Trips: decentralizzare e vivere felici (senza Airbnb)
Stiamo vivendo in un momento unico: finalmente possiamo rivoluzionare ciò che ha segnato gli ultimi 30 anni.
Cambieremo ciò che ci ha cambiato perchè il nuovo internet è qui, sta a noi diventarne i protagonisti. Finalmente abbiamo la possibilità di creare qualcosa di diverso e più equo dei grossi marketplace e siti web che si sono impossessati di una vasta fetta dell’economia. Il nuovo internet è qui e il suo futuro passa per la decentralizzazione dei marketplace e una nuova distribuzione della ricchezza.
Questa strana introduzione giusto per dirti che è arrivato il momento di decentralizzare Airbnb e con lui tutti i marketplace che hanno segnato l’economia web degli ultimi anni. Grazie alla tecnologia blockchain, i token e le criptovalute possiamo creare una nuova era nel mondo dei viaggi.
Nel 2017 le criptovalute sono diventate di moda. La promessa di un futuro più luminoso con pagamenti globali veloci ed economici e applicazioni decentralizzate ha fatto salire alle stelle il prezzo delle valute digitali più popolari, tra cui Bitcoin, Ethereum, Ripple e altre. Nel 2018 c’è stata una flessione ma la tecnologia blockchain continua il suo sviluppo inarrestabile, è in questa direzione che devi guardare.
Parto dall’inizio, seguimi nel ragionamento, sembra che la prendo larga ma non è così!
Cos’è la blockchain e perché potrebbe essere un punto di svolta?
La blockchain è un libro mastro distribuito tra più computer, è incorruttibile ed immutabile. Su questo libro mastro si possono registrare non solo transazioni finanziarie ma ogni tipo di transazione che prevede uno scambio di valore. La tecnologia Blockchain è decentralizzata per default. È una rete globale di computer che gestiscono ogni tipo di database memorizzandoli in blocchi di informazioni identici su ogni singolo computer.
Potrebbe sembrare inefficiente creare copie dello stesso database su migliaia di computer anziché su uno. Tuttavia, questo crea alcune caratteristiche interessanti perché in questo modo la blockchain:
Non può essere controllata da una singola entità.
Non può essere danneggiata da attacchi informatici.
È totalmente trasparente, affidabile ed immutabile.
Ha alta velocità di transazione e bassi costi per qualsiasi computer connesso a Internet nel mondo.
Quindi, perchè la tecnologia blockchain è un punto di svolta?
La blockchain dà potere alle persone, dalle persone, per le persone! Elimina la necessità di intermediari e l’accumulo di dati su migliaia di piattaforme che vendono i tuoi dati personali, le tue preferenze o le tue abitudini. Gli utenti di una blockchain hanno il controllo delle proprie informazioni e transazioni. Una piattaforma globale per le nostre transazioni e scambi commerciali è qualcosa di molto grande. Ciò ha chiaramente implicazioni enormi e ha il potenziale per cambiare il mondo.
Molti settori ed industrie per come li conosciamo oggi possono venire rivoluzionate, sarebbe meglio dire travolte, da questo nuovo sistema. Eccone un breve elenco (se lavori in uno di questi comincia a preoccuparti o meglio comincia ad adeguarti):
Bancario ed assicurativo, cybersecurity, sistemi di voto e governance, gestione della supply chain (trasparenza dall’inizio alla fine), sistemi di archiviazione cloud, charity e donazioni, e-commerce e vendita al dettaglio peer-to-peer (eBay e simili), marketplaces (ride-sharing, home-sharing ecc.), programmi fedeltà con punti associati a valore reale.
Probabilmente ne ho anche dimenticato qualcuno ma direi che di carne al fuoco ce n’è già parecchia. Se mi hai letto precedentemente puoi immaginare che mi concentro sul discorso relativo ai viaggi, i marketplace ed a quello che secondo me è direttamente correlato ovvero gli schemi di punti fedeltà (LP Loyalty points). Cerco di esplorare come la tecnologia blockchain potrebbe rivoluzionare i mercati come Airbnb e loyalty points attraverso la decentralizzazione.
Facciamo il prossimo passo in avanti…
Cos’è un’applicazione decentralizzata?
