TC Champions League chat: folgorati sulla via di Amsterdam, tuttavia…

Nicola Bonafini
Tribuna Centrale
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12 min readApr 12, 2019

A volte ritornano. Diciamo che i quarti di finale di Champions League (ma anche l’inizio dei playoff NBA per dire) hanno fatto ritornare a tutti una certa voglia di Group Chat.

Eccoci quindi a rivivere le partite di martedì e mercoledì del massimo palcoscenico calcistico europeo… Ah, piccolo disclaimer, per i non “folgorati” dal gioco dell’Ajax è bene passare oltre… qui non troverete nessuno che darà contro a questa visione. Pur col massimo rispetto per la Juve che aveva, e ancora ha, i favori del pronostico.

Quindi, senza ulteriori indugi…. via alla Group Chat!

Ajax-Juventus

Nicola Bonafini: «Ciao ragazzi! Allora da dove partiamo? Da quanto tutti siete abbacinati dal gioco dell’Ajax?».

Simone Russo: «Dal meraviglioso gioco della Juventus»

Nicola Bonafini: «😂😂😂😂 Però è redditizio…»

Albert Bertolini: «Da un punto di vista calcistico, molto più dall’Ajax che dal Tottenham, che comunque ha fatto un mezzo miracolo. Ma i Lancieri sono stati poesia vera, il calcio totale interpretato dalla rosa più giovane mai arrivata a un quarto di Champions; se avessero anche un bomber, oltre a un portiere, staremmo parlando di una vittoria…».

Simone Russo: «Si ieri sera ai punti hanno stravinto, purtroppo un errore di singolo (Blind) e di reparto li ha condannati. Sono contento per Neres, che da outsider si sta trasformando in cigno».

Nicola Bonafini: «Sì. Diciamo che sul gol della Juve sono stati messi a nudo nei loro difetti “strutturali”… anche voluti, sotto un certo aspetto… però la conduzione di quel contropiede è da manuale… e il piede di Cancelo nella zona intermedia è tanta roba».

Albert Bertolini: «Onestamente pensavo che l’orgasmo multiplo con squirting collettivo del Bernabeu li avesse un minimo saziati, invece hanno approcciato la Juve ancora più offensivi, come concetti e interpretazione della gara. Hanno prodotto alcuni momenti di calcio di sublime bellezza, hanno cercato di vincerla a ogni pallone recuperato e/o giocato, hanno seriamente impensierito un tattico con Allegri, ma hanno pagato lo scotto di concedere l’unica palla gol al giocatore che più di tutti ha segnato nelle sfide di Champions dai quarti in avanti, e come spesso gli accade non ha sbagliato. Si son trovati sotto immeritatamente al termine del primo tempo e son rientrati dal tunnel ancora più convinti, ancora più fluidi, ancora più belli. Han trovato un pari di rara bellezza e poi per il fatto di essere una squadra di trequartisti a cominciare dai difensori, non han sfruttato le palle gol per prendersi tutta la posta. Che dire? Solo apppausi. E non mi dite che quel De Jong e quel De Ligt sono esseri che vivono e provano emozioni e paure come noi comuni mortali»

Simone Russo: «Esattamente se c’è un difetto in questo Ajax è che manca il killer instinct. Gli servirebbe un Kluivert, inteso Patrick, prima versione: è una provocazione ma può starci»

Riccardo Bellelli: «Però alla fine la juve mi pare ancora favorita. Ajax bello ma non abbastanza concreto, la Juve poteva uscire con un 1–2. Complimenti all’allenatore dell’Ajax, insegnano la tecnica là e si vede».

Simone Russo: «Con Douglas Costa che ci ha spiegato ancora una volta che i calciatori buoni servono…»

Albert Bertolini: «Vero Simo, ma po togli Tadic dalla posizione in cui lo ha reinventato Ten Hag, e ci metti un nove vero, per così dire, non sarebbe più lo stesso Ajax».

