Fast Factory: prototipazione (progettazione) rapida oltre i falsi miti

Se anche tu pensi che una stampante 3D (o un Innovation Hub) non sia sufficiente a fare innovazione di prodotto, questo articolo fa per te.
Qui trovi il nostro approccio quando ci occupiamo di questo ambito di trasformazione.

Andrea Maldifassi
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7 min readJan 20, 2021

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Circa 9 mesi, meno di un anno. Questo è il tempo che l’americana Pfizer e la tedesca BioNTech hanno impiegato per creare il primo vaccino anti Covid-19 approvato da organismi ufficiali e agenzie del farmaco.

Circa 9 mesi è anche il tempo che abbiamo impiegato per fare ricerca, pensare, progettare e presentare tre prototipi per Bormioli Pharma, azienda B2B che progetta e produce soluzioni di packaging primario farmaceutico.

Il packaging primario farmaceutico è ciò che contiene il farmaco, è cioè a diretto contatto con esso. Deve garantire l’integrità del prodotto, impedendone la contaminazione e resistendo in maniera efficace alle condizioni ambientali esterne. Infine deve assicurare al prodotto un’adeguata protezione durante gli spostamenti che può subire, ad esempio all’interno della farmacia o in ambito domestico.

Packaging primario farmaceutico. Concept emersi dalla fase di ideazione.

In tempi non sospetti, prima ancora dell’emergenza sanitaria, prima ancora che le 5 (no, le 6) dosi del flacone, le siringhe predosate, gli imballaggi per il mantenimento della temperatura diventassero argomenti quotidiani, abbiamo intrapreso con Bormioli Pharma un affascinante percorso per trovare soluzioni innovative di packaging in risposta alle esigenze di pazienti, medici, farmacisti e personale sanitario. Non si trattava solo di pensare a un flacone o a una chiusura, ma di ipotizzare nuovi scenari di applicazione.

Abbiamo deciso di chiamare questo percorso Fast Factory.

Fast — perché in 9 mesi completiamo un processo di sviluppo prodotto che normalmente può impiegare qualche anno; Factory — per richiamare da un lato il sito in cui avviene la produzione industriale ed evocare dall’altro, il termine latino factor (colui che fa), mettendo in risalto il contributo dei maker.

Fast Factory è un percorso di progettazione e prototipazione rapida che ha l’obiettivo di sviluppare soluzioni innovative di prodotto (fisico) in pochi mesi, da testare e validare con gli stakeholder coinvolti

Facciamo però una precisazione. Non parliamo di sola prototipazione ma di pro-gettazione.

Dal latino: pro avanti, jacere gettare.
Ciò che viene gettato davanti.

L’etimologia della parola “progettare” ne rivela il significato più profondo: non solo dare una risposta formale a requisiti che ci sono espliciti oggi, ma conoscere, osservare e comprendere il presente per creare soluzioni che siano efficaci in uno scenario futuro (in altre parole, Envisioning).

Fast Factory

Ve lo raccontiamo nel dettaglio qui.

Prima di tutto è bene ricordare che i percorsi di pro-gettazione non sono una sequenza predefinita di punti che si susseguono formando rigidamente una linea retta (diffida da chi ti racconta il contrario), bensì vanno resi abbastanza flessibili in modo da potersi adattare alle caratteristiche di una determinata organizzazione, settore o mercato di riferimento.

Di seguito abbiamo sintetizzato il nostro percorso in macro-fasi, ma tieni a mente quanto detto nel paragrafo precedente!

Una parola-chiave per ogni fase.

1. Conoscenza

Sembrerà banale dirlo ma è fondamentale conoscere l’azienda cliente per cui si sta lavorando. Noi analizziamo il modello di business, ne approfondiamo organizzazione, processi, persone e — fondamentali! — le ambizioni. A volte ci troviamo anche a mettere in discussione le richieste che il cliente stesso ci fa, portandoci a individuare a quattro mani le aree di opportunità più interessanti.

2. Esplorazione

Osserviamo il mondo con gli occhi di maize.INSIGHTS, il nostro think tank strategico dedicato alla ricerca dei trend legati al consumo, alle industrie e al mercato.
Elaboriamo e presentiamo dei documenti che raccolgono e analizzano gli scenari emergenti e danno sostanza alle aree di opportunità precedentemente definite.

3. Osservazione

Crediamo che la conoscenza approfondita degli stakeholder e della loro esperienza sia cruciale. Progettiamo ed eroghiamo interviste one-to-one con gli utenti finali per approfondire e mappare la loro esperienza con i prodotti. Strutturiamo le conversazioni in modo da far emergere evidenze qualitative che ci permettano di identificare nuovi scenari di sviluppo prodotto.

4. Ispirazione

Incontriamo un gruppo eterogeneo di decision maker provenienti dalle diverse aree dell’azienda e li guidiamo attraverso una sessione di co-design strategico e progettuale.
Definiamo insieme una strategia da seguire per poi passare all’analisi delle evidenze emerse dalle fasi precedenti di ricerca. Attraverso un passaggio finale di prioritizzazione e selezione delle aree di interesse, definiamo uno o più brief di sviluppo prodotto.

