#pragma mark

Marco Zoffoli
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6 min readOct 6, 2017

Ovvero cosa succede quando 10 dev uniscono le forze

Teamwork lets you dream bigger

Era una mattina dei primi mesi del 2013 quando mi suonò il telefono.
Era Massimo, un mio ex-collega, che mi scriveva:

Ciao, assieme ad altre 7 persone abbiamo creato un gruppo di sviluppatori iOS con cui abbiamo organizzato diversi piccoli eventi qua a Brescia in cui insegniamo i fondamenti della programmazione iOS. Ora vorremmo provare a crescere ed allargare i nostri orizzonti. Ti va di darci una mano?

Inizia così la mia avventura in #pragma mark, un gruppo che ora conta 10 membri da diverse parti d’Italia (Brescia, Venezia, Treviso, Firenze) e non solo (Amburgo).

La costituzione dell’associazione

Siamo partiti con tante idee, ma senza sapere come realizzarle. Sentivamo la necessità di creare una comunità di riferimento a livello italiano, in quel momento totalmente assente, per scambiare idee e condividere esperienze.
Dopo alcune riunioni, decidemmo che il nostro obiettivo sarebbe stato la realizzazione di una community of practice, per condividere le “conoscenze ed esperienze tra persone la cui professionalità ruota intorno le tecnologie informatiche e iOS in particolare, fornendo un nuovo modello per connetterle nello spirito dell’apprendimento, della conoscenza condivisa e della collaborazione sia come individui sia come gruppi”.
Eravamo soddisfatti.
Ora, per raggiungere questo scopo eravamo pronti ad organizzare una serie di eventi di carattere tecnico. E perchè non puntare in alto e provare ad organizzare una conferenza annuale di livello nazionale? Così è nata l’idea di realizzare la prima Pragma Conference.
Il 16 settembre 2013 a Brescia viene costituita ufficialmente l’associazione no-profit #pragma mark.

La costituzione di #pragma mark. Da sinistra in senso orario: Stefano, Paolo, io, Matteo, Renzo, Massimo, Francesco e Giuseppe.

La prima edizione non si scorda mai

Contemporaneamente alla costituzione dell’associazione abbiamo cominciato l’organizzazione della prima edizione della Pragma Conference.
Il primo anno le incognite erano tante: dove la organizziamo? Come convincere gli speaker a partecpare ad una conferenza ancora sconosciuta? E gli sponsor? Chi parteciperà?
Da “bravi” sviluppatori evitammo di affrontare il problema nella sua totalità, scomponendolo in sotto-problemi più gestibili (dividi et impera). Quindi, per prima cosa, ci siamo divisi in sottogruppi di 2/3 persone, ognuno con un focus specifico: location, sponsors, speakers, comunicazione.
In particolare, per quanto riguarda gli speakers, il team decise di provare ad invitare alcuni speaker di livello internazionale, di aprire una Call for Paper per gli speaker italiani ed infine di proporci noi stessi per riempire gli slot rimanenti.
Le persone cominciavano a rispondere positivamente: c’era interesse!

Dopo mesi di frenetica organizzazione, il 26 ottobre 2013 a Milano eravamo pronti per la prima edizione della Pragma Conference, a cui parteciparono più di 150 persone, che assistettero a 16 talks in due tracce parallele.
Il risultato finale superò le nostre aspettative, ricevendo feedback positivi sia dai partecipanti che dagli speakers.
Non mancarono naturalmente le critiche. Questo ci fece pensare che stavamo cominciando a creare quella comunità per la quale avevamo cominicato il tutto. Pertanto accogliemmo i feedback molto positivamente e decidemmo di utilizzarli per lanciare la seconda edizione, migliorata e ripensata grazie alla community.

Il mio talk alla Pragma Conference 2013

La seconda edizione è sempre quella più difficile

Nella musica si dice spesso che il secondo album è sempre il più difficile.
Nel nostro caso il secondo anno è probabilmente stato quello più complicato, ma anche quello che ci ha regalato più soddisfazioni.