Le applicazioni decentralizzate (Dapp) possono essere definite come un nuovo tipo di programma software progettato per esistere su Internet in modo che non siano controllate da una singola entità. Dove Bitcoin è uno scambio finanziario peer-to-peer (da persona a persona) senza necessità di intermediari o autorità centrali (banche), un’applicazione decentralizzata mira a raggiungere una funzionalità oltre le transazioni che scambiano solo valore economico.
L’idea di un’app decentralizzata è quella di estendere questa funzionalità a qualsiasi applicazione che implichi più di una semplice transazione finanziaria. Come accennato in precedenza, questo include cose come assicurazione, cloud storage, vendita al dettaglio peer-to-peer e marketplace, schemi di fidelizzazione, gestione della supply chain, sistemi di sicurezza, ecc.
Quando un’applicazione dovrebbe essere decentralizzata?
Le applicazioni dovrebbero essere decentrate quando una o più di queste condizioni sono presenti o vengono a crearsi:
Diffidenza nel sistema.
Intermediari che assumono commissioni elevate con benefici ingiustificati.
Perdita di controllo su privacy, dati e gestione futura.
Problemi di sicurezza.
Marketplace come Airbnb e simili dovrebbero essere decentralizzati?
Sì, io credo di sì. Sia per Airbnb che per altri marketplace come per esempio eBay per la vendita al dettaglio, Evaneos (e simili) per la vendita di pacchetti viaggio o Booking e le altre OTA per il settore alberghiero. La mia convinzione nasce per i seguenti motivi:
Motivo numero 1: le commissioni.
Airbnb si trova attualmente a fare da intermediario tra un proprietario di casa e un ospite. Forniscono un’interfaccia estremamente ben progettata, che consente a milioni di ospiti di trovare e prenotare case di tanti proprietari in giro per il mondo.
In cambio applicano, solamente, una commissione per il servizio clienti (fino al 15%) e prelevano una commissione dal proprietario della casa (fino al 5%). Inoltre, fanno pagare una commissione di transazione (fino al 3%) per ogni prenotazione.
Motivo numero 2: non hai il controllo della situazione.
In tutta onestà, Airbnb offre più valore rispetto al semplice collegamento delle due parti (Host e Guest). Il valore più grande, ovviamente, sono le prenotazioni! Airbnb genera un enorme volume di traffico che viene convertito in prenotazioni. Le alternative ad Airbnb non mancano e si propongono come intermediari a costo più contenuto ma non generano un numero di prenotazioni paragonabili.
Per questo, Airbnb e aziende del settore come Home Away, TripAdvisor e Booking controllano oltre il 90% di tutte le prenotazioni. Questo monopolio consente loro di aumentare le commissioni e di acquistare qualsiasi concorrente che ne potrebbe intaccare la quota di mercato. Questo è il caso di Priceline che è riuscita ad acquisire importanti brand di mercato come Agoda e Booking generando di fatto un livello di quasi monopolio e di centralizzazione superiore, più profondo e difficile da scalfire. Poche settimane fa il gruppo Priceline ha cambiato la sua denominazione in Booking Holdings (si faranno identificare con il marchio più conosciuto dal pubblico mondiale).
I proprietari di case e i gestori sono in balia di termini contrattuali e di veloce cambio delle strutture concorrenti. Come la recente spinta di Airbnb verso le prenotazioni istantanee (gli Host non possono controllare chi starà nella loro casa) e la rimozione di qualsiasi contatto diretto.
I piccoli proprietari di strutture ricettive dipendono quindi in modo riluttante dal marketplace e devono conformarsi ai cambiamenti della piattaforma senza poter dire la loro.
Chi ti scrive ha vissuto personalmente l’esperienza di veder crollate il numero delle prenotazioni ricevute da Airbnb da un giorno all’altro in seguito al rifiuto di abbassare il prezzo per notte. Pazienza, per mia fortuna vivo bene anche senza Airbnb.
Motivo numero 3: mancanza di fiducia.
Agli occhi della maggior parte dei Guest, Airbnb è affidabile, soprattutto con account verificati, polizze assicurative e feedback per garantire che Host e Guest possano fidarsi l’uno dell’altro.
Tuttavia, vale la pena notare che la garanzia dell’Host di 1 milione di dollari di Airbnb sembra essere più un trucco di marketing che una reale assicurazione. I feedback tendono a essere falsamente positivi perché le persone sono consapevoli di essere sottoposte a revisione.
