Gianmarco: lo sviluppatore con l’animo creativo.

Caterina Marzolla
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5 min readOct 20, 2017

Gli sviluppatori non sono solo nerd…

Gianmarco Nalin, Web Developer

Scrivere una bio su Gianmarco!? Io !? Panicoooo.

Come già detto da altri designer, non smentisco che la scrittura non è proprio il mio forte. Ah sì anch’io sono designer, se non si fosse capito dal preambolo. Per di più nemmeno con doti grafiche: mi piacciono i processi, i flussi e tutto quello che solitamente non ha colore, al massimo scala di grigi (wireframe).

Io con la scrittura ho sempre avuto un “amore e odio”. Ho sempre affermato che scrivere mi mette in crisi, ma amo la possibilità di fare ordine tra i pensieri. A volte scrivo solo per questo, ma raccolgo la sfida.

Gianmarco non preoccuparti, qualcosa tiro fuori.

Allora iniziamo: Gianmarco è uno sviluppatore, e se dico sviluppatore tutti avete pensato a…

e i miei colleghi anche al rumore che fanno quei tasti.

Tasti rumorosi.

Alcuni sviluppatori nel nostro ufficio ci ricordano la loro attività con un simpatico suono emesso da queste tastiere definite meccaniche.

“Nelle tastiere meccaniche ogni singolo tasto chiude direttamente il circuito grazie ad una funzione meccanica diretta. Questo comporta una maggiore precisione, più fluidità nella digitazione ed anche un maggiore rumore, come fosse una vecchia macchina da scrivere.”

Anche Gianmarco ne ha una, da poche settimane, e anche lui sostiene che siano più efficaci nella digitazione. Che per uno sviluppatore è tutto.

Però un po’ di rumore lo fanno…

Vorrei però provare a sfatare la falsa credenza che gli sviluppatori siano solo dei nerd. Anche se, come scritto da Michele, “alcuni di noi sono un po’ nerd, va ammesso”.

Vero, anche lui partecipa a questi momenti un po’ nerd. Di sicuro gli piace scrivere righe di codice. E se dovessi descriverlo mentre lavora, ha le cuffie ed è super concentrato. È molto professionale e silenzioso, ma questo non significa che non abbia nulla da dire, anzi.

Presa dal dubbio che facesse solo frontend gli chiedo: ma tu a lavoro ti occupi sia di frontend che di backend?
Mi risponde: mi diletto un po’ in tutto… messo alle strette ottengo la mia risposta, 65% frontend 35% backend. Da bravo sviluppatore mi fornisce i numeri precisi.

Come leggerete tra poco dalle risposte di Gianmarco, c’è anche altro e vi sorprenderò anticipando un interesse che condivido con lui, la fotografia.
Né io né Gianmarco abbiamo studiato fotografia, non siamo dei fotografi, ma ci piace poter coltivare questa passione.

Cos'è per te la fotografia?

Per me la fotografia è dare un significato personale a un istante in cui ognuno può vedere una storia diversa.

“Pause”, Gianmarco Nalin

Dopo avervi mostrato questo suo scatto, vi stupisco ancora.

Gianmarco è un po’ fashion ;)
Possiede 15/16 orologi inclusi smartwatch che sceglie a seconda della giornata. Li abbina alla camicia oppure in contrasto, come da lui stesso detto, un pugno in un occhio. Con un animo così si è un po’ bizzarri.

Ecco le sue parole e non dite che non vi avevo avvisato.

Cosa ti piaceva di più fare a 10 anni, in assoluto?

Eh eh, bella domanda! Se non sbaglio, mi piaceva tantissimo giocare a Sonic con il mio SEGA Mega Drive e collezionare le carte dei Pokèmon. Ne avevo un milione e settecentomila. Poi con il tempo la scimmia per le carte se n’è andata e con lei anche le carte che sono andate perdute. Probabilmente rivendendole sarei potuto diventare ricco. Peccato… troverò un altro modo per diventarlo.

Qual è il tuo colore all'interno della ruota*? Ti riconosci?

All'interno della ruota sono un bel violetto: riformatore con tendenze da osservatore. Anche se come dice il mio report, inconsciamente sarei un riformatore/direttore. Mi riconosco molto: sono un buon ascoltatore che vuole avere un quadro completo della situazione prima di dire la propria.
Mi piace molto fare la differenza anche nelle piccole cose: cose che nessuno magari vedrà mai ma che io saprò essere lì. E questo mi basta.

(Per sapere di cosa sta parlando, basta leggere l’articolo di Silvia su Irene)

Una paura/limite che riconosci di avere?

Ogni tanto (e ripeto ogni tanto) pecco di poca pazienza (risate generali, applausi, si chiude il sipario, fine dello spettacolo). Non lo vedo come un difetto: serve sempre qualcuno con poca pazienza per far andare avanti le cose.

La cosa che ti fa più ridere?

Mi fa taaaaaanto ridere Mr. Bean.

Hai un film preferito o una serie?

Mi piace un sacco Fringe! Walter Bishop mi ha sempre fatto un sacco ridere e mi ha anche insegnato a non giudicare il libro dalla copertina: anche una persona matta matta può essere un genio inventa cose.

Cosa ti ricordi del primo giorno di lavoro qui?

Ricordo il buon Luca Donadi che mi diede un bel Welcome Kit: una tazza, il blocco note e una bella matita. Poi subito nella mischia.

In che cosa sei laureato?

Sono laureato magistrale in Ingegneria Informatica all’Università degli Studi di Padova.

In che cosa vorresti essere laureato (nel caso non fossi soddisfatto)

Sono molto soddisfatto del percorso di studi scelto. All'inizio del mio percorso di studi (dopo la terza media) ero molto indeciso: geometra, informatica o scuola alberghiera con particolare predilezione per la pasticceria. Scartai quasi immediatamente la soluzione “geometra”, non ricordo neanche tanto bene il motivo. Restavano in partita l’istituto tecnico e la scuola alberghiera. Ovviamente, viste le mie derive universitarie, la vincitrice è facilmente identificabile: ricordo che la cosa che mi fece propendere per l’istituto tecnico è stata una frase detta da quello che poi scoprii essere un professore di sistemi durante l’Open Day (decisamente rivolta ai genitori, ma che comunque ebbe molto effetto su di me): “Se vostro figlio, quando il computer che avete a casa ha qualcosa che non va, la prima cosa che fa è guardarci dietro, questa è la scuola che fa per lui.”. Boom! Scelta fatta e percorso segnato.

Non ho abbandonato la pasticceria: mi diverto e mi rilasso molto a preparare qualche dolcetto quando ho tempo. Il sogno della Pasticceria da Nalin non è ancora svanito del tutto.

Se dovessi cambiare, credo sceglierei un bel master in fotografia.

Qual è la prossima cosa che vorresti imparare?

Mi è stato appena regalato un bel corso entry level in calligrafia. Credo comincerò a scrivere compulsivamente su un quaderno a righe lettere in corsivo e a riempire la mia scrivania di post-it con scritte a caso!

Come ti vedi tra 10 anni?

Mi vedo in una città d’Europa a fare quello che mi piace: cioè scrivere codice, creare cose dal nulla.

In fondo scrivere codice è come scrivere una bella poesia.

Sorpresi!? Cosa vi avevo detto, Gianmarco ha un animo creativo, anche se un po’ nerd. Sai che ora tutti aspettiamo che ci fai assaggiare qualche tua creazione.

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