più forte e ha più giri nel motore del frullatore in cui ti infila quando spinge sul serio. Però sarà tirata, eccome».

Nicola Bonafini: «Mah… gli Spurs con Kane sono una certa squadra»

Riccardo Bellelli: «Saran quelli di ieri»

Nicola Bonafini: «Poi probabilmente, dal punto di vista psicologico, è più “facile” preparare una partita contro una squadra nn della stessa nazione… ma poi, arrivati ad una finale son tutte forti. Voglio dire… il Tottenham ha eliminato il City scarso non è, diciamo…Ragazzi, si è fatta una “certa”… come si suol dire. Ci salutiamo e salutiamo dando appuntamento alla finale?».

Simone Russo: «Assolutamente sì e tiferò Liverpool!».

Riccardo Bellelli: «Ll Liverpool di questa finale è più forte perché avendo preso un portiere , giocherà in 11 stavolta. Più forte rispetto allo scorso anno».

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Nicola Bonafini
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journalist, blogger, writer, media manager, editor. Sports, mainly… but not only. Italian is my language, English is my passion