“Essere all’avanguardia in termini di innovazione significa anche promuovere un cambio di mentalità all’interno dell’azienda. L’innovazione deve essere diffusa in tutta l’azienda attraverso corsi e workshop specifici.
I nostri dipendenti sono i protagonisti di questo processo innovativo. Questo è vero indipendentemente dai singoli ruoli, perchè tutti potrebbero avere un’ottima idea che vale la pena sviluppare.”

Federico Piutti
Innovation Manager, Bormioli Pharma

5. Studio

Studiamo i competitor e i prodotti presenti sul mercato e analizzandoli identifichiamo anche le forme, i materiali e le finiture che meglio possono incontrare le tendenze del mercato e stimolare la nostra progettazione. Ci allineiamo inoltre sugli aspetti di tipo tecnico e normativo che caratterizzano il contesto.

6. Ideazione

In poche settimane ideiamo un numero predefinito di concept in risposta al brief. Lo possiamo fare in diversi modi: per esempio mettendo in campo i nostri designer o affidandoci al crowdsourcing attivando call for ideas estese a studenti e/o professionisti del nostro network.

7. Prototipazione

Attraverso un passaggio interno con l’azienda, selezioniamo i concept più promettenti e procediamo con la prototipazione rapida con le tecnologie più idonee.
Con i prototipi a nostra disposizione, siamo in grado di valutare alcune delle funzionalità dei prodotti finali con gli stakeholder coinvolti. Qui emerge prepotente il concetto di non linearità del percorso progettuale. Questo punto, insieme a quello precedente, sintetizza il processo di continua applicazione delle tre fasi ideazione-verifica-modifica che possono ripetersi ciclicamente.

8. Test

Fatte tutte le valutazioni del caso, siamo in grado di selezionare la soluzione più interessante, ovvero quella che risponde meglio alle esigenze dell’azienda in termini di potenziale impatto sul business e che soddisfa i desideri degli stakeholder e dagli utenti finali.
Creiamo un prototipo di alta qualità che ci consenta di verificarne tutte le funzionalità e la fattibilità produttiva.

9. Presentazione

Manca ancora un ultimo passaggio. Bisogna raccontare il progetto ed essere in grado di convincere qualcuno a comprarlo o ad investirci, sia esso il CFO dell’azienda o il mercato.
Raccontiamo la genesi del prodotto, le evidenze quali/quantitative che ne sostengono il valore, come soddisfa le esigenze dell’azienda e quelle del mercato. Lo facciamo in svariati modi: dall’evento fieristico digitale pubblico alla campagna di comunicazione interna all’azienda, dall’applicativo di augmented reality per presentare il prodotto ai propri clienti all’esperienza immersiva in virtual reality.

Nove fasi, ognuna con un suo peso specifico, per dare corpo e profondità ad una idea (o alla richiesta del cliente).

“Il nostro approccio si basa su una forte conoscenza di tutto ciò che sta attorno ai nostri prodotti. Perchè crediamo fortemente che la conoscenza aumenti la consapevolezza, creando valore per i nostri clienti e per i pazienti.
Questo approccio si è dimostrato solido anche con i cambiamenti di un evento inaspettato come la pandemia di Covid-19. Flessibilità, resilienza, reattività e miglioramento hanno facilitato il superamento delle difficoltà che stiamo affrontando come esseri umani e professionisti.”

Alessandro Massignani
Head of Sales Development, Bormioli Pharma

In conclusione.

Riduciamo i rischi

Per identificare un nuovo scenario e costruire il più velocemente possibile il proprio prodotto, verificandone e misurandone i risultati prima ancora di aver messo mano alla produzione.

È un percorso che consente di verificare se la propria idea funziona sul mercato, riducendo drasticamente tempi e costi e, di conseguenza, le probabilità di fallire.

Cosa si è portata a casa Bormioli Pharma?

  • Un numero considerevole di idee e nuovi scenari di sviluppo prodotto da approfondire internamente o con partner tecnologici.
  • Tre nuovi concept e prototipi funzionanti che sono i risultati tangibili della nuova direzione strategica che l’azienda vuole seguire.
  • Tre prototipi innovativi nel campo del contenimento, dosaggio e somministrazioni di farmaci ad alto valore aggiunto su cui è stato avviato un percorso di brevettazione.
  • Un percorso rapido di progettazione e prototipazione che diventa parte integrante del know-how aziendale.
  • Il trasferimento di nuove competenze alle diverse persone coinvolte nel percorso — R&D, Marketing, ecc. — e che hanno avuto modo di prendere parte ai momenti di co-progettazione.
  • In ultimo, ma non meno importante, una conoscenza approfondita delle persone che utilizzano i propri prodotti che consente all’azienda di prendere scelte sostenibili dal punto di vista del business e che rendono felici gli utenti finali.

In questo articolo abbiamo raccontato il nostro percorso Fast Factory applicato a un caso studio specifico (packaging primario), ma si tratta di un approccio che può essere adottato e che stiamo testando in diverse realtà che si occupano di creare prodotti rilevanti per i clienti, il mercato e le persone.

Se l’articolo ha colto nel segno, se vuoi semplicemente parlarne con noi o saperne di più di quello che facciamo, scrivi a innovation@h-farm.com

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Andrea Maldifassi
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Service Designer at H-FARM Innovation. Passionate about human experiences.