TC Champions’ League chat: in ammirazione di Mauricio Pochettino

Nicola Bonafini
Tribuna Centrale
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13 min readFeb 15, 2019

La Champions’ League è tornata! Evviva la Champions’ League. Con la prima tornata di ottavi di finale giocata tra martedì e mercoledì la più prestigiosa e e, da quello che si è visto, bella competizione calcistica europea (e pure mondiale, vah) riapre i battenti dopo la pausa invernale.

Lo fa con quattro partite di altissimo livello. Qualità di gioco eccelsa. Allenatori che mettono in mostra le loro capacità di “assemblamento” di un team, di metterlo in campo con un senso “iper… compiuto” e giocatori disequilibranti…

Bene, con una tavola apparecchiata così bene, Albert, Nicola Bonafini, Simone e la “new entry” (solo per le chat) Riccardo si dilettano nel vivisezionare al meglio tutto quanto accaduto nella settimana di Champions’.

Overview

Nicola Bonafini: «i primi exit poll di questi ottavi di finale di Champions’ League cosa hanno detto, dal vostro privilegiato punto di vista?»

Simone Russo: «Che i difensori non sanno più marcare a uomo!»

Albert Bertolini: «I primi exit poll dicono che:

1) il Real è come la Democrazia Cristiana, cioè anche quando pensi che non esista più esiste eccome.

2) il Tottenham è un case study così come il suo allenatore

3) l’Ajax gioca talmente bene da essere quasi commovente e infatti segnano e vincono gli altri

4) il PSG ha rimesso lo United al suo posto, cioè nel posto di un club che dovrà comunque ricostruire per competere a livelli che in Europa non gli appartengono più, Mourinho o Soslkjaer che sia.

5) si sente una grande mancanza dei telecronisti di una volta

6) tra Zyech e Kluivert c’è la stessa differenza che separa Lou Reed da Ultimo. Credo che Monchi avrà avuto qualche incubo nella nottata.

7) Roma-Porto, con tutto il rispetto, mi è sembrata più la semifinale di andata della Coppa delle Coppe».

Simone Russo: «Mi pare che il Psg sia un filo davanti rispetto alle 7 altre squadre, il Tottenham ha approfittato di una serata parecchio no della linea difensiva del Dortmund. Non so se difendano sempre così. Vertonghen gol e assist. Roba strana…».

Riccardo Bellelli: «Concordo con Berto. Il Real ha messo in mostra la sua forza (esperienza e fortuna) e la sua debolezza (se attaccato in velocità, specie con uno-due sulle fasce, va nel pallone). Pochettino è il nuovo Special One, nonostante una difesa ridicola e le assenze di Dyer, Kane e Alli , è passato 3 -0 con le riserve sistemando la squadra nell’intervallo. Sarà l’uomo mercato dell’estate. Roma e Porto erano entrambe contente del sorteggio e infatti se la giocano alla pari. Ma due squadre in teoria con poco futuro in questa Champions».

Nicola Bonafini: «Si, Roma-Porto rispetto alle altre tre, mi è sembrata un livello sotto alle altre…».

Simone Russo: «L’Ajax ha fatto una partita incredibile, purtroppo nessuna interpretazione tattica, anche la più accurata, può cancellare i limiti individuali. Se hai due terzini che vanno alla metà delle due ali, prendi gol. Mi spiace. Zyech sontuoso ieri sera. Monchi si deve essere spaventato dopo averlo visto ai Mondiali, dove non ha brillato»

Riccardo Bellelli: «E direi che questo turno ha detto che stan venendo fuori giovani interessanti in diverse squadre…».

Nicola Bonafini: «Molto più che interessanti, Ricky… stiamo parlando di una nouvelle vague davvero imperiosa. Soprattutto c’è una scelta “ideologica” da parte di molte squadre nel farli giocare, soppiantando un veterano… ed è una cosa che culturalmente noi non riusciamo a capire e che alla lunga ci sta uccidendo, calcisticamente»

Nicola Bonafini: «Cosa dite, dopo questo giro iniziale, parliamo delle singole gare? O avete altri filoni da esplorare?»