Nicola Bonafini: «Eh beh… è così… diciamo che se — e sto sparando alto — avessi Kane in quella squadra lì, vinci la Coppa Campioni… Tadic è un giocatore sublime, un fine dicitore del calcio di oggi, ma se trovi una difesa di scalcinati come quella del Real vai in porta con comodo… se trovi una squadra con della struttura e diciamo così, mentalizzata a soffrire, quello che accade è che il tuo “peso” offensivo si riduce…..dipende che “nove” è… e comunque, più si alza il livello e più gli attaccanti servono… poco da fare. Douglas Costa? è il cassico spacca partite, ma che se non gioca così tanto ci sarà un…. perché….😉»

Riccardo Bellelli: «Per l’ennesima volta:avere CR7 aiuta. A Madrid se ne sono accorti…».

Albert Bertolini: «Su questo non ci piove. Dico che con un nove “naturale” e Tadic in un’altra posizione staremmo parlando di un’altra squadra. Poi vincente? Forse. Sicuramente meno bella.»

Riccardo Bellelli: «Ci sarebbe Huntelaar…».

Nicola Bonafini: «Beh Hunteelar mi sembra un filo stagionato…. però capisco quello che dici Ricky…»

Simone Russo: «Infatti non saprei chi togliere per mettere una punta: procedendo per provocazioni, forse Onana»

Riccardo Bellelli: «Però l’ex Milan, venti minuti te li può dare…».

Nicola Bonafini: «Simo, hai ragione, ma per loro Onana va benissimo… del portiere non gliene può fregar di meno… sa giocare bene coi piedi? A posto… non c’è bisogno d’altro! Perché il loro concetto è che te ne segnano uno di più, non ne prendono uno di meno… Dal loro punto di vista questo approccio fa tutta la differenza del mondo. E’ il pilastro strutturale su cui fondano la loro cultura di club»

Riccardo Bellelli: «E’ vero, lo capisco. Diciamo che quello che non è entrato è solo perché la juve ha tirato fuori o sul palo, l’Ajax può giocare col portiere volante come si faceva in cortile».

Albert Bertolini: «Ragazzi non c’è occasione da rete in cui Tadic non sia entrato in qualche modo. Sicuramente la linea della Juve pur senza Chiellini non è il groviera del Real, ma credo che Rugani e Bonucci dopo la gara abbiano fatto felice la casa farmaceutica che produce il Moment»…

Simone Russo: «Che deve fare la Signora per il ritorno? Cambiereste qualcosa? Non mi ha convinto Mandzukic…».

Nicola Bonafini: «Mandzukic ieri era in pausa dopo la gara di… “dressage” con Romagnoli in Juve-Milan…. però secondo me, Allegri lo ripropone».

Albert Bertolini: «Mandzukic allo Stadium non lo puoi mai togliere, nelle casalinghe sfide importanti ha la media di Gerd Muller».

Nicola Bonafini: «Bisogna vedere se riesce a recuperare Can e Chiellini altrimenti se non ci sono contrattempi, Allegri va con questi undici con Kean e Douglas Costa e Dybala pronti a salire per rompere la partita, se si complica».

Albert Bertolini: «La Juve in casa deve fare la gara, in qualche modo deve farla. Perché se li lascia giocare troppo un gol lo fanno. In qualche modo qualcuno la butta dentro, è troppa la loro produzione offensiva se riescono a sviluppare… Una cosa sublime dell’Ajax è il loro non possesso. E’ un clinic di posizionamento e chiusura delle linee di passaggio e letture preventive.Avete contato i palloni che recuperano così?».

Riccardo Bellelli: «Bravi giocatori e grande allenatore, che ha creato questi giocatori…»

Nicola Bonafini: «Quello che a me ha stupito, perché qui, secondo me, non si allena a sufficienza è la velocità e la forza con cui i giocatori verticalizzano… sono “missili” che vengono lanciati all’indirizzo della punta che addomestica il pallone con serenità incredibile…. lo si può e lo si deve allenare, ma al momento con quella forza lì lo vedo fare solo a loro in Europa».

Riccardo Bellelli: «Qui si allena la tattica, poi la tattica e infine la tattica… Poi prendi Ronaldo che sa giocare per vincere».

