Blockchain e l’internet delle cose: insieme per il cambiamento delle città

Nick V.
trips-blog
Published in
4 min readJun 5, 2018

Dai chioschi digitali, ai lampioni intelligenti, ai sensori integrati che avvisano le persone di spazi di parcheggio disponibili, alla gestione intelligente dei flussi di traffico. Viviamo in un momento di trasformazione del paesaggio urbano che sta andando ben oltre la costruzione di grattacieli in vetro luccicante. Sta cambiano direttamente come la città stessa interagisce con i suoi abitanti e viceversa.

Mentre l’internet delle cose (IoT Internet of things) ci da la possibilità di interagire con gli oggetti e le infrastrutture, la blockchain ci fornisce il substrato su cui farlo.

Internet of Things e Blockchain stanno trasformando ciò che significa vivere in una città. I vantaggi di una smart city sono numerosi: maggiore sicurezza, migliori infrastrutture, maggiore efficienza nell’uso dell’energia e riduzione della congestione veicolari sono traguardi finalmente possibili oltre che auspicabili.

Proviamo ad immaginare il futuro, siate ottimisti e dipingete il quadro delle vostre future città nella vostra mente. Ecco tre motivi per cui una combinazione di tecnologie blockchain e IoT trasformerà la pianificazione urbana.

La Blockchain e la protezione dei dati

Si stima che entro il 2050, ci saranno oltre 50 miliardi di cose collegate a Internet. La valanga di dati raccolti da questi dispositivi deve rimanere organizzata e incorrotta il tutto per essere di beneficio sia per le aziende che per i consumatori. Nel contesto di un ambiente urbano strettamente interconnesso, è fondamentale che i dati raccolti dai dispositivi IoT siano accurati, sicuri e affidabili.

La Blockchain ha una sicurezza intrinseca nella sua struttura. Utilizza una rete peer-to-peer che aderisce collettivamente ad un protocollo per la comunicazione tra nodi e la convalida di nuovi blocchi. Una volta registrati, i dati in un certo blocco non possono essere modificati senza utilizzare una grande quantità di potenza di calcolo (e quindi dispendio economico notevole) per tentare di scavalcare l’intera rete.

La Blockchain e l’aumento della fiducia

Il governo dell’Estonia ha iniziato a investire in tecnologie blockchain nel 2008 ancora prima che fosse scritto il famoso whitepaper di Satoshi Nakamoto in cui il termine stesso stato è coniato. Dal 2012 la blockchain è stata utilizzata dalle istituzioni estoni per proteggere dati nazionali, e-service e dispositivi intelligenti nel settore pubblico e privato.

Ogni cittadino estone ha la propria identità digitale protetta dalla tecnologia blockchain. Possono usarlo non solo per esaminare i loro documenti sanitari, bancari e legali, ma possono vedere chi ha avuto accesso a tali dati e per quale motivo. Il tutto in maniera trasparente, tecnologica e del tutto sicura.

Il sistema messo in piedi dalla piccola nazione della regione baltica nel caso fosse applicato ad un tessuto urbano di grandi dimensioni potrebbe aumentare la volontà delle persone di partecipare a un sistema che condivide i loro dati con i pianificatori urbani di fatto accelerando in maniera esponenziale il tutto. Ciò porterà le città intelligenti a diventare più solide, dinamiche ed efficienti.

Come la Blockchain può potenziare le economie locali

Abbiamo già visto i limiti e le evoluzioni di quelle imprese che si proponevano come ventate di novità calvacando l’onda di entusiasmo della cosidetta sharing economy. Sappiamo già bene come questo modello abbia solamente prodotto nuove imprese centralizzate che sfruttano i servizi offerti da privati o piccole entità (vedasi i casi eclatanti di Uber o AirBnB). Queste nuove imprese centralizzate riescono ad estrarre valore economico da lavoro prodotto localmente, trasferirlo in altre nazioni se non direttamente in paradisi fiscali, lasciando agli operatori solo le briciole e le incombenze operative.

Di contro la tecnologia blockchain consente il fiorire di imprese decentralizzate che sono veramente locali e che reinvestono direttamente nel territorio in cui sono nate ed operano. Questo sia in termini occupazionali che di miglioramento dei servizi erogati. L’IoT, la blockchain, il vero scambio di esperienze ed informazioni potranno finalmente realizzare il sogno della sharing economy il tutto inserito nel tessuto urbano moderno e sicuro delle smart cities.

I primi casi già di ci sono come il servizio basato su blockchain chiamato Arcade City che è nato dopo che ad Uber è stato vietato di operare nella città di Austin, in Texas. I conducenti utilizzano la blockchain di Ethereum per offrire un servizio trasparente e affidabile.

E’ su questo modello di vera sharing economy e di impresa decentralizzata che il progetto Trips si propone come alternativa ai grossi portali centralizzati di prenotazione di alloggi extralberghieri. Sia che tu sia un host o un viaggiatore vieni a conoscere di cosa si tratta. Aspettiamo anche te in Trips!

Connettiti o contribuisci anche tu!

Trips: il sito web ufficiale|Trips: il White Paper| Trips: la community|Trips: contribuisci al progetto|

--

--

Nick V.
trips-blog

// SEO Content Writer & Ghost Writing Service // Contattami se vuoi che scriva per te! https://www.linkedin.com/in/nickvecchi