SHAPE IT Creiamo la forma di H-FARM

Serena Zambon
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Capitolo 2: quando si tratta di rendere concrete le idee, la crew Sinestesia lo fa a suon di tonnellate di scotch carta colorato, playlist tutte matte e molti pasti poco salutari.

La mucca di Sinestesia

Ci eravamo lasciati nel bel mezzo della fase ideativa del nostro progetto.
A quei tempi eravamo solo dei giovani membri di una crew, pieni di sogni, idee elettriche e proposte di prototipi stravaganti.
Torniamo da voi ora con un nuovo capitolo della nostra storia, denso di lavoro e di entusiasmo. Non nascondiamo il fatto che qualche idea per strada è stata rivista e qualche sogno si è un po’ ridimensionato, ma nel mentre abbiamo anche avuto modo di allargare un po’ la famiglia.

Fra una fusione e un rimescolamento delle risorse interne, direttamente dall’ufficio di Milano, alla crew si è aggiunto Sandro. E come dire, mai aggiunta fu più azzeccata!

A sx Sandro, a dx noi che facciamo le riunioni via Skype con Sandro.

Sandro infatti, oltre ad essere un interaction designer è anche un vero esperto di installazioni interattive, e appena ha saputo del nostro progetto ha deciso di salire subito a bordo. Con lui abbiamo letteralmente preso il volo e iniziato a dare forma alle nostre ipotesi di progetto.

Tutto questo naturalmente sempre guidati e incoraggiati dal nostro sponsor Moriella che ha creduto fin dall’inizio nelle capacità del team e nelle potenzialità del lavoro che stavamo facendo.

LA FASE OPERATIVA
Dopo il primo periodo dedicato a interviste, analisi di casi utili e brainstorming mirabolanti (detta anche fase del “brainstorming state of mind”), siamo passati ad una nuova fase in cui ognuno dei membri si è preso in carico un pezzettino di lavoro da portare avanti. Questo periodo rappresenta il corpo centrale del progetto, scandito da aggiornamenti da remoto con Sandro, intento a domare codici e circuiti di Arduino e momenti in cui trovarci tutti assieme per concretizzare e definire il più possibile i prototipi, confrontandoci anche internamente con i colleghi e facendo vedere loro dei prototipi dei prototipi su carta.
L’obiettivo finale era riuscire a mettere in piedi una piccola mostra da poter aprire ai farmers nell’ultima settimana di lavoro prima delle feste natalizie.

Non vi nascondiamo che ad un certo punto le nostre certezze di riuscita si erano abbastanza assottigliate, a causa del percorso accidentato fatto di priorità sui progetti e riunioni last minute che spesso ci obbligavano a posticipare di qualche giorno le ore da dedicare alla crew.
Per fortuna dalla nostra avevamo Francesca, portavoce della crew e capo progetto. Francesca è la nostra designer tascabile riccioluta, detta anche “sergente di ferro”, un leader vero che durante il percorso non ha mai perso le redini, diventando decisiva in alcuni momenti di stallo creativo e logistico.
Il tutto è filato liscio proprio perché avevamo lei a battere il ritmo di lavoro; perfino Gunnery Sergeant Hartman se la può scordare una tenacia così!

A sx Francesca durante un brainstorming e a dx ancora Francesca mentre dirige i lavori durante una classica riunione della crew

Alla fine però, siamo riusciti a portare a termine la nostra missione, grazie anche a due giorni non-stop rinchiusi nella sala Naboo del nostro padiglione (sede della mostra), a montare pannelli, incollare etichette, tagliare polistirolo e creare milioni di miliardi di mini-kit che contenevano tutto il necessario per interagire con gli 11 prototipi e rispondere alle domande associate.

L’esposizione risponde a un intento preciso: capire, in modo non convenzionale, come i dipendenti percepiscono la propria azienda e per farlo abbiamo scelto di partire sperimentando proprio su di noi farmers.

Il risultato è stato un percorso interattivo dal titolo “SHAPE IT. Creiamo la forma di H-FARM”, in cui il visitatore ha avuto modo di raccontare il proprio punto di vista sulla nostra azienda.

Crew Sinestesia durante la fase di allestimento, con il supporto dei due scenografi
Alberto Favretto e Lucio Serpani

11 PROTOTIPI INEDITI
Siete curiosi di sapere in che cosa consistono le nostre opere interattive?
Qui di seguito una breve descrizione di ognuna:

0. Feel — Come ti senti?
Per cominciare con il piede giusto, abbiamo pensato di chiedere ai farmers di raccontarci il loro stato d’animo in 4 diversi momenti vissuti in H-FARM. Come ti sei sentito il primo giorno qui? Come ti senti ogni lunedì? E al ritorno delle ferie? E come ti senti oggi? Per rispondere ogni visitatore utilizza degli emoji adesivi per rappresentare le proprie emozioni.

