Casa di riposo: nuova fumata nera dalla Regione Piemonte
Bocciatura definitiva della nomina di Mariangela Cotto a commissario dell’Ente
ASTI — Definitiva fumata nera, da parte della Regione Piemonte, in merito alla proposta (avanzata ormai quasi due mesi fa da Comune, Provincia e Cassa di Risparmio di Asti) di conferire a Mariangela Cotto l’incarico di commissario della Casa di Riposo “Città di Asti”.
Quella che, in prima battuta era parsa poco più che una formalità burocratica, si è via via ingigantita in seguito all’ipotesi, avanzata da parte dei consiglieri comunali del “Movimento 5 Stelle” Giargia e Serpa e del loro consulente legale Alberto Pasta, che tale nomina fosse inconferibile poiché attuata in violazione dell’art. 7, capo IV del Decreto Legislativo dell’8 aprile 2013 che regola l’inconferibilità e l’incompatibilità degli incarichi nelle pubbliche amministrazioni e negli enti privati in controllo pubblico.
Qual è appunto il Maina, giuridicamente un’I.P.A.B. (Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficienza), che, stando alle constatazioni mosse dai consiglieri (e, alla luce della decisione assunta ieri mattina, fatte proprie dalla Regione), la Cotto non può guidare non essendo trascorso almeno un anno tra il termine del suo precedente incarico pubblico (ovvero il ruolo di consigliera comunale, incarico dal quale si era dimessa a dicembre, sostituita dal giovane avvocato Federico Garrone).
Ed appunto ieri mattina — al termine di un periodo in lungo tira e molla nell’ambito del quale il Comune ha vanamente cercato di motivare la compatibilità dell’incarico, ritenendo la disposizione citata “non univoca” — nel corso di un ennesimo incontro, l’Amministrazione comunale ha preso atto della determinazione della Regione di perseverare nella interpretazione più sfavorevole per la proposta.
«Ringrazio per la disponibilità che per puro spirito di servizio aveva manifestato Mariangela Cotto e prendo atto con dispiacere del fatto che una norma introdotta dal legislatore per fini senz’altro nobili, nel caso concreto priva la Città di Asti della professionalità che tutti (Comune, Provincia, Banca e assessore regionale) ritenevano la più adatta ad affrontare un problema molto delicato, che continua ad essere urgente», ha commenta a caldo il sindaco Brignolo. «Ora — ha concluso il primo cittadino — vedremo con Provincia e Cassa i prossimi passi, magari valutando la possibilità di raccogliere eventuali ulteriori disponibilità e suggerimenti da parte dei cittadini».
Decisamente meno concilianti i toni sul fronte opposto. Per l’avvocato Pasta «Le leggi si rispettano, punto e basta. E la Regione non ha fatto che ribadirlo al sindaco». «Gli era già stato detto un mese fa che la nomina non poteva venir attribuita alla Cotto — rincalza Davide Giargia (M5S) — , ma hanno comunque voluto insistere su un battuto non percorribile. Così facendo hanno perso un altro mese, mentre la situazione diventa sempre più grave». «Certo che — conclude Giargia — quando si tratta di poltrone Brignolo non ne azzecca mai una».