Albert Bertolini: «E’ sempre un rischio parlare di grande allenatore quando si parla di Ajax, perché quello è un mondo a parte. Un mondo dove si aspettano che tu a 19 anni sia capitano e leader della prima squadra che affronta i quarti di Champions e ha distrutto il Real. Ten Hag sta facendo un lavoro leggendario, poi magari l’Everton lo copre di soldi e arriva tredicesimo…Sull’aspetto sollevato da Nick e da Ricky: allenano la qualità e la lettura individuale a sostegno della tattica di squadra, che è un concetto leggermente diverso».

Riccardo Bellelli: «Chiudo con una domanda/provocazione sull’Ajax: qualcuno mi sa spiegare com’è possibile che una società storica come questa in un paese ricco, non abbia i soldi x tenersi i giocatori forti?»

Simone Russo: «Ottima domanda ma non ho risposta».

Nicola Bonafini: «Discorso lungo: provo a sintetizzarlo in tre punti a) la politica societaria: i giocatori forti degli altri club all’Ajax non fregano un cazzo. Comprano giocatori di talento, giovani, da allenare, sviluppare ed, eventualmente, rivendere ma che siano funzionali alla loro idea di calcio e di club, perché il centro di tutto sono i tuoi ragzzzi, quelli della cantera che rivendi a tanto ed i cui proventi poi, reinvesti nella catena produttiva dei giocatori (supply chain… dicono quelli che se ne intendono)b). Anche se fai strada in Champions League, il tuo bacino d’utenza rimane sempre quello di un campionato di seconda fascia, ergo le tue revenue streams (sempre come dicono quelli della Deloitte…) sono limitate rispetto a un club da top 4 (la Francia, da questo punto di vista, è mediamente comparabile) c) il desiderio dei top player di andare a giocare in top clubs. I De Jong, Zyech, Van De Beek vanno al Real al Barca ecc ecc… e l’Ajax, che sa perfettamente che non li può trattenere, se li fa pagare a peso d’oro…Ma fa lo stesso il Lione per dire… non è tanto diverso la loro politica, da quella dell’Ajax».

Albert Bertolini: «La risposta è che i giocatori forti gestiti da procuratori e interessi forti non restano in Olanda dove giochi 3 partite serie all’anno esclusa la Champions. Se l’Ajax giocasse in Italia nessuno andrebbe via…».

Tottenham-Manchester City

Simone Russo: «Altra domanda pepata: ma il City è davvero meno forte del Tottenham?»

Riccardo Bellelli: «No».

Nicola Bonafini: «No! Ma martedì sera non l’ha dimostrato, e a questo livello se non lo dimostri, perdi… e meritatamente».

Albert Bertolini: «Assolutamente no. E’ molto più forte. Solo che martedì ha meritato di perdere. Nettamente. Ma resta comunque tre piste oltre il Tottenham».

Riccardo Bellelli: «Poi, giocare senza Sanchez in difesa aiuta…».

Nicola Bonafini: «Beh, questo lo sostengo da un po’….Per altro Davinson Sanchez, ex Ajax, pagato a peso d’oro dagli Spurs, per tornare al discorso di prima…»

Riccardo Bellelli: «Da centrocampo in su mi pare a livello del City e anche come portiere… Se riesce a non fare sbavature dietro, ha chances».

Nicola Bonafini: «Il City martedì ha giocato davvero una brutta partita, poi ovviamente, segni il rigore dopo 11 minuti e probabilmente staremmo parlando di una partita diversa, secondo me…»

Albert Bertolini: «Con Kane forse potrebbero averne, di chance, senza non c’è paragone. La potenza di fuoco che ha il City tra punte mezze punte e cambi non ce l’ha nessuno…».

Nicola Bonafini: «Hanno cercato di giocare contronatura gestendo la partita, ed alla fine, sono finiti “gestiti”….Senza Kane per il Tottenham cambia davvero tanto».

Riccardo Bellelli: «Una cosa a margine: quant’è bello il nuovo stadio?».

Albert Bertolini: «Di una bellezza disarmante e quasi deprimente pensando ai nostri lidi».

Nicola Bonafini: «Uno spettacolo! Gliel’hanno fatto sudare, ma è una cosa incredibile».