Tottenham-Borussia Dortmund

Albert Bertolini: «Su Pochettino vi invito a una riflessione. Moduli giocati da sempre: 4–2–3–1 o 4–3–3. Affronta il Dortmund con un 3–5–2 con due ali a fare gli attaccanti di ripartenza e li ammazza in profondità. Toglie l’ossigeno (e forse anche la lacca, visti i capelli) a Witsel spremuto tra Winks (chi??) e Sissoko, mette Vertongen a fare il quinto perché sa che Sancho ci vogliono almeno in due e quando però riparti e trovi ampiezza il piede del belga è un cioccolatino. Gol e assist. Il tutto senza Kane, cioè il centravanti di movimento più forte al mondo dopo Ronaldo, Alli e Dier, ma di Dier si può anche far senza dai. Allenatore nettamente superiore agli altri del lotto»

Nicola Bonafini: «Sì assolutamente, anche se, va detto, ha il culo (che aiuta naturalmente i più bravi, ci tengo a sottolinearlo) di affrontare il Dortmund nel suo momento peggiore e la formazione messa in campo da Favre ieri sera ne è la prova fedele con una linea a quattro inventata di sana pianta (Diallo terzino sinistro, totalmente adattato) e senza centravanti. Purtroppo Marietto Gotze è già tanto che giochi ancora a calcio, ma ad un certo livello non ci sta più… Un piccolo dato: il Dortmund, 10 goal subiti nelle ultime 4 partite tra Bundes, coppa di Germania e Champions… Aggiungo: basta un piccolo studio statistico fornito da Understat.com sul rapporto tra Expected Goals, expected goal da assist e expected points fatti dal Dortmund in bundes (Vedi foto sotto) per comprendere che siamo… all’overperformance dell’overperformance…. Quello che noi definiamo “calo” è forse un naturale processo di normalizzazione»

Riccardo Bellelli: «E io continuo a pensare il Tottenham vinca con una difesa che l’unica cosa che ti garantisce è almeno una vaccata a partita. Se prendono due buoni, non so come va l’anno prossimo. Tra i singoli cito Son che sta segnando un gol a partita in pratica da quando si son fatti male i titolari (11 nelle ultime 12 giocate)»

Nicola Bonafini: «Detto ciò, a me del Tottenham di mercoledì hanno impressionato tre cose: la trasformazione — e lì c’è tutta la grandezza del Maestro Argentino — di Eriksen in un tuttocampista di qualita assoluta… non è più un trequartista dal cervello finissimo e dal piede che profuma di lavanda, ora è un giocatore che lo trovi dappertutto e fa suonare all’orchestra uno spartito di qualità altissima. Sta tirando fuori il meglio da Lucas Moura, ed è un miracolo calcistico. Questo Sissoko è un trattore dai piedi buoni… Quindi chapeu davvero».

Albert Bertolini: «Sul gioielli del Dortmund, mi sbilancio: Sancho top player fatto e finito, Pulisic è come riuscire a portare a letto Jennifer Lawrence dribblando mille ostacoli e poi rendersi conto di aver lasciato l’arnese in garage.»

Nicola Bonafini: «Pulisic non mi ha affatto stupito. E’ questo qui: fantastico sul primo e secondo dribbling… non chiedergli di finire una cazzo di azione con un tiro, perché si inibisce… Su Sancho concordo, con lui, Zorc ci costruisce squadre da qui al 2050»

Simone Russo: «Giusto l’elogio di Pochettino ma mi piacerebbe vedere Ten Cate con una squadra di almeno 11 calciatori… perché Mazraoui ieri sera non l’ha vista. L’Ajax, che veniva da un periodaccio e gioca, ripeto, senza terzino destro e con un portiere amatoriale, ieri sera è stato esaltante come solo certe serate di Sarri versione Napoli».

Nicola Bonafini: «Ten Cate, Simo allenava Van Der Vaart…. Ten Haag… 😂😂😂😂. Anzi Ten Hag!»

Simone Russo: «Ahah sì!».

Nicola Bonafini: «Ecco, Ricky, dal vivo il Tottenham che effetto ti ha fatto? L’hai visto un paio di volte quest’anno… giusto?»

Riccardo Bellelli: «Squadra che gioca, ma che può prendere sempre gol con disattenzioni. Il Leicester, domenica, poteva chiudere in vantaggio il primo tempo e ha tenuto in bilico la gara giocando i primi 60 minuti senza un attaccante decente, poi è entrato Vardy che ha calciato subito il rigore sbagliandolo, ma il Tottenham ha bisogno urgente dietro di gente esperta, uno alla Sergio Ramos che guidi…».

