Nicola aka Gabriel aka Brunone

massimo garavet
unbutton
Published in
4 min readOct 25, 2017

DISCLAIM: questo post non contiene GIF.

O.S.T.: ho chiesto a Nicola un pezzo per accompagnare la lettura: è questo. Buon ascolto e buona lettura.

È il 9 ottobre e io e Nicola ci incontriamo nel tardo pomeriggio di un caldo autunno, andiamo in Serra (caro ipotetico quanto improbabile lettore extra Farm, la Serra è la nostra mensa).

Per tener fede al fatto che faccia caldo e che il posto si chiami Serra dentro ci sono più zanzare che ad agosto, scatenate e incuranti del calendario.

Vorrei chiedergli subito di Gabriel Annoluce ma trattengo la mia curiosità perché prima vorrei avere un quadro d’insieme di Nicola.

Nicola è nato a Treviso nel 1986 ha un fratello di 8 anni più giovane, studente in filosofia, e i suoi genitori hanno nelle vene un interessante mix di luoghi, papà tosco-croato e mamma emiliano-romagnola e poi mi dice questa cosa: che lui è del Sagittario.

L’informazione mi spiazza perché non mi sarei aspettato che i segni zodiacali potessero essere un argomento di suo interesse, anche se blando. Che poi a dirla tutta non so neanche perché non dovrebbero esserlo, evidentemente un mio bias.

Nel fast forward dei suoi primi 18 anni lo vediamo impegnato in tantissimi sport, anche a livelli agonistici, ciclismo, rugby, calcio, canottaggio e sci fino ad una brusca battuta d’arresto: quando irrompe nella sua vita LA MUSICA.

Badate bene irrompe, non “entra in punta di piedi” e con tutto l’armamentario del rocker: SEX, WINE (adattamento local) AND ROCK & ROLL.

Ha preso lezioni di chitarra sia moderna che classica, poi da autodidatta ha studiato il piano e il basso.

Negli anni ha suonato con diversi gruppi, quello con il nome più bello, secondo me, era Pekino Pollution. Poi ci sono stati i King Size mentre quello in cui suona attualmente si chiama “Hope You’re Fine, Blondie”.

Oltre alla musica, il nostro Nicola, ha una grande passione per la calligrafia, per i caratteri tipografici e per i cani. Non necessariamente in quest’ordine.

Nel disegno di Sabrina mancano i cani ma per il resto c’è tutto.

Due anni fa, il 9 novembre 2015 nel più classico dei modi entra in Farm: rispondendo a un’inserzione per un posto da Designer.

​Credo che un suo lavoro fatto ai tempi dell’università sia un’efficace sintesi di come Nicola intenda il design e molte altre cose.

Ha scelto una mano e una matita perché per lui da quello inizia tutto, un pensiero, un’idea, un’intuizione.
Poi ovviamente entrano in gioco altri strumenti, il digitale e potenti mac, ma in quelle dita c’è l’inizio.

E forse è anche per questo che declina in analogico la sua passione per la fotografia, gli piace il limite preciso di pose di un rullino, la scarsità di risorse come stimolo per l’attenzione, la ricerca.

Soppesare, riflettere e decidere di scattare a differenza della bulimia digitale che rende tutti presunti fotografi.

Nel corso della chiacchierata saranno diversi i momenti e le occasioni in cui dalle sue parole percepisco un desiderio, quasi un bisogno, di riappropriazione del tempo. Desiderio così spiazzante, almeno per me, rispetto alla sua età, età in cui di solito il tempo sembra ancora una risorsa infinita e illimitata.

A esempio mi dice che non guarda più le serie televisive perché il binge watching è più una minaccia, con il suo effetto alienante, che un’opportunità. E infatti fa collezione e guarda film in dvd.

Questo è un altro lavoro del periodo dell’università sulla domanda “qual è un buon motivo per fare design oggi?”.

E a proposito di identità: ma chi è Gabriel Annoluce?

Ho letto questa short bio prima di incontrare Nicola e ho cominciato a farmi mille film su questo alias finché al nostro incontro, come ultima domanda butto lì la questione Annoluce e viene fuori che uno dei membri dei Pekino Pollution si divertiva ad anagrammare i nomi delle persone: Gabriel Annoluce è appunto l’anagramma di Nicola Gubernale.

Nicola mi racconta che il tipo ne aveva fatti diversi di anagrammi e che a lui era piaciuto questo ma il mio preferito in assoluto invece è Brunone Glaciale.

Grazie Brunone, è stata una bella chiacchierata.

--

--