Riccardo Bellelli: «Eh, nella fretta si son scordati di lasciare spazio x i corner ma sai, quando sei di corsa…. 🤭»

Nicola Bonafini: «Il concetto di “architettura” per lo sport che c’è in Inghilterra è decisamente al passo con ciò che avviene in USA e in Oriente…. da questo punto di vista la Mittel e Sud Europa è davvero un grande passo indietro… Ricky, però non mi pare che siano stati condizionato martedì…».

Albert Bertolini: «No, anzi. Quelli condizionati sembravano gli altri. Del City non ho riconosciuto quasi nulla martedì sera».

Riccardo Bellelli: «Ogni tanto sbandano anche loro, come all’andata con lo Schalke…».

Albert Bertolini: «Squadra che ha pagato anche fisicamente il divario tra chili e centimetri, senza far valere la maggiore qualità e rapidità».

Riccardo Bellelli: «Non sono imbattibili, anzi…».

Albert Bertolini: «Si, però, calma… questi sono come Paganini… Non ripetono!».

Nicola Bonafini: «No… anche perché se ripetono, vanno fuori!».

Albert Bertolini: «Esatto…».

Nicola Bonafini: «Però, almeno, ci godiamo un ritorno in cui il City dovrà giocare … da City… mentre il Tottenham che non sa difendersi, proverà a consolidare il vantaggio. Cioè, secondo me sarà una partita bellissima… anche perché il duello tra gli strateghi in panchina può valere il prezzo (carissimo) del biglietto!»

Riccardo Bellelli: «C’è che gli spurs quest’anno han giocato spesso senza Kane, sono abituati»

Albert Bertolini: «Capisco il vostro infoio pro Spurs, lo dice uno che vive sperando nella realizzazione degli underdogs, ma resto convinto che in semifinale andrà il City e anche piuttosto sonoramente»

Nicola Bonafini: «Si ma è lo stesso concetto di prima… con tutto il rispetto, contro il Bournmouth te la cavi, con fatica, ma te la cavi… quando si alza il livello, là davanti uno di “ruolo” lo devi avere, oggi come oggi…. il “falso nueve” non ce l’ha più nemmeno chi l’ha inventato! siamo onesti… Mah, Berto, il mio infoio al massimo è per l’ultima uscita di Brazzers… 😂»

Albert Bertolini: «Grazie maestro!… Qualcuno può anche fermare la trasformazione di Lucas Moura nell’ex romanista Emerson?»

Riccardo Bellelli: «🤭»

Nicola Bonafini: «In effetti… .😂😂😂»

Simone Russo: «È ora di pensare ad un post Aguero? E Sané sarà l’uomo decisivo al ritorno?».

Riccardo Bellelli: «Io dico che Son potrebbe essere l’uomo decisivo e Lloris avrà una serata abbastanza lunga…».

Albert Bertolini: «Mettere in discussione un fenomeno come Aguero per un rigore sbagliato e una gara storta, credo sia un tantino prematuro. Credo che gli Spurs venderebbero mezzo stadio per prenderselo!»

Nicola Bonafini: «In teoria un degno sostituto di Aguero l’avrebbero già in squadra, ma Gabriel Jesus basta vederlo negli occhi per capire che non ci andrà vicino come rendimento…. credo che in un paio d’anni gli sceicchi dovranno spendere soldi per una punta forte sul serio. Sanè? può essere sempre decisivo, ma dipende da come si allena e da con che testa si presenta alla partita… poi lui è un altro col motorino, quindi la partita la rompe in due se è ispirato»

Albert Bertolini: «Gabriel Jesus non può essere il post Aguero. È come se Facchinetti fosse il post Slash».

Nicola Bonafini: «Al momento non può esserlo, ma credo l’abbiano preso con quell’intento».

Albert Bertolini: «E allora mi sa che forse una volta ci han visto corto. Il nove brasiliano forte lo han preso ad Anfield. Quello che ai Mondiali ha fatto panca…».

Liverpool-Porto

Nicola Bonafini: «Beh si… quella è una scelta demenziale… comunque su Liverpool Porto mi pare ci sia pochissimo da dire… Zorro contro il Sergente Garcia…».

Albert Bertolini: «A proposito , non mi dite che volete parlare di Liverpool-Porto. Anzi Nick, ti faccio un assist: Zorro… Mi hai preceduto!».