1. Build — Qual è per te la parte più significativa del tuo lavoro?
La prima vera domanda è legata alla percezione del nostro lavoro e richiede di segnare la propria preferenza attraverso un mattoncino lego da posizionare in corrispondenza di una delle 8 opzioni:

• Intuire nuove opportunità

• Concludere un progetto

• Creare connessioni e relazioni

• Guidare il team

• Creare progetti di qualità

• Imparare sempre qualcosa

• Interpretare le necessità

• Far funzionare le cose

Oltre a scegliere l’opzione il farmer poteva posizionare in qualsiasi modo il proprio lego per formare diverse composizioni.

2. Match — Se H-FARM fosse un animale, che animale sarebbe?
“Facciamo il nostro bestiario!” Questa la frase che ha scatenato la realizzazione di questo prototipo, realizzato mischiando tecnologia RFID a un progetto grafico ispirato agli animali che abitano la Valle del Sile. Il visitatore crea il proprio animale ideale mischiando le varie parti del corpo delle bestie.

3. Express — Cosa rende la cultura di H-FARM unica?
Poteva mancare una tag cloud? Certo che no! Questa rappresentazione visiva di parole-chiave è diventata ormai un classico del web e ci piaceva l’idea di aggiungerla ai nostri prototipi. In questo modo il visitatore, ha inserito la propria parola nella nuvola.

4. Taste: reality vs expectation
In questo caso le domande sono due: Cosa facciamo meglio di tutti? Cosa dovremmo fare meglio di tutti? Le opzioni di risposta invece sono comuni per entrambe:

• Raccontarci

• Progettare

• Vendere

• Ispirare

• Innovare

Per rispondere alla prima domanda si aggiunge un bollino in corrispondenza della preferenza e per rispondere alla seconda si prende un lecca-lecca sempre in base all’opzione scelta.

5. Weigh — Quali pensi siano gli obiettivi di H-FARM?
Quattro coppie di obiettivi fra cui scegliere mettendo i sassolini presenti nel kit nei piatti delle bilance corrispondenti all’opzione scelta. Ecco le opzioni:

• Essere pionieri vs. Essere autorevoli

• Cultura vs. Formazione

• Ricerca vs. Produzione

• Creare per tutti vs. Essere esclusivi

6. Thread — Che farmer sei?
Un filo per costruire un percorso di risposte. Il visitatore si trova davanti ad un grande pannello con 9 domande ognuna delle quali ha più opzioni di risposta. Annodando di volta in volta il filo al chiodo in corrispondenza delle proprie scelte si crea una mappa visiva che ha lo scopo di raccontare la sfaccettata realtà di H-FARM.

7. Poke — Cosa ti fa innervosire del tuo lavoro?

A volte sfogarsi un po’ fa bene, così abbiamo scelto di creare 8 bambole voodoo per impersonificare 8 cose fastidiose:

• le riunioni infinite

• le cose fatte male

• lo stress da consegna

• le to do list interminabili

• chi dice “non si può fare”

• non essere in copia nelle mail

• le sigle e gli inglesismi

• le persone poco responsabili

Con una sola possibilità di scelta a disposizione, il visitatore deve pensare bene dove infilare lo spillone.

8. e 9. Reflect e Refract — Quale è la qualità principale che tu porti in H-FARM? / Quale è la qualità di un collega che vorresti avere anche tu?
Uno specchio per guardare oltre e un vetro per guardare attraverso. Due domande diverse a cui rispondere utilizzando i QR Code presenti all’interno delle due installazioni e accedere ai link dove inserire la propria risposta.

10. Sum Up — Quanto felice sei in H-FARM da 1 a 10? e Perché?
Anche in chiusura abbiamo voluto indagare il lato un po’ più emotivo dei farmers. Ogni visitatore sceglie il proprio livello di felicità posizionando un pezzetto di nastro adesivo colorato e scrivendo sopra il perché della scelta. Lo scopo? Vedere quanto vale e quanto è lunga la nostra felicità qui dentro.

LA MOSTRA
L’esposizione è rimasta aperta per una settimana in cui abbiamo accolto e guidato i visitatori attraverso il percorso espositivo. Sono stati giorni pieni di sorrisi, euforia e tanti complimenti che ci hanno ripagato in pieno di tutti gli sforzi fatti.

Una delle parti più significative del progetto è stata proprio la possibilità di poter parlare con i visitatori, raccogliere suggerimenti e discutere nuove proposte di realizzazione del progetto.

Thread — Che farmer sei?
visitatrice intenta ad interagire con la filografica

E adesso?
E adesso vi stiamo scrivendo mentre man mano smontiamo i vari pezzi, disfiamo i prototipi e raccogliamo tutti i dati per creare un fantastico report finale che vi racconteremo nel prossimo articolo.

Intanto guardate il nostro video racconto della settimana di esposizione:

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