Albert Bertolini: «Ragazzi il Tottenham non convince mai del tutto, fa una o due vaccate a partita, però è terzo in Premier e ai quarti di Champions avendo speso tra estate e inverno meno di quello che ho speso io stamattina al bar, cioè 2 euro e 50 centesimi»

Riccardo Bellelli: «Infatti che sia terzo non me lo spiego»

Albert Bertolini: «Un motivo ci sarà. Il primo? saper massimizzare il proprio potenziale».

Nicola Bonafini: «Beh, Ricky ha tanta qualità ed ha un’identità di squadra che altre squadre penso a Chelsea e United (anche se ora l’ha un po’ ritrovata) che non l’hanno… Quindi, il terzo posto può essere anche figlio dei fallimenti altrui, ma la crescita individuale di certi giocatori è merito del contesto e di quello che li allena. Poi anche il Tottenham è un po’ un’overachiever rispetto alla mole di gioco e di situazioni che produce, e questo è legato al talento della rosa»

Riccardo Bellelli: «Infatti Pochettino è un grandissimo allenatore. Ripeto, se aggiungono due centrali forti, possono giocarsi Champions o Premier fino alla fine».

Roma-Porto

Albert Bertolini: «Passiamo a Roma-Porto»

Nicola Bonafini: «Beh Roma-Porto è per me questo: Iker — “de nuevo tu” — Casillas che tiene in piedi la baracca alla veneranda età di 36 anni e un ragazzo di 20 anni che in questo momento se gli rimbalza la palla su una natica, segna!»

Albert Bertolini: «Credevo di avere le allucinazioni quando l’ho visto. Per un attimo ho creduto di poter accendere la tv e trovarmi gli Oasis su MTV»

Riccardo Bellelli: «Sentire paragonare Zaniolo e Mbappe’ su Mamma Rai però è stato un po’ forte. Il francese ha vinto un Mondiale da protagonista. Però bene per l’italia, una luce di speranza. Vedremo alla lunga»

Simone Russo: «Porto poca poca roba, la notizia è che è ancora in corsa…»

Nicola Bonafini: «Concordo con Simo, Porto ai limiti della “comparsata” alla Fontana di Trevi… in partita grazie all’ex madridista e a un gollonzo incredibile. Posso dire? Il 4–4–2 mi fa “tortare”».

Riccardo Bellelli: «Di Francesco smetteranno di criticarlo? Senza di lui sarebbero a giocare al massimo la Coppa Italia e la Tim Cup…»

Simone Russo: «Quelli della Roma sono riusciti a prendere un gollonzo da fuori di testa!»

Nicola Bonafini: «Non si può guardare…E al do Dragao purtroppo per la Roma il rischio di prendere gol c’è… anche perché al Porto mancava l’attaccante più prolifico: Marega. Sostituito in campo da due paracarri indicibili».

Albert Bertolini: «Zaniolo e Mbappe’ sono proprio due auto diverse. Però non mi sorprende che sia già stato fatto il paragone, abbiamo talmente voglia di nuovi talenti che appena uno fa capolino sul paloscenico internazionale , partono le eiaculazioni di inchiostro. D’altronde un paese che paragona Achille Lauro a Kurt Cobain può permettersi questo e altro. Su Di Francesco, Sono d’accordo con Riccardo. Trattano sto allenatore come il figlio della schifosa quando gli han venduto mezza squadra dopo una semi di Champions e sta facendo tutto sommato quello che questa rosa più o meno gli permette di fare»

Riccardo Bellelli: «Più quello che ha fatto lo scorso anno in Champions».

Nicola Bonafini: «Si vero. Avete ragione. Soprattutto è uno che non ha mollato di un centimetro quando più che una squadra sembrava un emmenthal svizzero… chapeu. Diciamo che il sunto é: la Roma avrebbe dovuto vincere questa partita con uno scarto tranquillizzante… invece il gollonzo tiene tutto il discorso molto aperto».

Albert Bertolini: «Eh si, servirà veramente una grande Roma al ritorno perché il Porto in casa non sarà così brutto. Bisogna anche sempre considerare che Martina ha un colpo in canna a partita, cioè il mezzo disastro lo combina sempre…».

Nicola Bonafini: «Chi è “Martina”?».

Albert Bertolini: «Fazio! Perché è l’ex segretario del Pd con la barba».

Nicola Bonafini: «hahahahahahahahahaha… grazie!»

Riccardo Bellelli: «Porto- Roma era affascinante ai tempi di Falcao, ora in Europa è come Bologna- Udinese in Serie A come appeal e spettacolo…»

Manchester United — Paris Saint Germain

Nicola Bonafini: «Passiamo a United-PSG. L’avete vista la foto qui sopra tratta da fivethirtyeight.com? Probabilità di raggiungere la finale di Champions: City 39%, PSG 31%.Visti martedì sera, i francesi, il vestito di quelli che possono andare fino in fondo ce l’hanno…».