Molti Host si sentono manovrati e tiranneggiati dai continui inviti ad abbassare il prezzo oltre i limiti della decenza, ad ospitare tutti senza poter fare distinzioni di età o di provenienza, ad essere minacciati di sospensione se non si hanno sempre risultati oltre l’eccellenza. Con il recente aumento dei truffatori online, la fiducia è vacillante. Non c’è da meravigliarsi che Airbnb abbia recentemente acquistato una società di controllo dei precedenti.
Questi sono problemi importanti e stimolanti per cercare delle alternative e un’applicazione decentralizzata, che esegue Smart Contracts per gestire queste cose in modo autonomo, è una potenziale soluzione.
Motivo numero 4: Fidelizzazione.
Un problema che da sempre tormenta il settore degli affitti casa è la fidelizzazione del cliente. Sia che tu sia una piccola struttura ricettiva o riesca a gestire un discreto numero di proprietà, è normale che operi in una specifica zona o destinazione. Le grandi catene alberghiere risolvono il problema grazie all’enorme numero di proprietà uniche che gestiscono e di cui entrano in possesso a colpi di milioni di dollari.
Seppur privo di un vero e proprio schema punti, Airbnb ha dalla sua una incredibile fedeltà degli utenti. Come mai? Perché ha un enorme inventario di proprietà uniche che offrono un’esperienza straordinaria per gli ospiti dall’inizio alla fine.
Sugli schemi punti e fidelizzazione esiste un vero e proprio settore economico con tanto di studi che vanno dall’analisi dei bilanci (i punti da riscuotere sono tecnicamente un debito), al marketing, alla contrattualistica e tanto altro. Quello dei schemi fedeltà è uno dei prossimi settori che verranno rivoluzionati dalla tecnologia blockchain e va di pari passo con l’evoluzione del mondo del turismo.
La creazione di schemi fedeltà su blockchain, infatti, aiuterà lo sviluppo e la diffusione delle apps decentralizzate che operano nel turismo, i punti di un marketplace potranno essere facilmente scambiati in punti di altri marketplace o applicazioni o direttamente in valuta tradizionale.
Preferisco non mettere troppi argomenti sul tavolo in un solo colpo ed in uno dei prossimi articoli approfondirò il discorso dei loyalty points, che nel settore viaggi e turismo, sono tra i programmi più complicati ed assurdi dal punto di vista legale.
Decentralizzare Airbnb: ma come?
Per capire come farlo bisogna identificare delle regole da rispettare per definire una applicazione decentralizzata (Dapp). Queste regole sono state stilate in maniera perfetta da David Johnston ed un gruppo di sviluppatori su questo documento pubblicato su GitHub.
Una Dapp è da considerarsi decentralizzata quando:
- E’ completamente open source, opera autonomamente e senza alcuna entità che controlla la maggioranza dei token. Le modifiche all’applicazione devono essere adottate per consenso.
- I dati devono essere memorizzati crittograficamente in una blockchain distribuita per evitare punti principali di attacco.
- L’applicazione deve utilizzare un token crittografico sia per eseguire le operazioni, sia come ricompensa per chi contribuisce al suo funzionamento (miners e supernodi).
- L’applicazione deve generare token secondo un algoritmo che valuta i contributi al sistema.
Regola 1: esecuzione autonoma e trasparenza al 100%.
Smart contracts
Al fine di decentralizzare Airbnb, tutto deve essere effettivamente decentralizzato, ovvero senza un unico centro di potere o una singola autorità che controlla il sistema. Pertanto, deve funzionare autonomamente.
Tutto, dalla ricerca e prenotazione di una proprietà ai pagamenti, dalle recensioni e lo scambio di feedback post partenza deve essere gestito attraverso qualcosa chiamato Smart Contracts.
Gli Smart Contracts contengono funzioni di codice e possono interagire con altri contratti, prendere decisioni, archiviare dati e inviare token / denaro ad altri (il tutto al verificarsi di condizioni preimpostate). Essenzialmente sono contratti scritti in codice informatico ed eseguiti senza input umani. Di fatto assicurano che l’intero sistema funzioni in modo autonomo .
