Attesa per il “Caravaggio” di Vittorio Sgarbi

Lo spettacolo, che aprirà la sezione “Soli in scena” dell’Alfieri, è in programma lunedì 23 novembre

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2 min readNov 16, 2015

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ASTI — Mancano ormai pochi giorni a “Caravaggio”, spettacolo di parole, musica e videoproiezioni in programma lunedì sera all’Alfieri, nell’ambito della Stagione 2015–2016. L’appuntamento, il primo inserito nella nuova sezione “Soli in scena” — in cui grandi protagonisti del teatro e della cultura in senso lato calcheranno il palco dell’Alfieri in monologhi o lectio magistralis — vedrà protagonista il critico d’arte, scrittore, personaggio televisivo (e molto altro ancora) Vittorio Sgarbi. Per il quale la serata astigiana segnerà un felice ritorno in città ad oltre 15 anni dalla vulcanica direzione artistica dell’edizione 2000 di AstiTeatro, che a lui fu affidata.

Come si evince dal titolo della serata, il prof. Sgarbi illustrerà — con il supporto delle musiche a cura di Valentino Corvino, la videoscenografia di Tommasio Arosio e le luci affidate, così come la regia teatrale, ad Angelo Generali — la figura di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio.
Ovvero uno dei più celebri pittori della storia, la cui breve ma intensissima vita si svolse tra il finire del XVI secolo e l’inizio del successivo.
«Caravaggio è doppiamente contemporaneo — spiega Sgarbi — È contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce una attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio». Per informazioni sugli ultimi biglietti disponibili (18 euro platea, palchi e barcacce, 13 euro loggione), chiamare i numeri 0141/399057 o 0141/399040.

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