Albert Bertolini: «Mah, Nick, hai sintetizzato bene tu quando ci siamo mitragliati di messaggi “a caldo”: United out of its depth.»

Riccardo Bellelli: «Lo United l’ho visto con poche idee valide per essere pericoloso ma non lo darei morto…».

Albert Bertolini: «Bisogna tenebre presente che al PSG mancavano Neymar, Cavani e Meunier, si è presentato all’Old Trafford con il piglio e l’organizzazione della grande squadra, segno che mister Luftwaffe sarà anche uno che alla lunga bombarda gli zebedei ma sicuramente la squadra la allena. Il modo in cui Marquinhos ha tenuto in pugno il centrocampo è segno che dietro c’è un grande lavoro»

Nicola Bonafini: «Adesso lancio un qualcosa che farà rizzare i capelli a qualcuno: Tuchel se non avesse il carattere che ha sarebbe al livello di Pochettino et similia. Marquinhos centromediano metodista è una mossa geniale».

Albert Bertolini: «Mi hai letto nel pensiero…».

Nicola Bonafini: «Draxler dietro la punta, da trequartista, è un’altra mossa “identitaria”, perché l’ex Wolfsburg è sempre stato visto come una sorta di regista di fascia… ed è sempre stato un incompiuto… dietro le punte riesce ad incidere di più. Kehrer a destra è un’altra invezione importante anche se obbligata da fatti contingenti…».

Albert Bertolini: «Assolutamente vero»

Nicola Bonafini: «Chiudo: il gol di Mbappe è spettacolare per la modernità dell’esecuzione, con Bernat “entra” dentro il campo e determina»

Albert Bertolini: «Lo United non lo darei morto neanche io, se però si presenta in 11 e non in 9, Riccardo, visto che Martial e Pogba erano nel salotto della Sciarelli».

Nicola Bonafini: «United vivo o morto?… Dico che non bisogna darlo assolutamente per morto, però onestamente non lo vedo in grado di andare al Parco dei Principi e segnare 3 gol al PSG senza subirne… bisogna essere realisti…»

Riccardo Bellelli: «Faccio per lo Utd il discorso che vale per l’Ajax. Ne bastano due e poi ne parliamo ai rigori… Vi faccio una domanda: giocare in francia è utile x fare esperimenti e lavorare con comodo tanto lì vinci? O è un male perché non è un campionato allenante?».

Nicola Bonafini: «Io Ricky, sono convinto che non ti aiuti da un punto di vista mentale, perché non ti abitua mentalmente a stare al massimo livello… da un punto di vista “tattico” sì, perché ti permette davvero di provare tante cose, soprattutto per uno che sulla tattica e sualla fisionomia di squadra ci lavora davvero»

Simone Russo: «Purtroppo il campionato francese non è allenante, su questo non ci piove. Marquinhos centromediano probabilmente altrove non lo avrebbe rischiato. Bella mossa. Non mi convince invece il turnover dei portieri, ma per ora sta avendo ragione lui»

Riccardo Bellelli: «Quello che si può dire è che abbiamo visto degli allenatori che stan lavorando bene, e mettono del loro nei successi delle loro squadre»

Albert Bertolini: «Si assolutamente. Sono tutti ottimi allenatori, a cominciare da Favre».

Riccardo Bellelli: «E poi han le palle (e ci aggiungo solari) di lanciare giovani»

Albert Bertolini: «Tutti lanciano giovani da anni, lasciando stare l’Ajax che ne fa il proprio core business da decenni… il problema siamo noi che quando vediamo un ‘99 (molto forte peraltro) titolare in Champions gridiamo al miracolo e invochiamo la beatificazione di chi ha “avuto il coraggio”. Bisogna uscire da questa mentalità distorta che trasforma un 23enne in un giovane. In Belgio, Francia e Olanda un calciatore 23enne potrebbe aderire a “quota 100"».

Ajax-Real Madrid

Nicola Bonafini: «Chiudiamo il rapid fire, con Ajax-Real? Che mi sembra quella che ha alzato il testosterone di tutti? Posso iniziare con una prece?… Date un centravanti ai Lanceri! Il calcio senza un centravanti è stupendo, finissimo, di classe maaaaaa…. vincono gli altri!»