Trasparenza
Come menzionato sopra, il codice informatico deve essere pubblico e consentire l’inserimento di contributi da sviluppatori esterni. Il progetto è costruito per le persone, dalle persone. Ovviamente, è importante avere un team delegato che aiuti a portare avanti il progetto, ma ogni linea di codice può essere esaminata da chiunque in qualsiasi momento.
Una volta avviato il progetto, le modifiche alla base del codice dovrebbero richiedere un sistema di votazione, dove, se x% è d’accordo, il software viene automaticamente aggiornato attraverso la rete.
Regola 2: i dati devono essere memorizzati sulla blockchain.
I dati devono essere memorizzati crittograficamente in una blockchain distribuita per evitare punti deboli con conseguenti violazioni della sicurezza.
È essenziale che i dati siano sicuri perché le vittime di truffatori e hacker non possono reclamare le proprie perdite in un’organizzazione autonoma decentralizzata, pertanto la sicurezza e l’immutabilità sono fondamentali.
Tuttavia, la memorizzazione di tutti i dati su un database blockchain distribuito su migliaia di nodi è estremamente inefficiente (ovviamente allo stato attuale dello sviluppo tecnico). Le veloci ricerche di annunci Airbnb corredati di documentazione fotografica sono impossibili da replicare su una blockchain.
A questo proposito, è importante notare che non tutti i dati devono essere archiviati sulla blockchain: solo gli elementi che sono sensibili e devono essere immutabili come: transazioni, identità, recensioni, informazioni sulla proprietà principale ecc.
Per esempio non c’è bisogno di conservare sulla blockchain le foto, elementi che spesso vengono cambiati. Si potrebbe invece pensare alla creazione applicazioni più centralizzate costruite su un livello secondario sopra la blockchain che possano riprodurre la velocità e il design di Airbnb, agendo come una finestra nel sistema per avere di fatto la stessa “user experience” attuale.
Regole 3 e 4: utilizzare i token crittografici per l’accesso, i supporti di rete e remunerare i contributori.
I token crittografici sono come l’olio per il motore della tua automobile, fa funzionare meglio il tutto lubrificando le parti meccaniche in movimento. Tutte le blockchain usano dei token. Ethereum per esempio ne usa uno chiamato Ether. Nelle loro stesse parole:
L’ether è un elemento necessario -un combustibile- per il funzionamento della piattaforma applicativa distribuita Ethereum. È una forma di pagamento fatta dai clienti della piattaforma alle macchine che eseguono le operazioni richieste.
Ogni applicazione dovrebbe avere un token / moneta e un Airbnb decentralizzato non è diverso. In Trips Community è stato deciso che questi token si chiamano Trips. Una piccola parte è stata già distribuita.
Da questo se ne deduce che il token Trips può essere usato per un sacco di cose all’interno del nostro portale Trips/Airbnb decentralizzato:
Pagare per prenotazioni e depositi, mandando Trips direttamente al wallet dell’Host.
Premiare gli ospiti per effettuare prenotazioni (punti fedeltà).
Premiare gli ospiti e gli Host per lasciare recensioni.
Dare incentivi agli Host che garantiscono standard elevati.
Vale anche la pena notare che i token Trips possono essere inseriti sugli exchange di criptovalute e quindi viene loro associato un valore reale. Potrebbe essere scambiati con Bitcoin o Ether che a loro volta possono essere facilmente scambiati in valuta tradizionale.
Chi entra nel progetto nella sua fase preparatoria avrà premi più alti per le operazioni che compie mentre la piattaforma cresce e la capitalizzazione aumenta, incoraggiando in modo efficace le persone ad aderire presto al progetto (senza prenotazioni) e superare il problema dell’uovo e della gallina.
Come lanceresti un Airbnb decentralizzato?
Non c’e’ una risposta univoca o una semplice lista di cose da fare per lanciare una cosa del genere sul mercato. Se ti avvicini a questo mondo capisci quasi subito che ti muovi su terreni inesplorati. Tante cose sono ancora da scrivere, da provare e soprattutto da codificare sia dal punto di vista informatico che legislativo. È quello che in Trips Community si sta tentando di fare.
Ora per farcela ci sono da superare alcuni ostacoli.