Diverse persone si erano dette interessate a voler partecipare all’organizzazione della successiva edizione e di entrare a far parte dell’associazione. La cosa ci aveva sicuramente lusingato. Un nuovo energico e propositivo membro, Klaus, era ora parte del team, che diventò così di 9 persone.

Dopo il buon successo della prima edizione, ci sembrava il momento di tentare il salto di qualità.
Decidemmo di affidarci esclusivamente a speaker esterni, in modo da aumentare la qualità dei contenuti e dedicare il nostro tempo solo all’organizzazione dell’evento.
Decidemmo inoltre di proporre tutti i talk in inglese, per dare maggior respiro internazionale all’evento e poter attirare partecipanti dall’estero.
Infine decidemmo di raddoppiare l’offerta, seguendo i feedback da parte della community, aggiungendo una seconda giornata interamente dedicata a workshop di 8 ore su tematiche specifiche.

Queste tre scelte si rivelarono vincenti.
L’edizione 2014, svoltasi sempre a Milano il 3-4 ottobre, vide la presenza di 13 speakers internazionali e 7 nazionali. I partecipanti, più di 180, furono impegnati il primo giorno in 5 workshops, suddivisi in due tracce parallele, ed il secondo in 16 talks, sempre in due tracce parallele.
I feedback ricevuti furono tutti molto positivi, tanto che il famoso blog di tutorial di Ray Wenderlich inserì Pragma Conference alla settima posizione della top 10 delle conferenze iOS da seguire nel 2015.

La chiusura di Pragma Conference 2014

Keeping up the good work!

Nel 2015, nuova energia internazionale viene assorbita anche nel team organizzativo che raggiunge le 10 persone grazie all’inserimento di Mouhcine.

Nell’edizione 2014 la community aveva manifestato un discreto interesse per tematiche complementari alla programmazione, come design e prototipazione. Quindi nel pensare l’edizione 2015 decidemmo di dare maggior spazio anche a talks non solo di programmazione, ma che estendessero la conversazione su altri aspetti della progettazione.
Il 9–10 ottobre, questa volta a Firenze, si svolse l’edizione 2015, che confermò ulteriormente il livello dell’evento e vide la partecipazione di 220 persone.

Per il 2016 eravamo pronti per un’ulteriore sperimentazione.
Uno dei feedback più frequenti ricevuti nelle precedenti edizioni riguardava l’impossibilità di seguire tutti i talks, a causa del format a due tracce parallele.
Dal format di 2 giorni (1 di workshop + 1 di conferenza a due tracce parallele da 8 talk), pensammo di passare a quello di 3 giorni (1 workshop + 2 di conferenza ciascuno a traccia singola da 8 talk).
Questo cambiamanto avrebbe rappresentato un notevole miglioramento dell’esperienza per i partecipanti, ma anche un maggior impegno da parte nostra durante l’evento ed un aumento non trascurabile dei costi.
Dopo le necessarie valutazioni sulla sostenibilità della soluzione, decidemmo di metterla in pratica.
Anche questa si rivelò una decisione vincente: l’edizione 2016 vide la partecipazione di 270 persone ed un ulteriore incremento dei feedback positivi.

Alcuni numeri di Pragma Conference

E il futuro?

Ora siamo pronti per l’edizione 2017, che si svolgerà a Verona fra pochi giorni, dall’11 al 13 ottobre.
Le premesse per un’altra ottima edizione ci sono tutte, a partire dalle vendite che hanno registrato il tutto esaurito con 3 mesi di anticipo.
D’altronde, citando Apple, Pragma Conference 2017 sarà la migliore Pragma Conference di sempre!

Cosa ci ha insegnato questa esperienza?

Teamwork lets you dream bigger!
Accettando le critiche e cercando di renderle propositive abbiamo creato una comunità che ha voglia di interagire, seguirci, imparare e dalla quale anche noi abbiamo imparato e stiamo imparando moltissimo. Non è sempre facile, a volte può essere frustrante, eppure ogni volta che arriva il giorno della conferenza e si respira quell’energia viene voglia di impegnarsi anche per l’edizione successiva.

La chiusura di Pragma Conference 2016 con il team e gli speakers

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