Albert Bertolini: «Scelta tecnica Nick. Purtroppo a volte la bellezza degenera in narcisismo.»

Nicola Bonafini: «Senza uno che finalizzi tutto il lavoro di cesello/ricamo degli altri dieci… e sto parlando di punte vere non di Dollberg eh»

Riccardo Bellelli: «Vero Nick. Sul Real dico che: Bale è pronto per il carrello del Canossa. Isco non convocato è una bestemmia. Senza Ramos dietro non cazzi. Vinicius interessante per il futuro, come altri giovani del Real. L’Ajax due gol può farli a Madrid. E giocarla ai rigori».

Albert Bertolini: «E’ sempre stato il sogno bagnato di tutti andare in porta col pallone dopo 1200 triangolazioni, ma se poi non lo fai, vincono gli altri. Io non voglio vivere in un mondo dove Alan Shearer farebbe panchina»

Nicola Bonafini: «Su Bale concordo al cento per cento, gioca per fare un favore a qualcuno ed Lucas Vazquez dovrebbe giocare ed infatti si è visto… su Isco non so non voglio pronunciarmi, ma è un delitto… l’Ajax può farcela soprattutto perché al ritorno Ramos è squalificato…poi mi auguro che non succeda come l’anno scorso che contro la Juve era in campo a condizionare tutti al momento del rigore…»

Riccardo Bellelli: «A proposito di centravanti. Benzema è un attaccante sottovalutato, ma alla fine fa sempre il suo».

Simone Russo: «L’Ajax è meglio con Dolberg e senza Onana e Mazraoui per favore…».

Nicola Bonafini: «Simo, hai visto come è “svenuto” all’ultimo a tu per tu contro Curtois?? E’ inciampato in una margherita! Huntelaar bollava lì…»

Simone Russo: «Si».

Nicola Bonafini: «Sul resto non discuto… dico solo che De Jong è un giocatore disegnato dal sarto per il Barcellona ed il calcio spagnolo»

Albert Bertolini: «Assolutamente. Anche se mi è piaciuto molto meno di altri. Sul pronostico, dico che l’Ajax sarà spettacolo anche a Madrid ma agli ottavi andranno gli altri. Probabilmente sudando molto, ma ci andranno».

Nicola Bonafini: «Su Benzema, aggiungo, che stiamo parlando di uno che dà tranquillamente e felicemente del “tu” all’attrezzo… Spendo due parole su Santiago Solari. Viene trattato peggio di Di Francesco, ma non mi sembra solo un manichino messo lì a dirigere il traffico, mentre insomma…. le sue scelte le ha fatte e qualcosa sta combinando: mettere Ficarra in panchina per uno “sconosciuto” della cantera (Reguillon), ci vogliono gli huevos…. e Vinicius è un giocatore contundente a questo livello».

Riccardo Bellelli: «Marcelo è in calo fisico ora, e trovarsi orde barbariche che lo attaccano senza nessuno che filtri, lo stende».

Albert Bertolini: «Solari mi ricorda un po’ Bardem in “Non è un paese per vecchi” , forse con un filo di cattiveria meno. Sicuramente non gli manca il coraggio per le scelte che ha fatto e gliene va dato atto. Che poi non sarà lui a guidare il Real la prossima stagione mi pare abbastanza inevitabile».

Riccardo Bellelli: «Solari ha lanciato Vazsquez, Ceballos, Vinicius, Reguillon e un altro paio sono in rampa. Su quello nulla da dire. Son scelte coraggiose. Pochettino avrà chiamate a suon di soldi da Chelsea, Real e Mancheater Utd».

Albert Bertolini: «Togli pure l’ultima. E al Chelsea non va mai. Per me resta al Tottenham col nuovo stadio, visto che finirà l’embargo sul mercato per fare un po’ di scorta».

Riccardo Bellelli: «Chiamate ne stanno arrivando… Da lì ad accettare è una altro discorso. Lo stadio è il grande mistero. La lega ha chiesto di giocare almeno le ultime 5 gare. Ma non si sa. Costi quadruplicati e consegna con un campionato di ritardo. Ho letto giusto domenica un articolo mentre ero a Londra. Sono nel marasma e in società non azzardano più previsioni».

Albert Bertolini: «Beh se non è pronto neanche il prossimo anno… sguinzagliamo Simone Russo sulle tracce degli appalti!».

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Nicola Bonafini
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journalist, blogger, writer, media manager, editor. Sports, mainly… but not only. Italian is my language, English is my passion