Ostacolo 1: la tecnologia
La prima e più importante barriera alla creazione di un portale di prenotazioni decentralizzato è la tecnologia. La tecnologia blockchain è qualcosa di simile ad internet ai suoi albori. La tecnologia è immatura e molti esperti del settore sono d’accordo. Ethereum, sulla cui piattaforma è possibile creare delle Dapp, è già alle prese con un rallentamento della sua rete grazie al carico di lavoro aggiunto da poche applicazioni. Immagina di avere migliaia di applicazioni con milioni di utenti? Cosa potrebbe succedere?
Come si risolve? La risposta non è dietro l’angolo. Piattaforme come Ethereum e Bitcoin stanno pianificando di implementare nuovi aggiornamenti software attraverso la rete per migliorare notevolmente la velocità delle transazioni. Quando un aggiornamento è così imponente, viene chiamato hard fork perchè i sostenitori della rete che non aggiornano il software causeranno la divisione della valuta in due nuove blockchain. Questo è in parte il motivo per cui Ethereum ha attualmente due rami “Ethereum Classic” ed “Ethereum” e Bitcoin (BTC) esiste anche nella sua versione Bitcoin Cash (BCH). Spesso gli hard fork sono giudicati male dalla platea di investitori e speculatori perché il valore della criptovaluta originaria potrebbe diminuire. Tuttavia, a lungo termine, è probabile che il nuovo software implementato aumenti nuovamente il valore in maniera notevole. Non tutti gli hard fork sono comunquie eventi malevoli spesso sono solo importanti upgrade tecnici.
Oltre agli aggiornamenti software ci sono altre piattaforme in via di sviluppo come EOS, una sorta di sistema operativo su blockchain che promette transazioni velocissime a costi bassi, oppure Origin Protocol che sta creando una vero proprio ambiente di sviluppo per altri progetti di sharing economy basati su blockchain.
Personalmente mi sembra di essere tornato agli albori di internet dove gruppi di geek, nerds, hacker armeggiavano sui computer dell’epoca. Nessuno è sicuro di dove sta andando ma finchè nessuno si incammina non lo si sapremo mai….
Ostacolo 2: la curva di apprendimento
Crittografia, blockchain e criptomonete sono tecnologie nuove e in evoluzione. Sono come dei bambini di neanche 10 anni che non sanno cosa vogliono fare quando saranno più grandi.
Ci sono così tante terminologie e concetti che il consumatore medio non conosce o che può apprendere solo con delle ricerche. Alcuni esempi di termini complessi, ma comuni nel settore della blockchain, sono: hard fork, soft fork, block size, hashrate, mining, supernodi, proof of work, proof of stake, wallet, chiavi pubbliche e private, 2FA, altcoins, ICO… devo continuare?
La massa della gente non vuole imparare ma vuole usare, meglio se in maniera semplice ed intuitiva. Quante delle persone che mandano una mail sanno esattamente il percorso che fa il loro messaggio tra pc, modem, vari server e così via per poter arrivare a destinazione? Eppure questa mancanza di conoscenza tecnica non è stata un ostacolo alla diffusione di questo mezzo di comunicazione.
Come si risolve? Evolvendo il tutto verso la semplificazione passando per una fase di formazione e istruzione. Per far si che un gran numero di utenti usino un portale di prenotazioni extralberghiere decentralizzato questa applicazione deve essere assolutamente perfetta ed intuitiva.
Facile da dire, difficile da eseguire, ma sono convinto che accadrà naturalmente nel tempo. Mentre l’industria cresce, sono sicuro che anche l’istruzione e l’apprendimento saranno più rapidi e efficaci.
Ostacolo 3: budget per il marketing
Questo è decisamente il punto più interessante della questione, probabilmente quello dove si consumerà il grosso della battaglia.
Airbnb ha un valore di oltre 30 miliardi di dollari. Si posiziona tra i primi risultati di ricerca in Google su tantissime keyword, ha la capacità finanziaria di sovrastare ogni impresa concorrente sulla pubblicità pay-per-click, sul marketing spendono decine di milioni di dollari all’anno. Presidiano il loro mercato con forza e non ci si può certo pensare che smettano di farlo tanto facilmente
Quindi come può una applicazione, decentralizzata e open source, avere la portata, il budget e l’efficacia pubblicitaria per competere con Airbnb? Pensi che non sia possibile? Cerca di essere ottimista e vedrai che ci sono dei punti interessanti. Come?