Nicola Bonafini: «Taaaaaaaaaac! Lasciamo stare… pattiniamo a un’ora di macchina più a Est, a Olt Trafford che è meglio…».

Manchester United — Barcellona

Albert Bertolini: «Allora qui devo stare un po’ cauto, siccome dopo la gara d’andata col Psg dissi “pianeti diversi”, poi sappiamo tutti come andò a finire. Però mi son già stancato di essere cauto, quindi lo dico di nuovo… “pianeti diversi”».

Simone Russo: «Rashford ha avuto qualche problema a inquadrare la porta.. il ragazzo non ingrana il definitivo salto in alto. Ma a parte questo, direi Barcellona decisamente più forte. Suarez si è mangiato grosse occasioni».

Albert Bertolini: «Da un punto di vista tattico, non ho capito la scelta di giocare a tre e regalare campo al Barca. E’ come cercare di tenere fuori casa dei vampiri giocando in salotto con le siringhe»

Nicola Bonafini: «Il primo tempo dello United è stato giocato contro natura, ed infatti hanno regalato 45' che potevano essere impiegati meglio…».

Albert Bertolini: «Individualmente, devo fare ammenda al Profeta (Josè Mourinho). Lui che McTominay lo faceva giocare anche con l’hungover. Il ragazzo ha fatto una partita sontuosa…»

Riccardo Bellelli: «Purtroppo per lo United, il Barca al ritorno non è il Psg»

Nicola Bonafini: «Il Barcellona ha avuto la gestione della gara, anche se, almeno, nel secondo tempo lo United è sembrato più se stesso diciamo…però c’è un gap di qualità tra le due squadre preoccupante».

Albert Bertolini: «…e in più, si gioca in un aeroporto!».

Riccardo Bellelli: «E contro dei vincenti, quelli che 5 gol li han recuperati, non presi in Champions…».

Nicola Bonafini: «e il Barca deve suicidarsi questo giro per uscire…poi mi rendo conto che un certo ciclo sta finendo… vedo giocatori che si gestisticono e che conoscono perfettamente quando e come spingere e rallentare…. in pratica mi sembrano tanti LeBron James nell’ultimo anno a Cleveland….però questo United ha poco “storico” per poter andare al Camp Nou e ribaltarla»

Albert Bertolini: «Mai dire mai ma pensare a una rimonta dello United mi riesce veramente tanto arduo. Concordo sul discorso “gestione”, ma vorrei ribadire che il Pique di quest’anno sembra quello degli anni d’oro. Monumentale mercoledì sera…».

Nicola Bonafini: «Si si… si vede che la sua seconda vita da imprenditore gli sta dando nuovi stimoli!».

Riccardo Bellelli: «Piqué grande stagione quest’anno… Provoco: Sir Alex gliela deve spiegare bene, a Solskjaer per il ritorno…».

Nicola Bonafini: «Beh si…. ma poi il materiale è quello lì…».

Albert Bertolini: «Quando Dio parla, tutti prendono nota. Resta purtroppo il dato, molto mortale, che Smalling resta Smalling e Messi resta Messi… C’è anche da segnalare che sulla panchina del Barca siede Simone Russo tra una ventina d’anni….»

Nicola Bonafini: «hahahahahahahahahahaha impazzisco!»

The Wrap Up

Nicola Bonafini: «Chiudiamo con i pronostici per il ritorno?».

Riccardo Bellelli: «Io vi dissi che i quarti si potevano saltare e giocare subito le semifinali con Barca, Liverpool, Juve e City».

Albert Bertolini: «I miei pronostici. City-Tottenham : City nei 90’. Juve-Ajax: Juve all’overtime. Porto-Liverpool: Zorro contro il Sergente Garcia. Barcellona-Man United: Barca nei 90’».

Nicola Bonafini: «Per me tutte nei 90' con le vincenti di Berto»

Simone Russo: «Io dico: City, Juve, “la mia squadra”, ossia il Barcellona… e Liverpool».

Riccardo Bellelli: «Direi pronostici molto chiari…».

Albert Bertolini: «Grazie a tutti, un piacere come sempre».

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Nicola Bonafini
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journalist, blogger, writer, media manager, editor. Sports, mainly… but not only. Italian is my language, English is my passion