Team, ICO e micro-fees
La squadra e la loro motivazione
Trips Community avrà bisogno di un team dietro di esso. Questo team non sarà il proprietario ed i suoi componenti non faranno soldi direttamente da questo, ma il loro incentivo finanziario deriva dal possedere Trips già dalle prime fasi della creazione. Man mano che la piattaforma cresce, Trips Community aumenterà e la squadra potrà vedere il proprio valore crescere di conseguenza.
Questo dà al core team la motivazione per migliorare continuamente la piattaforma per i suoi utenti, senza strani e sproporzionati incentivi perché non ci sono azionisti assetati di profitto!
ICO: la raccolta fondi
Le ICO (initial coin offering) sono potenzialmente le cose più folli che accadono nel mondo delle criptovalute al momento. In una campagna ICO, una percentuale delle criptovaluta viene venduta ai primi sostenitori ed investitori del progetto in cambio di valuta tradizionale o di altre cripto come Bitcoin o Ethereum.
Quando viene creata una nuova applicazione e una criptovaluta, spesso gli sviluppatori estraggono (con le cosidette operazioni di mining) un grande numero di monete totali in fase di pre-lancio. Quando viene lanciata la valuta digitale, di solito offrono le loro monete pre-minate a un prezzo scontato ai primi utenti. Gli investitori comprano queste monete iniziali nella speranza che il progetto fornirà un valore reale ai consumatori un giorno in modo che possano vendere le loro monete a un prezzo enormemente gonfiato, facendogli realizzare un buon profitto.
Basta scorrere la storia degli ultimi mesi per scoprire che ci sono state ICO pazzesche che sono riuscite a raccogliere decine di milioni di dollari (delle volte anche centinaia) nel giro di poche ore o di qualche giorno.
Questi numeri sono semplicemente ridicoli, la speculazione e il clamore intorno alle ICO e alle criptovalute è spesso pura follia. Il tutto in un settore che di base non è regolamentato, non ci sono leggi di riferimento e solo recentemente si cominciano a vedere le richieste di KYC (Know Your Customer, la procedura per identificare chi sta investendo o aprendo un conto dove farà delle transazioni finanziarie) per poter partecipare alle ICO.
Tuttavia, questo rappresenta un’opportunità unica per un team di raccogliere un’incredibile somma di denaro per finanziare lo sviluppo e il marketing di un’applicazione decentralizzata in grado di competere con Airbnb.
Micro-fees
Le tariffe sono sempre cose fastidiose, ma in realtà, affinché il progetto funzioni senza problemi ed abbia vita lunga, è indispensabile che vi sia un compenso regolare per gli sviluppatori e i supporti di rete.
Pertanto, come Airbnb, anche Trips Community prenderà delle commissioni, tuttavia, sarà solo il 5% diviso equamente tra Host e Guest.
Qualche pensiero finale
Mi fa piacere sapere che sei arrivato in fondo a tutto questo mio discorso. So che questi concetti sono totalmente nuovi e non sembrano intuitivi all’inizio. Io ho passato molte ore a leggere, guardare video, ascoltare gli esperti e sinceramente ho ancora delle domande a cui devo trovare risposta. Però so per certo una cosa:
nessun nuovo portale di prenotazioni che nasce oggi potrebbe potenzialmente sostituire gli ingombranti concorrenti come Airbnb, HomeAway, Booking.com…
Non sono solo i più grossi player del settore ma sono quelli che hanno definito lo standard del mercato. Non ha senso reinventare la ruota, sono necessari maggiori cambiamenti e cercare di portare la sfida su un piano diverso. È quello che ha fatto Airbnb quando è arrivata sul mercato, non ha sfidato frontalmente Booking ed Agoda proponendosi come portale di prenotazioni alberghiere ma si è posizionata su un settore adiacente. Ne ha occupato la posizione migliore costringendo poi gli altri ad inseguirla.
Bisogna usare la stessa tecnica: occupare per primi il nuovo campo di gioco avendone studiato e scritto le regole per primi. Con la blockchain possiamo farlo, dalle persone per le persone. Se la pensi come me, se anche tu hai avuto esperienze deludenti sui Airbnb o altri marketplace allora non aspettare oltre…
Io ci sto… e tu da che parte stai?
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